|
NON ASCOLTATE L'INNO ALLA NOIA Non tormentate i bambini in vacanza.
Non mandate a lavorare gli
adolescenti in estate, con la scusa che devono guadagnarsi i soldini per
i libri. Ricordiamoci che la noia ci salverā la vita.
Sono slogan e ragionamenti che fior di specialisti esibiscono, avvalorandoli con il peso delle loro tesi. Se, per un verso, ci sono delle ragioni per sostenere tali teorie, per un altro verso credo vi siano altrettante ragioni per dichiarare queste teorie malefiche e foriere di ulteriori disagi per i nostri figli. Troppa noia c' gi in giro. Ne sono piene le strade, le discoteche e le facce 'allucinate' dei nostri giovani. Dobbiamo, invece, durante le vacanze, stancare, affascinare, sfiancare, impegnare i nostri figli. Per tutto l'anno hanno fatto la spola tra una scuola mai amata, un motorino adorato, una passeggia- la stanca sulla via delle vasche e una notte settimanale piena di birra, chiasso e spinello, stipati dentro sale sempre troppo piene e, forse, poco igieniche. Mandare i figli a lavorare per far capi- re loro quanto 'costino' i soldi portarli al campo scout, mandarli in africa ad aiutare i missionari. Non chiamiamolo iperattivismo e nemmeno tormento. Far- li affaticare fisicamente per motivi nobili e riempire la loro testa di cose meno scolastiche ma pi- umane un dovere. Annoiarsi non č mai stato salutare. Diciamo, invece, alle mammine italiane che č iperattivitā trasportare i bambini come pacchi postali dalla scuola alla danza, al campo sportivo, alle lezioni d'inglese e per centinaia di chilometri ogni week-end per non rientrare nelle categorie delle cosiddette famiglie che non hanno soldi per svenarsi ogni sabato e domenica. Forse dovremmo tornare a dare i significati veri ai sostantivi veri. |