Le norme sono cambiate. Ecco come ci si deve comportare per il rito civile.
Con le nuove disposizioni sulla semplificazione amministrativa, non c'è più bisogno che i promessi sposi si procurino i documenti necessari alle nozze. E' in fatti sufficente che si rechino presso il comune di residenza o (per chi abita in una grande città) presso la circoscrizione, dove compileranno un modulo con i propri dati anagrafici. Sarà il comune o la circoscrizione a occuparsi dell'acquisizione della documentazione necessaria per le pubblicazioni.
Il rito religioso
Vedovi, divorziati o giovani al disotto dei 25 anni, per i quali in passato erano previsti certificati aggiuntivi, oggi possono rivolgersi al comune di residenza (o alla cicoscrizione) per ottenere la documentazione necessaria.
Per i minodi di 18 anni (ma che ne abbiano almeno 16 compiuti) occorre un'autorizzazione del Tribunale dei minori, da procurarsi a cura degli interessati.
Per il rito religioso, si presenta in comune una richiesta di pubblicazioni firmata dal parroco. Servono, inoltre, i seguenti documenti.
che si ottiene presso la parrocchia in cui si è stati battezzati.
se la cresima è stata impartita in età adulta.
se si è vissuti almeno un anno in una diocesi diversa da quella del domicilio attuale.
ai corsi preparatori alle nozze.
Raccolti i documenti e, dopo un colloquio con il parroco che si accerta delle motivazioni della coppia, le pubblicazioni vengono affisse per 8 giorni presso le parrocchie dei due sposi e presso quella scelta per la cerimonia.
Si possono raccogliere i documenti anche tramite un'agenzia. Se gli sposi sono dello stesso comune o di diocesi della stessa città, e se non si tratta di casi particolari, che necessitano di procedure complesse, le agenzie chiedono circa 15 giorni di tempo per ottenere tutta la documentaszione.