L’ostrica di Tenerife |
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Pieni d’alberghi le alte contrade Riempiono gli stupiti occhi Balzi di luce e lunghe strade Colline di case bianche al sole Chicchi di riso sul brullo monte Colorate da fiorite aiuole E furon sole, spiagge e mare Caffè all’aperto e larghi viali Luoghi nuovi da cercare Calde rocce nere di vulcano Bianche cime tra nuvolosi monti Tortuose strade da percorrer piano E furon pranzi da gustare Conditi da parole in arpitano Grandiosi poi da ricordare Mentre col tiepido vento tra i capelli M’intrigava l’imprevista ostrica Passeggiando tra i battelli.
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Lounc 24 apr 2016 |
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