Quotidiano | |||
Ti vede presto il giorno A tentoni Nel buio Ti conosce quel muro scrostato Lo sfiori appena Nel solito tragitto per la piazza E suona, e squilla, inopportuno, Inevitabile ombelico con il mondo Il dannato telefono bianco Intanto scorrono, uno dopo l'altro Fumando tra le dita I tuoi segnatempo Poi, tra un pensiero al domani E un dubbio sulla cena Raccogli la giornata E come in un replay Riavvolgi il nastro della vita Per rivederlo il giorno dopo
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Lounc 10/12/01 |
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