home La grafia arpitana (francoprovenzale) personalizzata  
 

NB.si riferisce alla zona di Ingria, ed è stata elaborata da Gabriele Reverso Peila, che qui ringrazio pubblicamente per il lavoro. 

scrive Gabriele Reverso Peila:

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Omissis...   

" nello scrivere non intendo seguire le regole della grafia fonetica, quindi non prenderò in prestito i segni diacritici, cioè quei segni che aggiunti alle normali lettere dell'alfabeto mutano il valore fonetico, che vengono invece utilizzati dall' A.P.I. (Alfabeto Fonetico Internazionale), ma userò semplicemente le lettere dell'alfabeto italiano, utilizzando delle varianti, come sotto descritto, per poter esprimere meglio quei suoni delle lettere che non compaiono nella lingua italiana. Per lo stesso motivo e di proposito, non ho adottato la grafia dettata dall'Associazione EFFEPI che si occupa di studi e ricerche francoprovenzali, perchè ritengo che chi non conosce questa grafia avrebbe sicuramente delle difficoltà nella lettura: vedi ad esempio la consonante C nella sua forma dolce che viene tradotta in Tch ( Tchiao = Ciao), oppure la consonante G dolce che si trasforma in Dj (Djernà = Gallina).

Per chi fosse interessato allo studio del linguaggio, rimando ai sottoelencati autori:

EFFEPI

Atlante Linguistico ed Etnografico del Piemonte Occidentale - Università di Torino

Il dialetto francoprovenzale della Val Soana, Lotte Zörner. edizioni Corsac - Cuorgnè." 

Omissis...

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 Tabella con alcune norme per capire e pronunciare le parole partendo dall'italiano.

     
simbolo annotazione esempio in patoà
é viene accentata solo per evidenziarne la posizione béiro ( buco )
è simile alla è aperta italiana (si pronuncia sempre molto aperta) mèh ( mezzo )
eu simile al piemontese neuit (notte) beui ( stalla )
o simile alla u italiana (uva) bahion ( pentolone )
ò simile alla o italiana ( guardo) ròc ( pietra)
u simile al piemontese Turin, o al tedesco ü (würstel) huc ( ceppo)
z simile alla s dolce italiana ( rosa ) mazon ( casa )
s simile alla s dura italiana ( sabbia ) sonar ( suonare )
c in finale di parola vale come la c dura di tic-tac htrac ( stanco )
cc in fine di parola indica la c dolce ( luce ) pòcc (labbra)
h è udibile, espirata. Se è preceduta da c oppure g si pronuncia come in italiano.  mahca ( strega )                        / chitàr (abbandonare)