Era bella. Da morire.
Più la guardava e più
ne diveniva pazzo.
La incontrava tutti i giorni,
sotto il portico della piazza d'armi.
E tutti i giorni la osservava,
nel suo passo ritmico, mentre si dirigeva verso la caserma della guardia
reale che comandava.
Ogni giorno aspettava quel
momento per poterla osservare da vicino, anche solo per rivolgerle un saluto
e aspettando fremente che lei ricambiasse.
E puntualmente quel saluto
arrivava.
<< Bonjour Monsieur.
>>
La sua voce limpida e sonora
gli inebriava la testa, non viveva che per quell'istante.
Quel mattino era arrivato,
puntuale come un orologio, sotto il portico ad aspettare quella solita
figura, per rivolgerle quel quotidiano saluto.
<< Jean Paul de Prés!
>>
Si girò e incontrò
lo sguardo interrogativo di Vincent de Peyrac.
<< Amico mio, cosa fate
a quest'ora in questo posto? >> gli domandò quest'ultimo.
<< Buongiorno Vincent,
niente, passavo da queste parti e..>>
<< Jean Paul de Prés
a quest'ora sotto il portico della piazza d'armi.. - lo interruppe il soldato
- ...non vi alzate mai prima di mezzogiorno, quindi qualcosa avete sicuramente
in mente! >>
<< E se vi dicessi che
ho fatto domanda per entrare nella guardia reale? >>
<< Non vi crederei, oppure
vi crederei, ma solo se mi raccontaste un buon motivo per cui l'avreste
fatto >>
<< Mah! Noia? >> rispose
Jean Paul sospirando.
Si misero a ridere entrambi.
Ma eccola che passava.
Jean Paul de Prés si
fece serio, quasi intimidito.
<< Buongiorno capitano
>>. Vincent scattò sull'attenti.
<< Buongiono >> gli rispose
Oscar.
<< Buongiorno a voi capitano
de Jarjayes >>, disse Jean Paul , senza celare questa volta un'occhiata
ammirata.
Lei era, come al solito, in
splendida forma, scintillante nella sua uniforme rossa.
Si voltò, come se fosse
la prima volta che lo vedeva, eppure ormai doveva esserci abituata.
<< Buongiorno...monsieur
>>
Il "monsieur" l'aveva scandito
con un pizzico di fastidio, come se si fosse accorta che quel volto era
il solito viso che vedeva tutte le mattine, sotto il portico, a quell'ora.
<< Jean Paul ...mi spiegate
che succede? >> chiese Vincent all’amico dopo che Oscar se ne fu andata.
<< Come..? >>
<< Che succede? Conoscete
il Capitano de Jarjayes? >>
<< Beh, si...e no >>
<< Avete una faccia...strana....>>
Vincent osservò attentamente
Jean Paul la cui espressione fu una risposta alla sua curiosità.
<< Conte de Prés
.....vi prego....no...non potete....è impossibile....>> disse con
aria più che meravigliata, quasi ilare, Vincent.
Non poteva credere che il “libertino”
conte de Prés si stesse interessando ad una donna come il capitano
della guardia reale, una donna che non sembrava tale, che nessuno riteneva
una “donna normale”.
Oscar Francois de Jarjayes
poteva essere affascinante, misteriosa, ma non certo da vedere sotto “quell’aspetto”.
<< Cosa? >> rispose quasi
subito Jean Paul, soffermandosi però ad osservare l’elegante figura
di Oscar che si allontanava verso la caserma.
<< La vostra faccia...scusatemi
ma ...>>
Vincent si mise a ridere.
Jean Paul non parve infastidito
dal comportamento dell’amico, era logico che reagisse così.
Dopo un breve silenzio Vincent
proseguì:
<< Jean Paul, se posso
essere indiscreto, ditemi, chi è stata la vostra ultima amante?
>>
Il giovane si voltò
verso l'amico con aria interrogativa.
<< Perchè me lo
chiedete? >>
<< Perchè forse
potrei avere un risposta alle mie domande >>
<< Constance de Vaudreil
>>
<< Ah....bella donna!
Complimenti, molto bella! E, ditemi, com'è? Nell'intimità
intendo, se non sono troppo indiscreto >>
<< Andiamo Vincent, cosa
volete che vi risponda? >> rispose Jean Paul con naturalezza, come se quella
fosse stata una delle domande più normali di questo mondo.
<< La verità,
mio buon amico, ma forse potrei farlo io per voi... - e finse di pensarci
su, poi proseguì << Noiosa? Monotona?>>
Jean Paul, sbuffando, rispose,
sperando poi che l’amico si stufasse di quella conversazione.
<< Vincent, non convenite
con me che se, mentre siete a letto con una donna e cominciate a pensare
cosa dovreste regalare alla vostra vecchia zia, significa che quel rapporto
sta cominciando a logorarsi e che forse sarebbe meglio prendere un pò
di..fiato? >>
Ma Vincent non sembrava demordere.
<< Jean Paul, avete messo
gli occhi su qualcun'altra? >>
<< Non vi stupirei se
vi dicessi di si, vero? >>
Vincent osservò l'amico
che aveva uno strano sorriso sulle labbra. Ma aveva già compreso.
<< Amico mio…non bruciatevi
le ali, Icaro ha pagato a caro prezzo la sua intraprendenza...
Ma devo andare ora, vi faccio
i miei migliori auguri e...se avete bisogno di me...>>
Vincent de Peyrac fece un impercettibile
inchino col capo e se ne andò, senza aspettare il saluto di Jean
Paul, lasciandolo così, come l'aveva incontrato: appoggiato al muro
della piazza d'armi.
***
<< Ma lo sapete?? E’ sconvolgente
mie care! >>
Quelle quattro donne petulanti
erano in subbuglio.
<< Non ci credo....non
è possibile....proprio....con quella sciacquetta?! >>
<< Pare proprio di si.
L’ho sentito dire dalla mia cameriera mentre parlava col cocchiere, che
l’ha saputo dalla figlia della domestica di Mademoiselle de Volange...pare
si incontrino quasi tutte le sere! >>
Qualcuno però le distolse
da quella conversazione.
<< Oh! Monsieur de Prés!
>> gorgheggiarono le dame, divorandolo con gli occhi.
<< Buongiorno signore,
i miei omaggi, siete tutte splendide! >>
Ormai era abituato a sentirsi
perennemente addosso gli occhi delle donne.
Jean Paul de Prés era
un bel ragazzo, considerato un rubacuori e quel suo fisico un poco effeminato
lo rendeva ancora più irresistibile.
Forse era la sua aria innocente
che stimolava l’ "istinto materno", come gli aveva confidato una volta
la Contessa Le Morien, o forse erano i suoi occhi azzurri così profondi
e glaciali.
Benchè avesse solo 23
anni, Jean Paul aveva già avuto parecchie esperienze in campo amoroso
e quello che era curioso, era che la maggior parte delle donne con cui
era stato aveva almeno 10 o 15 anni più di lui. Era un libertino;
una delle sue amanti era stata anche la sorella del Conte di Fersen, la
Contessa Sophie.
Ma ormai era come se si fosse
stancato di tutto quanto.
La sua ultima conquista, Mademoiselle
de Vaudreil, l’aveva scaricata con una semplice lettera: "tutto questo
trascende da ogni mia volontà (1).
Madamoiselle, vi prego, dimenticatemi".
La poveretta, per il dispiacere,
era andata a rinchiudersi in convento, convinta però che prima o
poi, lui sarebbe tornato da lei. Illusa.
Jean Paul de Prés si
era stancato della vita monotona della corte: le solite facce e le solite
chiacchiere.
Tempo prima aveva veramente
pensato di cambiare ambiente, trasferirsi magari a Parigi e fare un po’
di vita da salotto.
Aveva sentito parlare di Ninon
de Lenclos (2)
, una giovane dama che ospitava numerosi intellettuali e il suo salotto,
nonché il suo letto, era divenuto meta di scrittori e filosofi.
Oppure ritirarsi nelle sue
terre a Rochefort, ma qualcosa, all'ultimo momento, gli aveva fatto cambiare
idea.
Una donna, ovviamente.
Ma questa non era come le altre.
Questa sarebbe stata la sua
più grande conquista.
Si era detto sicuro di spuntarla,
nessuna gli aveva mai resistito..per più di due o tre giorni.
Invece l'avventura si era rivelata
molto più difficile del previsto.
Aveva fatto di tutto per incontrarla
e avere occasione di scambiare due parole con lei, ma invano.
Lei non partecipava alle feste
di corte, non amava i pettegolezzi e non era avvezza a parlare con chi
non conosceva.
Lei era diversa, perchè
lei era il Comandante delle guardie reali, Oscar Francois de Jarjayes.
<< Graziose signore....posso
sapere che succede? Siete tutte così agitate >>
<< Monsieur de Prés...>>
risposero quasi in coro le donne, bisbigliando pateticamente dietro i loro
ventagli, << se vi avvicinate ve lo diremo; sapete, non sta bene
parlare di queste cose a voce alta, potrebbero sentirci! >>
Jean Paul si aggregò
allora al gruppetto.
<< Dovete sapere che
Madamigella Oscar de Jarjayes, il Comandante delle guardie di Sua Maestà
e la signorina de Volanges...>> si zittirono e lo fissarono, con gli occhi
sorridenti e petulanti, aspettando che fosse lui a intuire la fine della
frase.
<< E allora? >> incalzò
lui, incuriosito dal soggetto del pettegolezzo.
<< Conte de Près!
Un poco di fantasia prego, è chiaro! Secondo voi, perchè
si incontrerebbero di sera, a palazzo Volanges? >>
Jean Paul era sempre più
attento e le dame sembravano essere certe della fonte da cui proveniva
la notizia.
<< Pare anche che le
abbiano viste "assieme"! Cosa darei per essere al posto della Volanges!>>
<< Signore, signore orsù!
Un poco di contegno prego! >>
<< Conte de Prés,
non trovate che questa situazione sia, per così dire, alquanto...curiosa..?
>>
<< Curiosa, Madame de
Chardon? >>, gli occhi del ragazzo si fecero sottili <<più
che curiosa direi....interessante...vi ossequio, signore, m’è parso
di sentire pronunciare il mio nome….>>
Le dame l’osservarono allontanarsi
con passo deciso e si rimisero a spettegolare, dietro i loro ventagli.
<< Sapete mie care, ho
l'impressione che stia per succedere qualcosa! Avete visto la faccia del
conte? Occhi aperti, qui ci sarà da divertirsi! >>
Il giovane intanto camminava
con passo spedito verso la sua carrozza.
<< A palazzo Volanges!
>> .
***
<< Annunciatemi al marchese,
prego >>
I servitori lo fecero accomodare
nell’ampia anticamera del palazzo dei Marchesi de Volanges.
<< Jean Paul de Prés!
Accomodatevi! Qual buon vento? >>
Desmond de Volanges, il primogenito.
Stava ereditando il casato e gli affari di famiglia.
<< Buongiorno Desmond,
avrei un enorme favore da chiedervi >> disse subito Lean Paul appoggiando
il mantello su di una poltroncina.
<< Certo, ma sedetevi
e beviamo qualcosa! >>
<< Desmond....c’è
una cosa....ascoltate, voi siete stato a Versailles ultimamente? >>
<< Uhm..i miei affari
mi hanno trattenuto un bel po’ fuori provincia, ma..., ci sono stato la
scorsa settimana >>
<< Allora non avete ancora
saputo dei pettegolezzi che ci sono in giro ultimamente su vostra sorella,
mademoiselle Michelle de Volanges e su....>>
<< Oscar Francois de
Jarjayes >> concluse il marchese.
<< Si, Madamigella Oscar....>>
ripetè Jean Paul, scandendo le parole .
<< Conte de Prés,
i pettegolezzi, lasciamoli alle donne..>>
<< Vorrei sincerarmene
Desmond, e voi potreste aiutarmi >>
<< Vi interessa mia sorella?
>>, chiese sornione il marchese.
<< Direi di no..>>.
A quel punto il marchese de
Volanges ebbe un sussulto.
<<....Jean Paul, non
ditemi che....>>
E scoppiò in una fragorosa
risata.
<< Non vedo il motivo
di tanta ilarità...>>
<< Oh perdonatemi caro
amico ma.... - continuò a ridere - mi pare una “faccenda” al di
sopra anche della vostra portata! >>
<< Credete Desmond? Io
non mi arrendo, non almeno senza averci provato e poi perchè non
tentare almeno? Sono queste le prove che mi eccitano di più! Ne
vale la pena, ne varrà sicuramente la pena! Per cui ho bisogno del
vostro aiuto >>.
<< Conte de Prés....vediamoci
questa sera a mezzanotte, al cancello della parte posteriore di casa mia,
va bene? >>
<< Grazie Desmond, sapevo
di poter contare su di voi >>
Quando tornò a Versailles,
Jean Paul de Prés incontrò il soggetto dei suoi pensieri
che attraversava il cortile di marmo e non potè fare a meno di osservarla..
era bellissima...e la desiderava ardentemente. Doveva assolutamente averla,
in un modo o nell’altro.
<< Madamigella Oscar,
ci incontriamo di nuovo oggi! >>
Lei lo guardò con quell’aria
gelida che contraddistingueva il suo sguardo.
Gli occhi azzurri brillavano
più del solito.
<< Monsieur, mi pare
che siete voi che....fate di tutto per incontrarmi ultimamente. Avete qualche
problema? Posso fare qualcosa per voi? >>
<< Oscar voi....potreste
fare molto per me....>> rispose lui, chiamandola confidenzialmente per
nome.
Lei aveva compreso già
da un po’ come stavano le cose a riguardo e non ne era infastidita, semplicemente
non dava particolare importanza a questo genere di affare. Preferì
quindi fare finta di nulla.
<< Se volete discutere
con me, conte, vi pregherei di farvi dare un appuntamento dall’ufficiale
e poi ci vediamo in ufficio >>
<< Madamigella Oscar,
voi...non capite, oppure fate finta di non capire...permettete che...>>
Ma lei lo interruppe.
<< Conte, io permetto
solo ciò che posso permettere. Per tutte le altre cose, siete pregato
di rivolgervi altrove! Penso non facciate neppure così tanta fatica!
Buona giornata >>
E così dicendo si allontanò
con passo spedito.
Jean Paul non rimase male,
anzi, aveva lo sguardo divertito e ammirato allo stesso tempo...Sono
queste le donne che mi piacciono, Madamigella Oscar, voi siete la creatura
più seducente di questa terra e ciò che vi rende così
seducente è il fatto che voi non ve ne rendiate nemmeno conto.
Fine 1° parte
Alex
(1)
Volevo prendere a prestito una delle frasi che più mi avevano
colpito nel film “Le Relazioni Pericolose”, pronunciata dal Conte de Valmont,
alias John Malkovich ^_^
(2)
In realtà Ninon de Lenclos visse
ai tempi de Re Sole, quasi cioè più di un secolo prima di
Oscar. Il suo salotto era famosissimo, vi ospitava poeti, attori, intellettuali
i quali passavano poi direttamente al suo letto…Si dice addirittura che
abbia iniziato al sesso anche la giovanissima (all’epoca) Francoise d’Aubignè
Scarron, futura Madame de Maintenon, sposa segreta di Luigi XIV.