France
6° parte - fine
 
 
 
Il mio nome era stato Oscar François de Jarjayes e avevo vissuto a Versailles, tra il palazzo della mia famiglia e la reggia. Al contrario di quanto facesse pensare il mio nome, ero stata una donna, bella, bionda e con gli occhi azzurri… la stessa figura cha aveva popolato i miei sogni! Mio padre mi aveva cresciuta come un uomo affinché, un giorno, prendessi il suo posto di generale. Iniziai la carriera militare a quattordici anni come capitano delle guardie reali e terminai come rivoluzionaria al comando di alcuni soldati della guardia metropolitana insorti. Morii il 14 Luglio 1789, a 33 anni, sotto i colpi di coloro che resistevano all’interno della Bastiglia. Durante la mia breve, ma intensa vita avevo protetto la famiglia reale, conquistato la stima e l’amicizia di Maria Antonietta, amato due uomini. Il mio primo amore, per il conte Hans Axel di Fersen, era stato un sentimento travagliato, non ricambiato e, per certi aspetti, egoistico; poi, invece, ci fu André, il mio André… il mio unico vero amico, fratello, compagno d’armi… l’uomo che era morto per me, per starmi vicino anche a costo della sua stessa vita…
Capii tutto. Riconobbi André che, per uno strano scherzo del destino, anche in questa vita aveva lo stesso nome e gli stessi intensi occhi verdi. Fu facile comprendere perché mi fossi sempre sentita a mio agio con lui, perché lo amassi così tanto anche adesso…. E Mary, e Alex, e i miei genitori… erano tutti nuovamente con me.
Avevo bisogno di un po’ di tempo per accettare quelle rivelazioni, il tempo per integrarle e armonizzarle con la mia vita presente. Nonostante tutto, non era per niente facile riuscire a crederci. E poi, quell’atroce paura di poter essere nuovamente la causa della morte di André mi paralizzava. Così, andai per qualche tempo nella tenuta dei nonni.
La vita semplice e a contatto con la natura che conducevo coi nonni mi aiutò molto e, quando una mattina vidi arrivare André, mi sentii pronta a ricominciare una nuova vita con lui.
Ero felice che fosse venuto a cercarmi. Avrebbe potuto non farlo, dal momento che non gli avevo lasciato neanche un messaggio d’addio e in quei mesi non gli avevo dato mie notizie, invece venne da me… questo voleva dire che né il tempo, né lo spazio potevano separarci….
Gli spiegai ciò che mi era accaduto ed egli rimase ad ascoltarmi tranquillamente, come se sapesse già tutto. André non aveva bisogno di conferme parascientifiche o ammonimenti ultraterreni per affermare che eravamo fatti uno per l’altra e che avremo passato tutta l’eternità insieme, disse soltanto:
- Tutti tornano… e nessuno può impedirlo… -
Trascorremmo qualche settimana nella fattoria dei nonni… fu come nei miei sogni: io e lui cavalcavamo insieme, felici come non lo eravamo mai stati.
E, quando tornammo in Francia insieme, ci sposammo. Trovammo una piccola chiesa in campagna dove furono celebrate delle nozze molto intime, con pochissimi invitati, giusto coi nostri genitori e i nostri amici più cari. Non c’importava che fossimo ancora molto giovani, non volevamo perdere altro tempo… infondo, avevamo già atteso più di 200 anni per realizzare quel nostro sogno!
Purtroppo, la nostra felicità non durò a lungo….
Un paio d’anni dopo, mentre partecipava a una gara di motocross, André rimase coinvolto in un violento incidente…. Le sue ultime parole, mentre moriva lentamente tra le mie braccia, furono piene di serenità:
- Sembra che ogni volta che c’incontriamo è per dirci addio… ma siamo stati felici, anche se per poco… ed è bello morire accanto alla persona che si ama… -
Non è passato molto da quel giorno, e sto cercando la forza per andare avanti… André non avrebbe voluto che mi arrendessi…
Sto lasciando la Francia… non posso continuare a vivere in un posto dove l’uomo che amo non c’è più… ma so che un giorno, in un futuro e in un luogo imprecisato, lo ritroverò e, forse, ci sarà data un’altra possibilità da vivere ancora insieme…

 
 

Fine

                                                                                                                                        Perla

 

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