Sono
una nuova sceneggiatrice. Qualcuno potrebbe spendere una buona parola per
me con il produttore di questo TF?
Il
mio primo episodio si intitola: "Dei nobili ideali
dei turisti fai-da-te"
E' quasi l'alba. Finalmente, dopo una notte insonne a pensare alla sua bella e irraggiungibile turista bionda, André sta per abbandonarsi tra le braccia di Morfeo, quando un gran trambusto lo desta. "Ma chi è a quest'ora che fa tutto 'sto po' po' di casino? Sgobbo come un negro per uno stipendio da fame, passo una notte sveglio per pensare a come conquistare definitivamente il cuore della mia amata Oscar e quando finalmente riesco a prendere sonno sopra a questa branda scricchiolante in una capanna, peggio di quella dello zio Tom, vengo svegliato così, c****. Oddio, che dico? Il Moige è stato sconfitto, ma non si sa mai. E' meglio esprimermi in altri termini. Vediamo... Sgobbo come un negro ecc. ecc. e quando finalmente riesco a prendere sonno vengo svegliato così, ACCIPUFFOLINA! (questo si può dire, è stato testato!)".
Scusi
tanto signor produttore, non che voglia farmi gli affari suoi. Lungi da
me la pretesa di passarle avanti, ma le pare REALISTICO che quel pover'uomo,
dopo tutte 'ste disavventure che manco i nipoti di Jessica Fletcher che
vengono sempre accusati di omicidio e che se non fosse per la zia starebbero
freschi, anzi, al fresco superano, se ne scappa con un "Accipuffolina!"?!?!?!?!?!?!?
Ok, vado
avanti. Ho capito. Regola numero 1: L'importante so' li sordi e non beccasse
'na censurata dal MOIGE che, ahinoi, è sempre in agguato.
Anche
Alain viene disturbato dal trambusto e si alza di malavoglia per controllare
cosa sta succedendo. Dopo la mattutina grattatina che conosciamo bene,
getta uno sguardo fuori dalla finestra e resta di sasso. Otty è
inquieto e ringhia verso una massa di gente che, con striscioni e cartelli,
si è disposta lungo la spiaggia del "Bastiglia Beach". André,
abbandonata la speranza di potersi riaddormentare, esce per andare a sentire
cosa vuole quella massa di manifestanti. Con lo sguardo cerca il portavoce
della folla inferocita e lo individua in un giovane dall'aria distinta
e molto sicuro di sé.
"Mi chiamo
Maximilien" dice il portavoce "Sei tu il proprietario del centro balneare?"
"No"
risponde André "Sono solo il bagnino numero 1. E questo (indicando
Alain che è appena arrivato) è il Guardia Spiaggia Alain."
André
nota sul volto del compagno una strana espressione. Alain dice con un entusiasmo
sempre crescente: "Manifestate contro la globalizzazione? Anche voi, come
me, siete per la coltura biologica, per i sani e saporiti prodotti del
proprio orticello? Fate parte del popolo dei G-ottini?"
"Assolutamente
no!" risponde Maximilien "Noi dei G-ottini? Al massimo tra noi ci sono
dei G-acobini, ma non è contro la globalizzazione che protestiamo.
Anzi, W LA GLOBALIZZAZIONE!"
Al suo
evviva si uniscono tutti i manifestanti che ripetono a gran voce: "W LA
GLOBALIZZAZZZIONE! W LA GLOBALIZZAZZZIONE!"
Alain
rimane deluso, ma così deluso, CHE PIÙ DELUSO NON SI PUÒ
e rimane zitto zitto come un Otty bastonato.
André
invece è perplesso e chiede a Maximilien: "Eppure la gran moda di
questo periodo - e di mode bizzarre se ne vedono tante in spiaggia - è
quella di contestare la globalizzazione. Perché mai voi, invece,
vi trovate d'accordo?"
Maximilien,
con aria dotta, esplica: "Perché globalizzazione significa cibarsi
degli stessi cibi, vestirsi delle stesse vesti, bere tutti la stessa Coca-Cola,
scorrazzare tutti con il monopattino, scambiarsi fraternamente SMS e E-mail:
questa è la vera uguaglianza! Ma soprattutto, noi siamo qui questa
mattina per dire: NO alle spiagge private! SI alle spiagge libere! Ogni
uomo deve essere libero di poter scendere in spiaggia, senza preoccuparsi
di non avere abbastanza denaro per non potersi permettere una sdraio e
un ombrellone! Basta con i privilegi! Siamo stanchi di subire le angherie
di chi, all'ombra del suo ombrellone dorato (1), non si accorge di noi
turisti fai-da-te (no Alpitur) e ci tratta come pezze da piedi! Siamo stanchi
di ritrovarci le sdraie aperte sopra i nostri teli da mare comprati al
mercato per pochi soldi! (2) Il nostro ideale è puro e semplice:
Libertà, Uguaglianza, Fraternità!"
E siccome
per la folla ogni parola di Maximilien è oro colato, partecipano
al discorso battendo le mani e gridando ancora a gran voce: "Giusto! Noi
siamo tutto un popolo di vacanzieri e un popolo intero non si può
fermare!"
Si, signor produttore? Vuole parlarmi subito? Mi dica pure! Cooooosa??? Una folla urlante non ce la possiamo permettere? Quanto vorrà costare un centinaio di comparse? Molti di loro si accontentano di farsi inquadrare dalla telecamera solo per dire "Ciao mamma!". E sennò ne bastano una decina, poi con un intelligente gioco di specchi moltiplichiamo i presenti fino all'infinito. Avremo pure un paio di specchi, no? Al più ce li facciamo prestare da altre serie: ci sono lo specchio di Sailor Neptune, lo specchio delle tenebre che aveva rubato Kurama, lo specchio magico di Stilly, il portacipria di qualcun'altra...
Intanto, dietro alla catasta di sdraie e di pattìni, un losco figuro si aggira con bloc-notes e penna. E' il giornalista Bernard che spera di fare uno scoop scrivendo un articolo sulla manifestazione dei G-acobini da mettere in prima pagina sul giornale "La Monarchia" (3).
Un dubbio mi viene: il termine "-ottini" c'entra qualcosa con Otty? Spero di no, altrimenti Genova sta proprio messa male!
Il giornalista
prende appunti e intanto pensa: "Che forte, questo Maximilien! Ne ho già
sentito parlare in rete. Il nick che ha sulla chat è tutto un programma:
L'Incorruttibile, si fa chiamare! E' troppo tosto! Quasi quasi mi unisco
a lui..."
André,
che fino ad ora è rimasto ad ascoltarlo in silenzio, decide di dire
qualcosa: "Sai Maximilien che in fondo non hai tutti i torti? Ma io non
posso darti troppo retta, perché io lavoro e campo proprio grazie
a questa gente che voi G-acobini disprezzate. E poi, sai una cosa? Non
tutti i turisti che vengono qui al "Bastiglia Beach" sono da condannare.
E' vero, c'è gente che alza la sabbia con la zeppa delle ciabatte
e la manda in faccia agli altri bagnanti (riferimento casuale a MPA), ma
di sicuro non si rende nemmeno conto che quello che fa può arrecare
danno ad altri."
"Arrecare
danno, dici? Gli rovina la vacanza! Questa gente non riesce a vedere più
in là del proprio ombrellone e non si accorge della sofferenza dei
poveri turisti fai-da-te."
"Eppure,
Maximilien..." lo sguardo di André si perde nell'infinito e i suoi
occhi brillano. Parte la musichetta di Ai no Hikari to Kage "... non sono
tutte così le nostre turiste, te lo assicuro". Ovviamente, sta pensando
a Oscar.
"Anche
tu sei diventato uno di loro e parli così per i begli occhi di una
bagnante che magari non ti si fila nemmeno! Ma un giorno sarà fatta
giustizia e daremo l'assalto al "Bastiglia Beach"!!! Ecco, sta arrivando
in spiaggia quella gente. Ma guardateli: arrivano con i loro costumini
firmati, le lozioni profumate, gli abbronzanti, i beveroni di arancia e
carote... Meglio andarsene, ragazzi. Meglio non mescolarci a loro!"
Maximilien
si volta, ma prima, come in ogni telefilm americano, rivolge ancora ad
André uno sguardo pieno di significati. Se poi il pubblico non li
capisce, affari suoi. C'è qualcuno che capisce mai le mezze frasi
e gli sguardi? Io non ci sono mai riuscita.
L'episodio
si conclude con André che resta imbambolato con lo sguardo perso,
tra la folla di manifestanti che se ne va, seguita da Maximilien, e la
folla dei bagnanti del "Bastiglia Beach" che arrivano sulla spiaggia.
Fuoricampo,
la voce di Alain che sta per imbestialirsi: "André, che accipuffolina
fai? (L'ha sentito dire dal compagno la mattina e, siccome non ha visto
nessuno accorrere con forbici e cancelletto, ha presunto che si possa dire).
Non posso aprire tutti gli ombrelloni da soloooooooo!"
NOTE:
(1)
Riferimento alla Gabbia Dorata che era Versailles.
(2)
Questo mi è successo veramente! Arrivata al mare, ho steso il mio
mitico telo da spiaggia Rosso con Il Cavallino Rampante e la Scritta "Ferrari",
poi sono andata a farmi una bella nuotata con mia sorella. Quando sono
tornata per asciugarmi c'era una sdraio aperta sopra il mio asciugamano,
e si che è una spiaggia libera!
(3)
Si tratta, in realtà, del giornale "La Repubblica". La battuta non
è la mia, ma del mio prof. di diritto che è un tipo speciale
e che rinomina tutto, cose e persone, dando loro un nome dal significato
contrario.
Fine
Silvia Landi