BEI-Watch
written by
Silvia Landi

Sono una nuova sceneggiatrice. Qualcuno potrebbe spendere una buona parola per me con il produttore di questo TF?
Il mio primo episodio si intitola: "Dei nobili ideali dei turisti fai-da-te"
 

E' quasi l'alba. Finalmente, dopo una notte insonne a pensare alla sua bella e irraggiungibile turista bionda, André sta per abbandonarsi tra le braccia di Morfeo, quando un gran trambusto lo desta. "Ma chi è a quest'ora che fa tutto 'sto po' po' di casino? Sgobbo come un negro per uno stipendio da fame, passo una notte sveglio per pensare a come conquistare definitivamente il cuore della mia amata Oscar e quando finalmente riesco a prendere sonno sopra a questa branda scricchiolante in una capanna, peggio di quella dello zio Tom, vengo svegliato così, c****. Oddio, che dico? Il Moige è stato sconfitto, ma non si sa mai. E' meglio esprimermi in altri termini. Vediamo... Sgobbo come un negro ecc. ecc. e quando finalmente riesco a prendere sonno vengo svegliato così, ACCIPUFFOLINA! (questo si può dire, è stato testato!)".

Scusi tanto signor produttore, non che voglia farmi gli affari suoi. Lungi da me la pretesa di passarle avanti, ma le pare REALISTICO che quel pover'uomo, dopo tutte 'ste disavventure che manco i nipoti di Jessica Fletcher che vengono sempre accusati di omicidio e che se non fosse per la zia starebbero freschi, anzi, al fresco superano, se ne scappa con un "Accipuffolina!"?!?!?!?!?!?!?
Ok, vado avanti. Ho capito. Regola numero 1: L'importante so' li sordi e non beccasse 'na censurata dal MOIGE che, ahinoi, è sempre in agguato.

Anche Alain viene disturbato dal trambusto e si alza di malavoglia per controllare cosa sta succedendo. Dopo la mattutina grattatina che conosciamo bene, getta uno sguardo fuori dalla finestra e resta di sasso. Otty è inquieto e ringhia verso una massa di gente che, con striscioni e cartelli, si è disposta lungo la spiaggia del "Bastiglia Beach". André, abbandonata la speranza di potersi riaddormentare, esce per andare a sentire cosa vuole quella massa di manifestanti. Con lo sguardo cerca il portavoce della folla inferocita e lo individua in un giovane dall'aria distinta e molto sicuro di sé.
"Mi chiamo Maximilien" dice il portavoce "Sei tu il proprietario del centro balneare?"
"No" risponde André "Sono solo il bagnino numero 1. E questo (indicando Alain che è appena arrivato) è il Guardia Spiaggia Alain."
André nota sul volto del compagno una strana espressione. Alain dice con un entusiasmo sempre crescente: "Manifestate contro la globalizzazione? Anche voi, come me, siete per la coltura biologica, per i sani e saporiti prodotti del proprio orticello? Fate parte del popolo dei G-ottini?"
"Assolutamente no!" risponde Maximilien "Noi dei G-ottini? Al massimo tra noi ci sono dei G-acobini, ma non è contro la globalizzazione che protestiamo. Anzi, W LA GLOBALIZZAZIONE!"
Al suo evviva si uniscono tutti i manifestanti che ripetono a gran voce: "W LA GLOBALIZZAZZZIONE! W LA GLOBALIZZAZZZIONE!"
Alain rimane deluso, ma così deluso, CHE PIÙ DELUSO NON SI PUÒ e rimane zitto zitto come un Otty bastonato.
André invece è perplesso e chiede a Maximilien: "Eppure la gran moda di questo periodo - e di mode bizzarre se ne vedono tante in spiaggia - è quella di contestare la globalizzazione. Perché mai voi, invece, vi trovate d'accordo?"
Maximilien, con aria dotta, esplica: "Perché globalizzazione significa cibarsi degli stessi cibi, vestirsi delle stesse vesti, bere tutti la stessa Coca-Cola, scorrazzare tutti con il monopattino, scambiarsi fraternamente SMS e E-mail: questa è la vera uguaglianza! Ma soprattutto, noi siamo qui questa mattina per dire: NO alle spiagge private! SI alle spiagge libere! Ogni uomo deve essere libero di poter scendere in spiaggia, senza preoccuparsi di non avere abbastanza denaro per non potersi permettere una sdraio e un ombrellone! Basta con i privilegi! Siamo stanchi di subire le angherie di chi, all'ombra del suo ombrellone dorato (1), non si accorge di noi turisti fai-da-te (no Alpitur) e ci tratta come pezze da piedi! Siamo stanchi di ritrovarci le sdraie aperte sopra i nostri teli da mare comprati al mercato per pochi soldi! (2) Il nostro ideale è puro e semplice: Libertà, Uguaglianza, Fraternità!"
E siccome per la folla ogni parola di Maximilien è oro colato, partecipano al discorso battendo le mani e gridando ancora a gran voce: "Giusto! Noi siamo tutto un popolo di vacanzieri e un popolo intero non si può fermare!"

Si, signor produttore? Vuole parlarmi subito? Mi dica pure! Cooooosa??? Una folla urlante non ce la possiamo permettere? Quanto vorrà costare un centinaio di comparse? Molti di loro si accontentano di farsi inquadrare dalla telecamera solo per dire "Ciao mamma!". E sennò ne bastano una decina, poi con un intelligente gioco di specchi moltiplichiamo i presenti fino all'infinito. Avremo pure un paio di specchi, no? Al più ce li facciamo prestare da altre serie: ci sono lo specchio di Sailor Neptune, lo specchio delle tenebre che aveva rubato Kurama, lo specchio magico di Stilly, il portacipria di qualcun'altra...

Intanto, dietro alla catasta di sdraie e di pattìni, un losco figuro si aggira con bloc-notes e penna. E' il giornalista Bernard che spera di fare uno scoop scrivendo un articolo sulla manifestazione dei G-acobini da mettere in prima pagina sul giornale "La Monarchia" (3).

Un dubbio mi viene: il termine "-ottini" c'entra qualcosa con Otty? Spero di no, altrimenti Genova sta proprio messa male!

Il giornalista prende appunti e intanto pensa: "Che forte, questo Maximilien! Ne ho già sentito parlare in rete. Il nick che ha sulla chat è tutto un programma: L'Incorruttibile, si fa chiamare! E' troppo tosto! Quasi quasi mi unisco a lui..."
André, che fino ad ora è rimasto ad ascoltarlo in silenzio, decide di dire qualcosa: "Sai Maximilien che in fondo non hai tutti i torti? Ma io non posso darti troppo retta, perché io lavoro e campo proprio grazie a questa gente che voi G-acobini disprezzate. E poi, sai una cosa? Non tutti i turisti che vengono qui al "Bastiglia Beach" sono da condannare. E' vero, c'è gente che alza la sabbia con la zeppa delle ciabatte e la manda in faccia agli altri bagnanti (riferimento casuale a MPA), ma di sicuro non si rende nemmeno conto che quello che fa può arrecare danno ad altri."
"Arrecare danno, dici? Gli rovina la vacanza! Questa gente non riesce a vedere più in là del proprio ombrellone e non si accorge della sofferenza dei poveri turisti fai-da-te."
"Eppure, Maximilien..." lo sguardo di André si perde nell'infinito e i suoi occhi brillano. Parte la musichetta di Ai no Hikari to Kage "... non sono tutte così le nostre turiste, te lo assicuro". Ovviamente, sta pensando a Oscar.
"Anche tu sei diventato uno di loro e parli così per i begli occhi di una bagnante che magari non ti si fila nemmeno! Ma un giorno sarà fatta giustizia e daremo l'assalto al "Bastiglia Beach"!!! Ecco, sta arrivando in spiaggia quella gente. Ma guardateli: arrivano con i loro costumini firmati, le lozioni profumate, gli abbronzanti, i beveroni di arancia e carote... Meglio andarsene, ragazzi. Meglio non mescolarci a loro!"
Maximilien si volta, ma prima, come in ogni telefilm americano, rivolge ancora ad André uno sguardo pieno di significati. Se poi il pubblico non li capisce, affari suoi. C'è qualcuno che capisce mai le mezze frasi e gli sguardi? Io non ci sono mai riuscita.
L'episodio si conclude con André che resta imbambolato con lo sguardo perso, tra la folla di manifestanti che se ne va, seguita da Maximilien, e la folla dei bagnanti del "Bastiglia Beach" che arrivano sulla spiaggia.
Fuoricampo, la voce di Alain che sta per imbestialirsi: "André, che accipuffolina fai? (L'ha sentito dire dal compagno la mattina e, siccome non ha visto nessuno accorrere con forbici e cancelletto, ha presunto che si possa dire). Non posso aprire tutti gli ombrelloni da soloooooooo!"
 
 

NOTE:
(1)   Riferimento alla Gabbia Dorata che era Versailles.
(2)   Questo mi è successo veramente! Arrivata al mare, ho steso il mio mitico telo da spiaggia Rosso con Il Cavallino Rampante e la Scritta "Ferrari", poi sono andata a farmi una bella nuotata con mia sorella. Quando sono tornata per asciugarmi c'era una sdraio aperta sopra il mio asciugamano, e si che è una spiaggia libera!
(3)   Si tratta, in realtà, del giornale "La Repubblica". La battuta non è la mia, ma del mio prof. di diritto che è un tipo speciale e che rinomina tutto, cose e persone, dando loro un nome dal significato contrario.

Fine
 

                                                                                                                            Silvia Landi

 
 

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