EPISODIO
17
“IL
RAPIMENTO” dove la tranquillità della spiaggia viene sconvolta dall’arrivo
di Lord Sandrake.
Studios
di Los Angeles
-
Signorina! Lei si sta dilungando troppo. Lo deve fare ‘sto rapimento o
no?!
-
S-s-si-i
-
E allora cosa aspetta?!
Prima di raccontare come avverranno i fatti, parliamo della passata vita di questa donna.
- Avanti Alain, tocca a te!
Jeanne
Valois era figlia di un Conte la cui famiglia era caduta in disgrazia duecento…
no cinquecento… no aspe… seicento… tanti anni prima, da cui appunto ha
ereditato il titolo. La famiglia di Jeanne era quindi poverissima e viveva
di stenti, sottraendosi perfino di pagare le tasse del fisco. Crescendo
Jeanne aveva fatto tantissime conoscenze. Una di queste si chiamava Nicolas
De La Motte che lavorava presso la “Banque de France” a Parigi
(1) . Lei, diabolica
come sempre, prima lo fece innamorare di se e dopo una notte di passione
^O^, lo convinse a rapinare la banca in cui lavorava per poter fuggire
via coi soldi insieme a lei all’estero. Jeanne l’aveva proprio stregato
– in tutti i sensi: tra le sue conoscenze c’e n’era una chiamata confidenzialmente
La Voisin (2)
. Si diceva in giro che questa donna fosse niente meno che una strega e
che preparasse veleni e filtri d’amore. Jeanne si procurò da lei
un pozione di eterno amore che diede subito al suo amico Nicolas che, non
sospettando nulla, lo ingurgitò – probabilmente l’aveva scambiato
per coca-cola, bevanda di cui tutt’ora va pazzo – innamorandosi perdutamente
di lei e accettando perfino di essere trattato come un ciabatta, come un
HansOttusanFersen pur di stare con lei. Adesso l’uomo era nelle sue mani
(scena del cartone in cui Jeanne Valois tiene tra le mani la collana di
diamanti ridendo esageratamente).
Nicolas,
il cui cervello dopo aver assunto il pericoloso veleno si era rivelato
simile a quello di Otty – pazienza! Era nato così! Neanche la fatona
Nanny aveva potuto porre rimedio! – non avrebbe potuto portare a termine
l’incarico personalmente – al contrario di Otty, era consapevole del suo
quoziente intellettivo – e così aveva ingaggiato un pericoloso sicario
che avrebbe provveduto alla sua mancanza: Lord Sandrake, comandante dei
meganoidi che era stato sconfitto da Haran Banjo nel primo episodio di
Daitarn 3 ma che era miracolosamente sopravvissuto grazie alle amorevoli
cure dell’infermiera Candy Candy.
In
spiaggia.
Oscar
fa il bagno. André, dalla torretta di controllo, la guarda inebetito.
Vorrebbe tanto trovarsi in mezzo alle onde insieme a lei, e non solo, oppure
ballare i balli proibiti di Dirty Dancing; pensando a questo si volta verso
la spiaggia e vede Otty accucciato con Maria “Pamela” Antonietta, la quale
sta amabilmente parlando con la Contessa Spolignocca a proposito della
nuova moda color Otty… cioè ‘cane che fugge’ – un colore tra il
marroncino scuro e il verde pisello (di mia invenzione) – mentre nella
mini TV a batterie che la Contessa ha portato, l’Ottusangolo guarda con
attenzione il film campione d’incassi dell’anno “La fuga del cavallo morto”.
André, sapendo che Hans non è più un pericolo – il
postino suona sempre due volte, ma la fatona Nanny no – tira un sospiro
rassegnandosi, almeno per il momento, di vedere la sua Oscar da lontano.
Ma improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, nell’acqua si forma
una spirale che pian piano si allarga sempre di più trascinando
nel vortice anche Oscar che, nonostante fosse stata campionessa francese
di nuoto, non riesce a sottrarsi alla violenta corrente. André,
incurante del pericolo, si getta in acqua ma nemmeno lui può fare
granché. Riesce a raggiungere Oscar che cerca a gran fatica di stare
in superficie quando si sentono presi dal basso (non pensate male ‘’’^_^).
Lord Sandrake, essendo un comandante, è capace di trasformarsi in
un megaborg, un cyborg di combattimento (3)
e, mentre tutti i bagnanti sono nel panico più totale – c’è
chi diventa pazzo e si getta volontariamente in acqua, chi, come Otty,
spaventato si nasconde la testa sotto la sabbia, tipo ‘struzzo’ chi, come
Maria “Pamela” Antonietta e la Contessa Spolignocca, rimangono tranquille
sulle loro sdraio come se niente fosse successo; alcuni si piazzano davanti
la telecamera emettendo versi disumani (colonna sonora del film “Profondo
Rosso” o “L’Esorcista”).
Fine 17° episodio
- Bene
signorina, così va proprio bene!
-
Sono contenta, signor produttore
Cetty
pensa: Allora il produttore è un grande appassionato di film horror…
uhm… sicuramente la passione gli sarà venuta dopo essersi visto
allo specchio… Bene, proprio bene.
Il
produttore Efamonetantisubito (soldi), accende la sessantunesima sigaretta
della giornata… e siamo ancora alle 15:00! Dopo aver squadrato la povera
sceneggiatrice da cima a fondo
-
E adesso vada via!!!!!
Cetty
tira un sospiro di sollievo: non si è accorto delle citazioni sul
primo episodio di Daitarn 3 e su Candy… WOW!!!
-
Forse dovrei farmi dare un veleno da Jeanne…
Pensa
mentre chiude la porta dell’ufficio alle sue spalle.
Cetty
(1)
Ovviamente e solo una mia invenzione
(2)
Questa donna è esistita veramente, ma durante il periodo del Re
Sole nell’affare dei veleni. Anche se con i personaggi di Versailles no
Bara ha poco a che fare mi ‘serviva’ lo stesso.
(3) Beh, vedete il primo episodio di Daitarn 3