OLIMPIADI





La lotta olimpica è gestita da una sola federazione, la U.W.W. (United World Wrestling). La lingua ufficiale è il francese, in omaggio a Pierre de Coubertin che ha voluto la lotta tra gli sport olimpici. La lotta greco-romana è uno dei due stili di lotta praticata alle Olimpiadi, l'altro stile è la lotta stile libero.

Il contesto per la pratica dei due stili (materassina, vestiario, arbitri, ecc.) è identico. La differenza tra lo stile della lotta greco-romana e quello della lotta libera è rappresentata dal fatto che nella prima non si possono eseguire tecniche di atterramento o ribaltamento che prevedano azioni sulle gambe, come l'uso di prese alle gambe, tecniche di spazzata o intrecci, tecniche permesse invece nella lotta stile libero.


Nel video risulta sempre esserci il campione Andrea Minguzzi , nel gesto superbo usato contro l’avversario del 2008 a Pechino


Nel immagine è raffigurato l’imolese campione olimpionico Andrea Minguzzi , un oro a Pechino , due bronzi a Sofia e Tampere e un argento a Pescara


Invece questa è un campione olimpionico Guido Fantoni , un po' datato , nato nel 1919 e morto nel 1974 , con 7 presente in nazionale





Il divieto delle tecniche sopracitate trova la sua spiegazione nella cultura estetica classica. Ponendo, infatti, al centro dell'azione fisica determinati gruppi muscolari, in modo particolare enfatizzando l'intensità del gesto atletico a cui veniva sottoposto il lottatore, si mirava a uno sviluppo fisico e mentale strettamente legato ai valori estetici del tempo concernenti la resistenza e la potenza fisica. Un altro sport codificato nello stesso periodo allo stesso modo è stato il pugilato. Inoltre, la lotta greco-romana assumeva anche una connotazione fortemente ritualistica, enfatizzando l'ego maschile alla ricerca del dominio e del possesso sull'avversario. A oggi, infatti, la lotta greco-romana è l'unico sport praticato ufficialmente da soli uomini, dimostrandosi così dal carattere fortemente maschile. La lotta greco-romana non può essere definita arte marziale; la tecnica della disciplina, infatti, non ha un reale fine distruttivo rispetto all'oggetto su cui viene esercitata, ovvero sull'avversario, inoltre il lottatore olimpico attua comportamenti non propri delle arti marziali; Il lottatore non indietreggia mai, esso attacca il suo avversario li dov'è più forte imponendo a se stesso la massima fatica per il massimo atletismo...La lotta olimpica è una sofisticatissima "cultura psicofisica", uno sport di altissima classe ed eleganza.

Le origini della lotta greco-romana "moderna" risalgono al diciannovesimo secolo. Questo stile di combattimento fu creato in Italia in epoca risorgimentale, diffuso in tutta Europa ed incluso nelle Olimpiadi del 1896. Il termine "greco-romana" fu introdotto dal lottatore italiano Basilio Bartoletti per sottolineare il valore storico di questa disciplina olimpica.