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3.4 Analisi dei festeggiamenti A.S. Roma     (Ret-to Home page)

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  • Come l'altro milione di persone anch'io ho partecipato ai festeggiamenti per la conquista del titolo di "Campioni d'Italia 2001" da parte dell'A.S. ROMA o, per dirla in breve, la conquista del terzo scudetto.

    E' stato bello e divertente trovarsi immersi in quella folla pacifica, multicolore e rumoreggiante che ha attraversato il centro storico di Roma ed in particolare il rione Testaccio, luogo ove la società stessa nacque.

    E' stato ancor più bello analizzare e scoprire che le motivazioni di tanto chiasso non erano particolarmente legate ad una inverosimile tifoseria eccitata da una pur sempre effimera vittoria ma ad un'eccezionale rinascita degli ideali che nei giovani avevo trovato sopiti da almeno vent'anni!

    La catalittica combinazione dei simboli giallorossi e del tricolore aveva riacceso l'entusiasmo verso qualcosa di giusto e forte, ovvero l'antico eroe da tempo scomparso nell'immaginario di una gioventù priva di guida.

    Partecipando alla festa ho avuto occasione di notare che la maggior parte dei partecipanti (in particolare al concerto del grande Antonello) apparteneva alle classi generazionali esterne, ovvero da 16 a 27 anni circa ed oltre i 45. Era quasi del tutto mancante la classe intermedia con età centrale intorno ai 35 anni.

    Che fine avrà fatto e perché?

    Ho provato a darmi una risposta. Sono arrivato alla conclusione che la classe mancante è quella più delusa, che ha perso interesse verso una vita sociale che non fosse limitata ai soliti quattro amici che si frequentano una volta a settimana, e, spesso apatiche domeniche di assoluto e noioso riposo. Il resto, tutto lavoro e la solita corsa alla ricerca di una posizione sociale di rango più elevato calpestando un po' tutto, famiglia compresa!

    Proseguendo nell'analisi, credo di poter giustificare questa "caduta d'interessi" con i risultati di un periodo di oscuramento causato dall'ineguatezza di un Governo e di un sistema ove la fasulla contrapposizione politica e le forti deviazioni, hanno dominato per venti anni lo scenario sociale italiano. Ciò ha causato una forte demotivazione stimolata dalla perdita di fiducia verso le Istituzioni e, di conseguenza, abbandono, isolamento ed una incomunicabilità diffusa ove ognuno ha cercato di limitare propri spazi al difendibile esaltando così un collettivo improntato all'egoismo.

    In pratica, per dirla alla Durkheim, l'anomia dovuta all'assenza di una guida forte ed affidabile ha condotto all'alienazione forse più di un'intera generazione (per fortuna non sono aumentati i casi di suicidio!).

    Prima, negli anni 60-70, di certo non mancavano gli eroi da imitare!

    Le ultime generazioni, invece, sono veramente sorprendenti: quasi del tutto prive d'inibizioni sembrano non seguire lo schema imposto da un sistema che pone certi standard al disopra di tutto.

    Loro sentono la necessità di comunicare, sentono l'effetto dell'isolamento dei e dai loro genitori e lo vediamo dal frenetico uso dei cellulari (sotto alcuni aspetti è da benedire) che ha contribuito allo sviluppo di una fantastica rete interpersonale nascosta ma piuttosto estesa (altro che mania!).

    Insomma, la conquista del titolo di Campione d'Italia da parte dell'AS Roma ha evidenziato l'enorme importanza che hanno gli ideali nella felicità dei giovani; non distruggiamogleli!


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