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PREPARATI PER L'ESAME ORALE DI MATEMATICA APPLICATA

Questionario con relative risposte

 

Risposte al questionario

  1. Come si calcolano i limiti della forma                  

Risp. 15 - Quando si fa tendere x a infinito anche le potenze xh tendono a infinito, tanto più rapidamente quanto più grande è l'esponente h, pertanto per eliminare l'indeterminazione conviene raccogliere in evidenza, sia a numeratore che a denominatore, la potenza di grado massimo:

Si possono presentare 3 casi, a seconda che   n < m,   n = m,   n > m.  
Se n < m il numeratore cresce a infinito meno rapidamente del denominatore (ha un ordine di infinito minore), per cui non fa a tempo a divenire infinito che  è già diventato infinito prima di lui il denominatore; perciò si avrà, alla fine, come risultato del limite un numero fratto infinito, quindi 0 = a0 /.
Se n > m il numeratore cresce a infinito più rapidamente del denominatore (ha un ordine di infinito maggiore), per cui diventa infinito prima di lui; perciò si avrà, alla fine, infinito fratto un numero, quindi ∞ = / b0 .
Se n = m, l'indeterminazione ∞/∞ si toglie semplificando le potenze di grado massimo messe in evidenza e, visto che le scritture del tipo an / xn tendono a zero per x che tende a infinito, alla fine rimane come risultato a0 /b0, cioè il rapporto dei coefficienti di grado massimo.

Esempi:

1)    poiché il numeratore ha un ordine di infinito minore del denominatore, l'infinito resta giù a denominatore, quindi alla fine si avrà un numero su  infinito, cioè 0 = 2 / -∞ 

2)         poiché il numeratore ha un ordine di infinito maggiore del denominatore, l'infinito resta su a numeratore, quindi alla fine si avrà  infinito su un numero, cioè +∞ /-5 = -∞ 

3)         poiché il numeratore ha lo stesso ordine di infinito del denominatore, il limite esiste finito ed è uguale al rapporto dei coefficienti di grado massimo  -7/6