Le celle della Risiera di San Sabba
Il pian terreno dell' edificio
"F" nel cortile interno era adibito a prigione. I nazisti avevano
costruito 17 celle; in ognuna venivano rinchiusi sino a 6 prigionieri; lo spazio
era molto ristretto già per due persone.
In tali angusti locali, partigiani, politici, ebrei, aspettavano per giorni,
talvolta per settimane, il compiersi del loro drammatico destino. Nelle prime
due celle venivano torturati i
prigionieri e spogliati di ogni loro avere, qui sono stati rinvenuti
migliaia di documenti d'identità che venivano sequestrati non solo ai detenuti
ed ai deportati, ma anche ai lavoratori inviati al lavoro coatto (tutti questi
documenti, prelevati dalle truppe jugoslave, che per prime entrarono nella
Risiera, furono trasferiti a Lubiana, dove sono attualmente conservati presso
l'Archivio della Repubblica di Slovenia). Le porte e le pareti delle celle erano
ricoperte di graffiti
e scritte andate purtroppo perdute. Ne restano testimonianza i diari dello
studioso e collezionista Diego de Henriquez, che ne fece un'accurata trascrizione.