LA  QUARESIMA

 

 

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La quaresima, come tempo liturgico, si è andata formando in Oriente agli inizi del IV sec. mentre in Occidente comparve verso la fine del IV sec. Tuttavia, già intorno al 150 si andava affermando, all’interno delle comunità cristiane, una prassi penitenziale e di digiuno, favorita anche dalla dura disciplina penitenziale dei pubblici peccatori. Alla fine del IV sec. la forma quaresimale dei quaranta giorni si era già consolidata.

 

Ma qual è il senso della quaresima?  Perché quaranta giorni?

 

Per capirne il senso sfogliamo la Bibbia:

 

-         40 furono i giorni e le notti del diluvio, il cui significato era quello di purificare la terra dal Male.

 

-         40 furono gli anni in cui Israele vagabondò nel deserto. Fu un cammino di crescita spirituale, durante il quale, lontano dalle comodità della vita, aveva fatto esperienza di Dio imparando a fidarsi di Lui.

 

-         40 furono i giorni e le notti che Mosè passò sul monte Oreb. Durante questo tempo Dio parlò a Mosè, ma prima dovette salire sul monte, cioè staccarsi dalle cose, dalla quotidianità per incontrarsi con Dio.

 

-         40 giorni durò il viaggio di Elia al monte Oreb, dove Dio fece Alleanza con il suo popolo. Fu un viaggio alle origini della spiritualità dei padri. Un ritornare alle fonti della propria fede.

 

-         40 giorni fu il tempo che Dio fissò a Ninive perché si convertisse dalla sua vita dissipata e ritornasse al Signore.

 

Quali sono, dunque, le conclusioni?

 

La quaresima è un tempo di ritorno alle origini della nostra fede attraverso la Parola di Dio, la Preghiera e atti di carità.

 

È un tempo di esperienza di Dio nel deserto, cioè nell’ambito dei nostri impegni quotidiani dobbiamo ritagliare degli spazi per Dio. Perché Dio parla, ma la sua voce si ode solo nel silenzio.

 

È un tempo di conversione, cioè un tempo in cui dobbiamo fare un po’ il punto della nostra situazione esistenziale e riorientare la nostra vita a Dio in modo più deciso.

 

Tutto ciò è Quaresima.