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Russia


La Russia esce dal Trattato sulle Forze Convenzionali in Europa. Il presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto che sospende la partecipazione del suo Paese al Patto. Mosca passa dunque dalle parole ai fatti, dopo avere già annunciato una moratoria alla fine di aprile e avere mostrato il pugno di ferro con un test missilistico condotto a maggio.

Una decisione, quella di Putin, maturata in un clima che evoca i tempi della Guerra Fredda. Pesanti le accuse che il presidente russo aveva rivolto ai Paesi occidentali, rei, a sua detta, di non avere ratificato una versione emendata del Patto firmata nel 1999. Ma la svolta è frutto, soprattutto, dello scontro in atto sul progetto di scudo spaziale americano sul territorio europeo. Piano che prevede l'utilizzo di basi in Repubblica Ceca e Polonia.

Il Trattato sulle armi convenzionali venne firmato nel 1990 a Parigi dai Paesi Nato e dall'allora Patto di Varsavia, con lo scopo di ridurre carri armati, artiglieria, mezzi blindati, aerei da combattimento ed elicotteri di attacco.

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