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Giappone


Shinzo Abe non cambia idea. Non ha intenzione di dimettersi, si limiterà a un rimpasto e porterà avanti il suo programma. Nonostante la disfatta alle elezioni di domenica per il rinnovo di metà del Senato il premier giapponese non vuole farsi da parte nè modificare la sua politica. Stamane, in una conferenza stampa, Abe, pur ammettendo la sconfitta, ha confermato che intende restare al suo posto per cambiare il paese e realizzare le riforme.

Nelle elezioni di domenica il partito liberaldemocratico del premier, che domina la scena politica giapponese dal dopoguerra, ha perso la maggioranza al Senato. Ha 83 seggi su un totale di 242 mentre il Partito democratico, la maggiore forza di opposizione, ne ha 109.

Il Senato non ha poteri sulle questioni di fiducia e di bilancio, quindi Abe non è istituzionalmente tenuto a dimettersi. "Il governo paga lo scandalo delle pensioni" afferma questo cittadino di Tokyo. Il riferimento è alla contrastata riforma previdenziale che ha scontentato tutti. Ma molto hanno influito anche gli scandali che hanno coinvolto alcuni ministri.

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