Home> scacchi viventi 10 ottobre 2010

Ancora un successo per la partita di scacchi in costume, svoltasi alla Terrazza Mascagni domenica 10 ottobre; la manifestazione, organizzata dall’Associazione culturale “La Livornina” con la collaborazione tecnica del circolo Livorno Scacchi, ha coinvolto un gran numero di spettatori, in parte appassionati del gioco degli scacchi ed in parte semplici curiosi attirati inizialmente dalla spettacolarità dei costumi messi in campo. Gli scacchi non sono di solito considerati spettacolari, anche se nessuno nega che siano uno dei giochi piu' intelligenti ed interessanti, ma la partita di scacchi in costume va annoverata tra le manifestazioni "piu' da vedere" che si conoscano, perché il connubio tra un gioco sicuramente serio ed impegnativo, ma che mantiene pur sempre un’attrattiva non comune ad altri giochi, e la maestosità e l’eleganza dei costumi sfarzosi messi in campo dalla Livornina, ha da sempre appassionato e coinvolto il pubblico, il quale ha partecipato in modo attivo allo svolgimento della partita; la cattura di un pezzo e la conseguente uscita dalla scacchiera del relativo figurante venivano infatti sottolineati dagli applausi del pubblico, che dimostrava così la sua partecipazione. Il match è durato per un’ora, con gli spettatori che seguivano l’andamento della partita con una tale attenzione che alla fine si mostravano dispiaciuti che fosse finita. Bisogna dunque ammettere che il gioco degli scacchi accende la fantasia anche delle persone che non lo conoscono: ha una magia che affascina la gente e la seduce Tutti conoscono la famosa partita di scacchi in costume di Marostica; la partita che si gioca è ripresa di volta in volta dalle più famose partite del passato e del presente giocate da grandi campioni; senza misconoscere la tradizione e la spettacolarità di questa manifestazione, la partita svolta alla Terrazza Mascagni ha avuto sicuramente qualcosa in più: la diretta, nel senso che la partita rappresentata sulla scacchiera vivente, è stata giocata in contemporanea da due maestri del circolo scacchi di Livorno; questo fatto ha sicuramente aumentato la suspence, perché nessuno sapeva quale delle due squadre avrebbe vinto la partita, ma ha aumentato l’impegno sia dei giocatori, ma soprattutto dei figuranti, che si sono dovuti muovere sulla scacchiera dietro le estemporanee indicazioni del conduttore del gioco e dei mossieri.

Carlo Falciani