La scelta delle vernici è relativa alla parte conclusiva e di finitura dello
strumento, e su una chitarra elettrica ha più un’influenza sull’estetica che
sul suono. La scelta è circoscritta principalmente su quattro tipi di finitura, e
cioè quello ad acqua, alla nitro, alla poliuretanica e alla gommalacca. L’ultima per lo più è utilizzata su strumenti acustici perché non
“toglie” suono allo strumento, proprio l’esatto opposto delle finiture
poliuretaniche. Inoltre la gommalacca è naturale, si compra in scaglie da
sciogliere nell’alcool è viene applicata a tampone ed eventualmente può
essere ritoccata nel tempo senza difficoltà. La poliuretanica ha il vantaggio di vetrificare lo strumento ed essere
molto resistente agli urti, lo svantaggio di non far suonare il legno, come
spiegato in altre sezioni è circoscritto nel caso di uno strumento
elettrico. Le vernici a base d’acqua stanno prendendo piede ultimamente, sia
perché non inquinano l’aria come le altre sia perché la finitura è
sufficientemente solida ed esteticamente bella. Il problema di questa
finitura, oltre al costo elevato rispetto alle altre è che è ottima se il
prodotto è apposito per liuteria, come per esempio quelle della Color Tone
che si possono trovare da StewMac in America o le Behlen inglesi, tutte
ovviamente in forma liquida e applicabili a spruzzo (con un aerografo) o a
pennello. Infine le più comuni e utilizzate sia da Fender che da Gibson, e cioè
le nitro.
Esse si trovano sia nei negozi citati prima e sono di ottima qualità, ma
anche di altre marche recuperabili in quasi ogni colorificio. La Color Tone le produce
anche in bomboletta, con l’unico guaio che non possono essere spedite in
Europa in nessuna loro forma per la loro altissima infiammabilità.
Questa finitura è molto sottile e anche un po’ fragile, ma dopo la
gommalacca è a mio parere, e a quanto pare anche a quello di costruttori
imponenti, la migliore.
Personalmente ho optato per questo tipo di finitura, utilizzando i prodotti
del marchio italiano Veleca, con ottimi risultati. Molti usano anche la Sayerlack e si trovano
bene.
Inoltre un’ulteriore comodità di questo tipo di finitura è che per tingere
la vernice trasparente e creare quegli spettacolari effetti sfumati
(Sunburst) è sufficiente usare le tinte per legno solubili in nitro, così
comuni anche qua in Italia. Difatti per restare sulla stessa linea di
prodotti ho scelto come tingenti quelli della linea Tingilegno della Veleca.