Senz'altro la scelta delle essenze da utilizzare per la costruzione del
proprio strumento musicale è fondamentale.
I grandi marchi nella costruzione delle chitarre elettriche, quali
Gibson, Fender, Ibanez, PRS, Carvin...., selezionano un numero finito di
essenze che nel tempo si sono dimostrate molto valide per questo tipo di
applicazione.
Ciò non significa che un tipo di legno non usato da loro non vada bene
per questo impiego, anzi veramente tante persone sperimentano, nel loro
piccolo, con ottimi risultati altre essenze.
Tra i legni più comuni per la costruzione di strumenti elettrici,
partendo dal manico (neck) dello strumento, sono senza dubbio l'acero
(europeo e americano, figurato o meno) e il mogano (nelle sue diverse
specie).
Per quanto riguarda la tastiera, essa può essere di acero
(talvolta ricavato dal legno del manico), palissandro, ebano (essenza
molto pregiata), mogano, pau ferro e altri.
La scelta dei legni da utilizzare non è puramente casuale, perchè essi
conferiscono al suono dello strumento particolari sfumature timbriche.
Per esempio l'acero, il palissandro, l'ebano, frassino (cioè i legni più
"duri") esaltano i suoni brillanti, attenuando quelli caldi.
Al contrario legni come il mogano donano un suono intenso, armonioso e
perciò meno brillante.
Quindi a seconda delle preferenze musicali (genere) e sogettive riguardo
al suono dello strumento si possono combinare queste essenze nei modi
che più si preferisce. Si possono comunque, come accennato prima,
sperimentare nuove combinazioni di legni ottenendo dei buoni risultati.
Io personalemente nella scelta dei legni per la mia chitarra ho voluto
fare un compromeso tra billantezza e melodiosità dello strumento.
Infatti ho accostato il mogano sapelli del body all'acero eurpeo del
manico e al palissandro indiano della tastiera.
Inoltre anche l'occhio vuole la sua parte, per ciò le figuazioni
stupende dell'acero quilted, flamed, birds eye e spalted sono senz'altro
accattivanti, soprattutto da un puro impatto visivo.
Soprattutto per quanto riguarda il manico il tipo di taglio del legno
assume una notevole importanza.
Principalmente da una pianta si ricavano tagli tangenziali e di quarto.
I primi, come dice la parola , sono ricavati tagliando la pianta per
tangenti del tronco. Questo taglio non è il più pregiato in quanto il
legno non è stabile come nel caso del taglio di quarto. In questo taglio
infatti la pianta viene fatta a "spicchi", il che comporta uno spreco
maggiore di legno (da qui anche un prezzo molto superiore), però ciò è a
vantaggio della stabilità, in quanto ogni "spicchio" presenta le fibre
del legno parallele, recando una notevole stabilità sia nella
stagionatura del legno, che nel suo utilizzo.
Comunque ricavare un manico da un taglio tangenziale non è vietato,
anzi, ta le chitarre più "economiche" anche di marca sono pochi i manici
ricavati da un taglio di quarto.
Anch'io personalmente il manico della mia chitarra l'ho ricavato da un
pezzo tagliato tangenzialmente con ottimi risultati.
Tra le altre cose i legni "disegnati", come per esempio le varie qualità
di acero figurate, per risaltare il disegno della fibra sono spesso
ricavati da tagli tangenziali, donando al pezzo una bellezza
eccezionale.
Sotto vengono riportate delle immagini rappresentanti le principali
essenze utilizzate in liuteria per manici e tastiere:
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Acero
occhiolinato (Birds eye maple) |
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Mogano Honduras |
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Acero fiammato (Flamed maple) |
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Acero americano liscio (Hard maple) |
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Ebano macassar (Ebony) |
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Palissandro indiano |