Il truss rod è propriamente quella barra di trazione che serve per contrapporre una forza opposta a quella che le corde tese applicano sul manico, tendendo a piegarlo, curvarlo. Come immagino capiate da soli è fondamentale che il manico sia e rimanga il più dritto possibile, perciò per aiutare il legno del manico bisogna inserire per la lunghezza del medesimo questa barra.
Il truss rod può essere fisso, e cioè una semplice asta di ferro, a singola azione, il quale può regolare e controbilanciare solo la forza delle corde e infine a doppia azione, che come dice la parola permette di regolare entrambe le curvature che il manico potrebbe assumere.
Gli ultimi due sono regolabili, in quanto tramite un dato di regolazione, posto o sulla paletta o al fondo del manico, si imbarca l'asta in una o in tutte e due le posizioni a seconda che sia a singola o a doppia azione.
Io ho comprato un truss rod a doppia azione con regolazione alla paletta, molto più comodo rispetto a quelli di tipo a fondo manico, perché non necessità lo smontaggio ripetuto del medesimo quando a chitarra montata e finita va fatta la sua regolazione.
Per questo motivo lo scasso per il truss rod è subito sotto tastiera, che andrà per forza di cose incollata. Con l'altro tipo di truss rod lo scasso va fatto sul retro del manico e non è secondo me il più semplice dei due, perchè va fatto non dritto ma curvato.
Nel mio caso, prese le misure del truss rod è bastato fare uno scasso dritto lungo la mezzeria del manico profondo circa 10mm e largo circa 6mm. Il posizionamento del truss rod è sotto il primo tasto, difatti il nottolino di regolazione alla paletta l'ho fatto coincidere con il nut (capotasto).
Per fare lo scasso ho utilizzato una fresa da 6mm e la fresatrice manuale (una economica da 30€) l'ho fatta scorrere sul manico con l'ausilio di una guida di alluminio dritta morsata al tavolo di lavoro, perché a mano libera è praticamente impossibile.
Se non si dispone della fresa (un consiglio spassionato è quello di procurarsela) bisogna fare tutto a mano tramite delle sgorbie, ma il risultato non è lo stesso.
Una volta fatto lo scasso il passaggio successivo è quello di provare fisicamente che il truss rod entri comodo (non a martellate), ma neanche largo, nel suo scasso.
A questo punto nel mio caso io ho rifinito l'accesso al nottolino con le sgorbie in modo che la brugola riesca a ruotare il truss rod e verificare che il medesimo entri in azione, si pieghi sia da una che dall'altra parte (nel caso di uno a doppia azione).
Una volta fatto ciò io ho applicato dello scotch da muro (quello di carta) sul listello fisso del truss rod, controllando che esso non blocchi il tirante, questo per assicurarsi che nell'incollaggio della tastiera la colla non blocchi il truss rod.
Infine ho ricreato con un pezzo di avanzo di acero un tappo. Come si nota dalla foto del truss rod il nottolino di regolazione è più "sottile" rispetto all'altezza del truss rod (che è di circa 9,5 mm nel mio caso). Perciò per sicurezza io ho creato un tappo d'acero che rimanga a filo con la parte superiore dell'acero (dove appoggia la tastiera). L'ho incollato sui lati con la epossidica (Titebond) e da ora in poi il mio truss rod è bloccato nel manico.
Perciò si può dire che il prossimo passo è proprio quello di incollare la tastiera.
Mi raccomando, questa è una delle parti più delicate e importanti della costruzione dello strumento.
Se non riuscite a comprendere qualcosa di quanto detto andate nella sezione contatti e chiedetemi pure spiegazioni via mail.
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