L’inserimento dei dot, cioè quegli intarsi che servono per segnare i tasti, non è di per se fondamentale, in quanto lo strumento suona bene anche senza. Però un manico senza dot o inlays sembra vuoto.
La scelta sul materiale dei dot è molto soggettiva, anche se è circoscritta tra madre perla (mother of pearl), abalone (il mio preferito) e perloid (madre perla sintetica).
Io ho scelto l’abalone per le sue stupende sfumature, anche se su un legno scuro come il palissandro la madre perla sarebbe risaltata molto di più.
Inoltre su quasi tutti i manici (nella parte superiore) in commercio sono presenti, in corrispondenza dei dot sulla tastiera, dei segnatasti di forma tonda. Questi si chiamano side dot e possono essere di colore bianco o nero, costituiti da un materiale che si lucida con la carteggiatura.
Partendo dai dot, essi possono assumere le forme più svariate, dai classici pallini (tra le altre cose quelli che ho usato io), ai triangoli, ai rombi, alle forme floreali (come per esempio la chitarra di Steve Vai) e altro ancora.
I più semplici da usare sono senz’altro quelli tondi, in quanto basta fase dei semplici fori con un trapano (possibilmente a colonna) per ottenere le loro sedi. Per posizionarli correttamente basta segnare la linea di mezzeria sulla tastiera (è più comodo farlo quando è ancora il forma rettangolare, quindi prima della rifilatura e se vogliamo anche dell’incollaggio al manico), poi in ogni tasto dove andrà posizionato il dot basta segnare la meta della linea di mezzeria, ed ecco che in quel punto dovrà cadere il centro della punta da trapano per fare la sede.
Altri utilizzano un metodo differente, in quanto segnano la linea di mezzeria, poi in ogni tasto in qui va fatta la sede “tirano” due linee, una a partire dall’angolo sinistro del primo tasto ad arrivare al destro del tasto successivo, e l’altra all’inverso, e cioè dall’angolo destro del primo al sinistro del successivo. Viene così creata nei tasti interessati una X, il cui centro è il centro del tasto.
Io avendo scelto una tastiera a 24 tasti mi sono servito di 12 dot, usati nei tasti:3°, 5°, 7°, 9°, 12° (due in questo), 15°, 17°, 19°, 21° e due nel 24°. Per posizionare i due dot nei tasti 12 e 24 ho solamente “diviso” a metà i tasti interessati in 4 parti equivalenti, in lunghezza, e poi ho calcolato la solita metà in altezza per posizionare successivamente la punta al centro.
Una volta segnato tutto si può procedere a forare il legno facendo attenzione di scendere in modo che i dot stiano a filo con la tastiera (con un trapano a colonna basta impostare il blocco in discesa della punta dopo aver fatto prove su pezzi di altro legno).
Un volta fatte le sedi è l’ora di “incastonare” i dot. Un consiglio: non provate a inserirli senza mettere un filo di colla, per vedere se vanno a filo, perché se il foro è giusto (ed è così che deve essere) non li tirate più fuori. Per vedere se la profondità è sufficiente usate il calibro.
Una volta detto ciò basta mettere un filo di colla nelle sedi è incastrare i dot. Se qualcheduno sporge leggermente fuori non ci sono problemi in quanto o con una limetta o con la cartavetra si porta a misura, il problema è quando sono sprofondati, in questo caso non c’è proprio niente da fare.
Completata questa fase io ho poi inserito i tasti, e avendo già incollato il manico, mi sono poi “dilettato” a dare la forma del retro del manico. Una volta fatto ciò e anche fatti i fori delle meccaniche ho fatto che inserire i side dot sulla parte laterale superiore del mio manico, si a questo punto lo potevo già chiamare manico!!!
Per quanto riguarda i side dot ho effettuato le
misure col calibro riguardanti il centro di ogni tasto dove bisogna fare
la sede per il segnatasti. I fori li ho poi fatti cadere al centro tra
il palissandro e l’acero. Siccome il manico è già stondato è la punta
del foro è piccola (1,5-
Una volta fatti tutti i fori necessari basta prendere il side dot, la colla è intingendone solo la punta inserire il segnatasti nel legno, poi tagliare con una tronchese il materiale avanzante e batterlo leggermente dentro. Dopo aver fatto così per tutti con della cartavetra o con una limetta,senza rovinare il legno, si portano a filo.
Copyright "Progetto liuteria" 2010 |