Proseguiamo a Cavalese salendo alla nostra sx e poi per Daiano e Passo Lavazé. 
 
 
         
Foto 8                                                                                       Foto 9 
 
A Novale abbiamo 2 possibilita': la prima segue sempre su asfalto scendendo a Rionero; da qui a dx per Bolzano e poi ancora a dx per Karersee (lago di Carezza) in una sequenza di splendidi tornanti. 
L'altra possibilita' e su sterrato. Dalla mappa si vede bene la strada che io ho percorso solo in parte perche' poi interrotta per lavori. In pratica si sale alla zona sciistica per poi andare direttamente a Carezza. Si puo' fare anche con moto da strada e ne vale la pena se proprio non amate le pieghe a tutti i costi...! Per prendere questa deviazione si deve salire a destra su asfalto 200 metri dopo il curvone con il supermarket, seguendo una serie di indicazioni per alberghi e piste. La stradina e' stretta e asfaltata; poi si allarga e diventa bianca dopo aver scollinato. 
 
         
Foto 10                                                                         Foto 11 
Al passo sulla destra non ci si puo' andare in moto....un vero peccato  !! 
 
D'obbligo fermarsi al parcheggio sulla sinistra del lago di Carezza e far due passi dopo tante ore in sella. 
Se volete camminare ancora, potete inoltrarvi lungo il sentiero immerso nella foresta di abeti che conduce al Mitterlager e poi al labirinto, un intrico formato da enormi massi staccatisi dalla montagna. Si riesce a procedere solo seguendo i segnavia. Se amate i libri gialli probabilmente avrete letto di questi luoghi in un romanzo di Agatha Christie. 
In zona troverete piante alte anche 50 metri e il cui legno detto "di risonanza" e' utilizzato per la costruzione di strumenti musicali. 
 
 
 
Lago di Carezza (1500 m)  con le pareti a canna d'organo del  Latemar ( 2845 metri ) 
 
Se potete fermarvi a veder il tramonto, queste vette assumeranno una colorazione rosata, tipica della dolomia, la roccia che compone le Dolomiti, un tempo completamente sommerse da ghiacciai. 
 
Non resta che proseguire al P.sso Costalunga, lascinado alla nostra sinistra la deviazione per p.sso Nigra, splendida strada che corre proprio sotto il maestoso Catinaccio. Ci viene allora in mente la leggenda del re Laurino, sovrano che viveva immerso in un giardino di rose (rosengarten, il secondo nome del Catinaccio) a causa delle quali fu attaccato e sconfitto da un esercito nemico. Fu così che scaglio' la sua maledizione contro le rose, ordinando che si trasformassero in scura pietra sia di giorno sia di notte. Non menziono' pero' il tramonto, momento in cui il giardino ritorna a splendere di rosa, tipica colorazione delle Dolomiti. 
 
In alternativa si puo' tornare proprio da passo Nigra, Tires e giu' a Bolzano.  
 
Noi proseguiamo scollinando ai 1741 metri del passo Costalunga scendendo poi a Vigo di Fassa (OCCHIO ai Carabinieri, sempre ben appostati...). 
 
 
foto 12 
 
 
 
 
foto 13 
 
 
Ora si ritorna a dx verso Moena, Predazzo/Cavalese e seguendo sempre la veloce statale giu' a Ora, sull'Adige. 
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