Area Marina Protetta sez. Linosa

(G.U. della Repubblica Italiana n. 14 del 18 gennaio 2003)

Le aree marine protette generalmente sono suddivise al loro interno in diverse tipologie di zone denominate A, B e C.
L'intento è quello di assicurare la massima protezione agli ambiti di maggior valore ambientale, che ricadono nelle zone di riserva integrale (zona A), applicando in modo rigoroso i vincoli stabiliti dalla legge. Con le zone B e C si vuole assicurare una gradualità di protezione attuando, attraverso i Decreti Istitutivi, delle eccezioni (deroghe) a tali vincoli al fine di coniugare la conservazione dei valori ambientali con la fruizione ed uso sostenibile dell'ambiente marino. Le tre tipologie di zone sono delimitate da coordinate geografiche e riportate nella cartografia allegata al Decreto Istitutivo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.


Zona A, di riserva integrale, interdetta a tutte le attività che possano arrecare danno o disturbo all'ambiente marino. La zona A è il vero cuore della riserva. In tale zona, individuata in ambiti ridotti, sono consentite in genere unicamente le attività di ricerca scientifica e le attività di servizio.

Zona B, di riserva generale, dove sono consentite, spesso regolamentate e autorizzate dall'organismo di gestione, una serie di attività che, pur concedendo una fruizione ed uso sostenibile dell'ambiente influiscono con il minor impatto possibile. Anche le zone B di solito non sono molto estese.

Zona C, di riserva parziale, che rappresenta la fascia tampone tra le zone di maggior valore naturalistico e i settori esterni all'area marina protetta, dove sono consentite e regolamentate dall'organismo di gestione, oltre a quanto già consentito nelle altre zone, le attività di fruizione ed uso sostenibile del mare di modesto impatto ambientale. La maggior estensione dell'area marina protetta in genere ricade in zona C.


 


Con riferimento alla cartografia riportata (in alto a destra) ed allegata al decreto ministeriale del 21.10.2002, del quale costituisce parte integrante, l'area marina protetta “Isole Pelagie” interessa l’area marina antistante la costa compresa nel Comune di Lampedusa e Linosa, come delimitata dai seguenti punti:

 

 Nel tratto di mare circostante l’Isola di Linosa:

  Latitudine Longitudine  
N1) 35° 51’ 39’’ N 012° 51’ 15’’ E (in costa)
N) 35° 51’ 39’’ N 012° 50’ 34’’ E  
P) 35° 53’ 00’’ N 012° 51’ 13’’ E  
Q) 35° 53’ 00’’ N 012° 53’ 00’’ E  
S) 35° 51’ 03’’ N 012° 53’ 44’’ E  
S1) 35° 51’ 09’’ N 012° 52’ 56’’ E (in costa)

Vincoli

La legge 394/91 articolo 19 individua le attività vietate nelle aree protette marine, quelle cioè che possono compromettere la tutela delle caratteristiche dell'ambiente oggetto della protezione e delle finalità istitutive dell'area.
I Decreti Istitutivi delle aree marine protette, considerando la natura e le attività socio - economiche dei luoghi, possono però prevedere alcune eccezioni (deroghe) ai divieti stabiliti dalla L. 394/91 oltre a dettagliare in modo più esaustivo i vincoli. A tal proposito si rimanda ad ogni singolo Decreto Istitutivo o eventuale successivo decreto di modifica e, laddove presente, al regolamento, per ognuna delle 16 aree marine protette.

In generale la legge 394/91 vieta nelle aree marine protette
la cattura, la raccolta e il danneggiamento delle specie animali e vegetali nonché l'asportazione di minerali e di reperti archeologici;
l'alterazione dell'ambiente geofisico e delle caratteristiche chimiche e idrobiologiche delle acque;

lo svolgimento di attività pubblicitarie;

l'introduzione di armi, di esplosivi e ogni altro mezzo distruttivo e di cattura;
la navigazione a motore;
ogni forma di discarica di rifiuti solidi e liquidi.
 

ZONA A

 il tratto di mare a nord dell’isola antistante gli scogli di Tramontana, delimitato dalla congiungente i seguenti punti:

  Latitudine Longitudine  
T) 35° 52’ 52’’ N 012° 51’ 21’’ E  
U) 35° 52’ 38’’ N 012° 51’ 46’’ E  
V) 35° 52’ 27’’ N 012° 51’ 20’’ E

ZONA B

 il tratto di mare antistante la costa settentrionale dell’isola, compreso tra Punta Balata Piatta e Punta Beppe Tuccio, delimitato dalla congiungente i seguenti punti:

  Latitudine Longitudine  
O1) 35° 52’ 09’’ N 012° 51’ 01’’ E (in costa)
O) 35° 52’ 09’’ N 012° 50’ 48’’ E  
P) 35° 53’ 00’’ N 012° 51’ 13’’ E  
R) 35° 52’ 17’’ N 012° 53’ 16’’ E  
R1) 35° 52’ 17’’ N 012° 52’ 54’’ E (in costa)

ZONA C

La zona C di riserva parziale comprende il residuo tratto di mare all'interno del perimetro dell'area marina protetta già indicato.

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