Incontro organizzato da:
Limes Club Roma e Limes 
in Palazzo Marini - Via del Pozzetto 158 - Roma
il 4 marzo 2002 - ore 16.30

Sono intervenuti:

Fausto Bertinotti - segretario del PRC

Rocco Buttiglione - Ministro delle Politiche Comunitarie

Lucio Caracciolo - direttore di Limes

Pier Ferdinando Casini  - Presidente della Camera dei Deputati

Piero Fassino - segretario dei Ds

Marco Follini - presidente del CCD

Ilvo Diamanti - sociologo

Enrico Letta - esponente della Margherita

 


 

RELAZIONE
Lanci Agenzie

(in ordine temporale)

 

+++CASINI, SU EUROPA NO A BRUSCHE FRENATE+++ IN NOME DI IMMAGINARIE IDENTITA'SENZA PASSATO E SENZA FUTURO (ANSA) - ROMA, 4 MAR -  "Non c"e spazio oggi per le brusche frenate in nome di immaginarie identità senza passato e senza futuro". Lo ha detto il presidente della Camera Pierferdinando Casini alla presentazione del numero di Limes sull'Europa.

Secondo Casini "l'opinione pubblica italiana è complessivamente ancorata ad una prospettiva filoeuropea: è un sentimento molto diffuso che deve essere raccolto e interpretato dalle nostre istituzioni e da tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento, al di là delle legittime differenze".

(ANSA).

 

CAP/STA

04-MAR-02 17:34

 

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CASINI, ITALIA SENZA EUROPA RESTA INDIETRO NOSTRI CONCITTADINI, CONVINTAMENTE EUROPEISTI (ANSA) - ROMA, 4 MAR - "L'Europa resta il treno più efficace cui agganciare il nostro paese per portare a compimento la permanente transizione italiana". Lo ha detto il presidente della Camera Pierferdinando Casini secondo cui questo motivo "deve spingere ad una grande unità di intenti della politica italiana" visto che "senza l'Europa l'Italia resta indietro, è meno forte, meno ricca, meno sicura".

Intervenendo alla presentazione dell'ultimo volume della rivista di geopolitica "Limes" dedicato all'Europa, Pierferdinando Casini ha sottolineato che il suo discorso "prescinde dalla polemica politica". Tuttavia, ha aggiunto, "noi non viviamo sulla luna e tutto si interseca".

"Gran parte del popolo italiano - ha detto - intravede nella moneta unica e nei recenti progressi dell'Unione, l'occasione per rendere autenticamente compiuto il processo di modernizzazione dell'Italia".

" I grandi sacrifici che il nostro popolo ha dovuto affrontare negli anni 90 - ha proseguito Casini - sono stati accettati nella consapevolezza che essi avrebbero reso più facile quel salto di qualità necessario per essere a pieno titolo protagonisti nel contesto europeo". Da qui la constatazione del presidente della Camera che l'Italia "oggi è un motore fondamentale per il cammino dell'Europa". "I nostri concittadini, convintamente europeisti, chiedono con forza alle istituzioni nazionali di essere all'altezza della sfida europea, di essere capaci di ricondurre la specificità italiana entro i grandi confini della nuova Europa".

(ANSA).

 

CAP/STA

04-MAR-02 17:44

 

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UE: CONVENZIONE; CASINI, MI RITROVO IN PIENO IN PAROLE PRODI CONVENZIONE RAPPRESENTA OPPORTUNITA' UNITA' PER POPOLI UE (ANSA) - ROMA, 4 MAR -  "Mi ritrovo in pieno nelle parole del presidente della Commissione Europea Romano Prodi: la Convenzione rappresenta l'opportunità per tutti i popoli europei, di rinnovare le ragioni profonde del loro stare insieme". Lo ha detto il presidente della Camera Pierferdinando Casini intervenendo alla presentazione dell'ultimo numero di "Limes" sull'Europa.

Secondo Casini, la nuova costituzione europea " dovrà dare risposte originali e convincenti  sul nuovo assetto istituzionale dell'Europa e definire finalmente una dottrina della sovranità limitata liberamente ed autenticamente condivisa". "Solo così l'Europa riuscirà a far convivere in modo credibile legalità e legittimità, stati nazionali e federazione europea, sovranità popolare ed equilibrio dei poteri. Dobbiamo insomma - ha concluso Casini - proporre ai cittadini un contratto sociale limpido e leggibile che consenta loro di mantenere salda e rafforzare l'adesione ideale ed emotiva all'Europa".

(ANSA).

 

CAP/STA

04-MAR-02 17:50 

 

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Ue. Casini: non c'è spazio per brusche frenate = "Oggi l'opinione pubblica italiana è filoeuropea"

(dire)- roma- "queste mie considerazioni prescindono dal dibattito politico, anche se è chiaro che non siamo sulla luna...". Pier ferdinando casini, nel suo intervento a palazzo marini durante la presentazione del numero di "limes" dedicato alla ue, naturalmente non cita mai nè la lega, nè il suo leader umberto bossi, nè il can can antieuropeo del congresso leghista, tuttavia il presidente della camera premette di condividere l'analisi del professor ilvo diamanti e, dunque, afferma che "c'è oggi un grande rinnovato entusiasmo intorno all'idea di europa".

Per casini c'è un'opinione pubblica italiana "filoeuropea", un sentimento che definisce "molto diffuso e trasversale", un sentimento che- sottolinea- "deve essere raccolto e interpretato dalle nostre istituzioni e da tutte le forze politiche rappresentate in parlamento". Insomma- a suo giudizio- "non c'è spazio per le brusche frenate in nome di immaginarie identità senza passato e senza futuro".

(Dan/ segue)

17:53 04-03-02

 

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UE: CASINI, "NON C'E' SPAZIO PER BRUSCHE FRENATE" = (AGI) - Roma, 4 mar. - Il presidente della Camera Pierferdinando Casini, intervenendo ad un convegno promosso dalla rivista "Limes" sul tema "l'opinione pubblica italiana e l'europa" ha condiviso la relazione introduttiva del prof. Diamante sull'euroconvinzione della stragrande maggioranza degli italiani sottolineando, con evidente riferimento alle attuali polemiche politiche, "che sono considerazioni che prescindono dal dibattito politico attuale, ma siccome non siamo sulla luna...". "L'opinione pubblica italiana - ha detto Casini -mi sembra oggi, complessivamente, al di là della rappresentazione dei media, saldamente ancorata ad una prospettiva filoeuropea.

E' un sentimento molto diffuso, trasversale alle diverse opinioni politiche degli italiani, che è riuscito a superare egregiamente le difficoltà dell'introduzione dell'Euro e dell'ormai prossimo allargamento verso i paesi dell'Est europeo.

Un sentimento che deve essere raccolto ed interpretato dalle nostre istituzioni, da tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento, al di là delle legittime differenze tipiche di un sistema politico come il nostro, fortemente pluralista e competitivo. Non c'è spazio, oggi, per le brusche frenate in nome di immaginarie identità senza passato e senza futuro. Gli italiani chiedono di partecipare al progetto di un Europa più forte, meno tecnocratica e più vicina ai popoli europei". (AGI) Baz/Gel  SEGUE

041836 MAR 02

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LEGA: FOLLINI, DISTINGUERE PAROLE DAI FATTI NESSUNA DECISIONE GOVERNO FUORI DA LINEA EUROPEISTA (ANSA) - ROMA, 4 MAR - "E' noto quanto io ho criticato alcune espressioni di Bossi che sono fuori dal sentimento politico della maggioranza, tuttavia è giusto separare le parole dai fatti". Così il presidente del Ccd, Marco Follini, nel suo intervento alla presentazione dell'ultimo numero di "Limes" dedicato all'Europa, torna sugli attacchi che Bossi ha rivolto all'Unione Europea.

"Quando il leader della Lega - racconta Follini - ha definito l'Europa una nuova Unione Sovietica ero a Bruxelles e queste parole erano tanto più surreali perchè lì c'erano i rappresentanti dei paesi dell'Est che si sono appena liberati dall'Urss, quella vera. Tuttavia - sottolinea Follini - bisogna tracciare la linea che separa le parole dai fatti: l'Italia ha posto la sua firma sul mandato d'arresto europeo e ha fatto tutto ciò che serviva per collaborare alla creazione dello spazio giuridico europeo. Allora - si chiede Follini - conta di più lo stato d'animo con cui il ministro Castelli firma l'intesa sui beni confiscati o il fatto che, alla fine, quella firma ci sia? So bene che le parole sono importanti, spesso sono pietre e, come sapete, su questo tema non lascio correre. Ma sull'altro piatto della bilancia ci sono i fatti che, credo, hanno un peso maggiore. Insomma - conclude Follini - non sono state prese da questo governo alcuna decisione all'infuori della linea politica europeista: non rimaniamo prigionieri di una bolla virtuale in cui Bossi avrebbe dichiarato guerra all'Europa perchè così non è". (ANSA).

 

CAP/TER

 

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Ue. Fassino a udc: voi europeisti, ma bossi, tremonti... = "La tradizione di de gasperi non è maggioritaria nella cdl" (dire)- roma- "caro buttiglione, io condivido il tuo approccio e auspico che tu queste stesse cose le dica anche ai tuoi colleghi di governo... Ma il tuo approccio non è quello di tremonti, non è quello di martino, per non parlare di bossi... Lì siamo al di là del bene e del male, delle cose che non stanno nè in cielo nè in terra. Cose che, tuttavia, non vengono censurate".

Nel suo intervento a palazzo marini, dove si discute dell'ultimo numero di "limes" dedicato all'opinione pubblica italiana e l'europa, piero fassino mette un cuneo nella cdl e traccia una differenza di impostazione tra il ccd-cdu e il resto del centrodestra. "Ma non a caso- osserva il segretario dei ds- è così. Buttiglione, così come casini e follini, vengono dalla tradizione di de gasperi e della dc, che però non è il punto di vista maggioritario del centrodestra".

Per il leader della quercia "le altre forze politiche della cdl non hanno una tradizione europeista. Non ce l'ha alleanza nazionale che parla di europa delle patrie, e forza italia non ha l'europa nel suo dna...". Del carroccio ha già parlato, ampiamente. Non che- precisa- il centrodestra sia collocato su posizioni antieuropee, perchè non è proprio possibile "ma la cdl sceglie il minimo di europa, quello di cui non se ne può fare a meno, sceglie un europeismo freddo e minimo". Un europeismo quasi di facciato venato da un pizzico di furbizia.

"Come la furbizia di oggi- osserva ancora fassino- quando il presidente del consiglio ha detto di avere una sorta di nostalgia per la lira. Una battutta allusiva, subliminale...".

(Dan/ segue)

18:50 04-03-02

 

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UE: UDC E ULIVO CONTRO BOSSI, STA SBAGLIANDO TUTTO = CASINI, NIENTE FRENATE - FASSINO, DESTRA FREDDA CON EUROPA

 

Roma, 4 mar. (Adnkronos) - Udc e Ulivo contro Umberto Bossi per le dure parole riservate dal leader leghista all'integrazione europea. "Non c'è spazio, oggi, per le brusche frenate in nome di immaginarie identità senza passato e senza futuro", dice, pur senza mai citare direttamente la Lega, il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini intervenuto alla presentazione del numero della rivista Limes dedicato all'Europa, insieme a Piero Fassino, Rocco Buttiglione, Marco Follini, Fausto Bertinotti ed Enrico Letta.

 

"L'opinione pubblica italiana mi sembra oggi complessivamente, saldamente ancorata ad una prospettiva filoeuropea. E' un sentimento molto diffuso, trasversale alle diverse opinioni politiche degli italiani, un sentimento che deve essere raccolto ed interpretato dalle nostre istituzioni e da tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento, al di là delle legittime differenze tipiche di un sistema politico come il nostro, fortemente pluralista. L'Europa resta il treno più efficace cui agganciare il nostro paese per portare finalmente a compimento la permanente transizione italiana", dice tra l'altro Casini che sottolinea di voler "prescindere dal dibattito politico attuale", ma che poi ammette: "tutto si interseca, non stiamo sulla luna", riferendosi proprio alle affermazioni rese da Bossi al congresso leghista.

 

"Bossì? Siamo al di là del bene e del male, siamo all'ignoranza della questione e dell'importanza dell'integrazione europea", dice il segretario dei Ds Piero Fassino nel suo intervento, sollecitando il presidente del Consiglio a spiegare in Parlamento quale sia il vero atteggiamento della Cdl sul processo di integrazione europea. "La destra italiana, ad eccezione dell'Udc, è fredda con l'Europa, e mentre in questa fase sarebbe necessario il massimo d'Europa, la Cdl propone un'Europa minima. Nella cultura del centrodestra, salvo che per quelle forze che provengono dalla cultura degasperiana, c'è poco spazio per l'europeismo, come dimostrano, oltre a Bossi, anche certi interventi dei ministri Tremonti e Martino". (segue)

(Fer/Gs/Adnkronos)

04-MAR-02 19:08

 

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UE: FOLLINI, DISTINGUERE PAROLE BOSSI DA FATTI GOVERNO = (AGI) - Roma, 4 mar. - C'è una "grande differenza" tra le parole pronunciate ieri dal leader della Lega Umberto Bossi e l'operato del governo in materia di Europa. Lo ha afferma il presidente del Ccd, Marco Follini, intervenendo ad una tavola rotonda organizzata dalla rivista di geopolitica Limes. "Mi riferisco per esempio - ha detto Follini - a tutta la polemica su Forcolandia, che però non ha poi impedito al Governo di firmare l'intesa sul mandato di cattura europeo. Le parole sono importanti - ha proseguito - a volte sono pesanti come pietre, ma anche i fatti lo sono: e i fatti mostrano un Governo europeista". "L'Italia - ha aggiunto l'esponente della maggioranza - non ha certo dichiarato guerra all'Europa per bocca di Umberto Bossi". (AGI)

Mgm/ SEGUE

041947 MAR 02

 

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Ue. Follini: anche per la cdl lo slogan sia "mas europa" =

 

(Dire)- roma- lo slogan deve essere come quello adottato dagli spagnoli. "Anche per la casa delle libertà deve essere: 'mas europa', più europa". Marco follini, intervenendo ad un dibattito sull'ultimo numero di "limes", prende nettamente le distanze da umberto bossi, ricordando che "la risalita del centrodestra dopo la sconfitta del '96 cresce anche grazie alla maggiore affinita' con le famiglie politiche europee".

Il presidente del ccd sottolinea di aver criticato certe posizioni, che costituiscono "le difficoltà di queste ore, per usare un eufemismo", che si collocano "fuori dai sentimenti politici della maggioranza di governo". E tuttavia- ammonisce- "bisogna distinguere tra le parole e i fatti: si è parlato per settimane di 'forcolandia' ma ricordo che l'italia ha firmato l'allargamento dello spazio giuridico europeo. Conta di più lo stato d'animo con cui castelli lo ha firmato o che questa firma ci sia? certo, le parole sono pietre, ma poi ci sono i fatti: e non c'è nessuna decisione del governo che non abbia il segno della politica europeista". Follini ripete: "dissento da bossi, sono posizioni in cui assolutamente non mi riconosco. Spero di non averlo fatto arrabbiare troppo...".

(Lav/ dire)

19:52 04-03-02

 

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