IL
MONDO DI |
Incontro
organizzato da:
Limes Club Roma, Limes, Cisci e IILA
in Palazzo Santa Croce - Piazza Benedetto Cairoli
3 - Roma
il 31 ottobre 2001 - ore 10.00
Sono intervenuti:
Fausto Bertinotti - segretario del PRC
Antonella Caruso - esperta dell'area islamica
Lucio Caracciolo - direttore di Limes
Giuliano Ferrara - direttore de "Il Foglio"
Marco Follini - presidente del CCD
Enrico Letta - esponente della Margherita
RELAZIONE
Lanci AdnKronos
AFGHANISTAN:
BILANCIO DI 'LIMES' DOPO 50 GIORNI DI GUERRA =
CON BERTINOTTI, LETTA, FOLLINI E FERRARA
Roma, 31 ott. - (Adnkronos) - Chi comanda oggi nel mondo? Chi ha l'autorita' di sanzionare le trasgressioni all'equilibrio internazionale? Giuliano Ferrara lancia l'interrogativo dal convegno organizzato dalla rivista 'Limes' a bilancio di cinquanta giorni di guerra contro l' Afghanistan. Un conflitto, constata il direttore de 'Il Foglio', che neanche dopo due mesi registra gia' ''una certa stanchezza''. Tramontata l'epoca della Realpolitik che, pur non essendo il migliore dei mondi possibili, una qualche soluzione al tema del potere l'aveva trovata nel bipolarismo, a giudizio di Ferrara non resta che una soluzione: ''la costruzione di una coalizione piu' larga possibile -spiega- e' senza alternative. In caso contrario, di fronte abbiamo la deriva della civilta' e la depressione internazionale''.
Fausto Bertinotti, segretario di Rifondazione, Enrico Letta, ex ministro dell'Industria e deputato della Margherita, Marco Follini, presidente del Ccd, hanno partecipato al dibattito coordinato dal direttore di 'Limes, Lucio Caracciolo. ''La geometria del potere e' in crisi e la crisi degli Stati dipende dalla globalizzazione'', spiega Bertinotti. Ma la sue considerazioni si estendono anche alla coalizione occidentale, ritenuta dal segretario del Prc ''inefficace perche' partigiana e quindi non in grado di risolvere i problemi''.
(segue)
(Gdd/Rs/Adnkronos)
31-OTT-01 15:04
AFGHANISTAN:
BILANCIO DI 'LIMES' DOPO 50 GIORNI DI GUERRA (2)=
ENRICO LETTA, UNIONE EUROPEA FACCIA MEA CULPA SULL'ALGERIA
(Adnkronos) - ''L'unica certezza di cui disponiamo per difendere le regole della convivenza e' una larga e forte coalizione internazionale'' afferma Marco Follini. Per il presidente del Ccd ritornano oggi le domande che non ci siamo fatti nel 1989. E cioe' ''quali conseguenze avrebbe avuto la caduta del muro sulla comunita' internazionale e sul mondo occidentale. La crisi ha significato un Atlantico piu' stretto ed un Occidente piu' unito, ma -si chiede Follini- quanta pazienza riusciremo ad avere? In questo caso sara' fondamentale avere il respiro lungo''.
Ad invocare il ''mea culpa dell' Unione Europea sulla questione dell'Algeria'' e' l'ex ministro dell'Industria, Enrico Letta. ''Quella vicenda e' stata la quintessenza della nostra ipocrisia -aggiunge-. Stavamo per rendere operativo un regime sul tipo di quello afghano''. Un atteggiamento da modificare al piu' presto, il nostro, perche', anticipa Letta, ''la presidenza spagnola dell'Ue provera' a rilanciare la vicenda euro-mediterranea con il vertice di Valencia. L'Europa crede in questo progetto? E quanto e' disposta ad investire? L' Italia -conclude- ha un interesse geopolitico fondamentale su questo fronte''.
Antonella Caruso, esperta del mondo islamico presso l'Istituto Studi Mediterranei, espone la considerazione di fondo in base alla quale ''il fondamentalismo non e' l'effetto di una sconfitta, ma il frutto di una relazione mal definita su cosa significa esercitare la leadership su queste comunita'''.
(Gdd/Rs/Adnkronos)
31-OTT-01 15:05
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