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La Storia del Palermo

La Storia

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Correva l ´anno 1897, quando il football arriva a Palermo grazie ai marinai dei mercantili inglesi di Sua Maestá il Re d'Inghilterra, che ingaggiano vere e proprie sfide con i portuali nello spiazzale fangoso del porto di Palermo. Giá un anno piú tardi, nell'Aprile del 1898, si ufficializza la nascita dell'Anglo Panormitan Foot Ball Club, con a capo il console Giuseppe Whitaker, nato a Palermo nel 1850. Nello stesso anno, il 1899, viene cambiata la denominazione sociale in Palermo Foot Ball and Cricket Club. Giá negli anni 1930 il Palermo conquista la sua prima serie A, dopo peró la prima radiazione della sua storia dai ranghi federali per motivi economici nel 1926 e dopo la rinascita del 1928 sotto la denominazione di Palermo Sport Club.

Dopo quattro anni nel massimo campionato, in cui si raggiunge il miglior piazzamento di tutti i tempi, il 7° posto, la squadra disputa onorevoli tornei nella cadetteria fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. Nel campionato 1939\1940 arriva la prima retrocessione sul campo della squadra in serie C e definitivamente nel 1940 la societá viene nuovamente radiata per problemi economici. Come detto, la rinascita del Palermo coincide con la fine della guerra e finalmente nel 1949 la squadra riabbraccia la serie A riuscendo a rimanerci per sei campionati consecutivi, record fino ad ora mai eguagliato.

Tra gli anni 1960 e 1970 il Palermo acquista dalla stampa la fama di "squadra ascensore": é proprio in quegli anni, difatti, che i RosaNero vagano continuamente fra la serie A e i cadetti, dove fra l'altro i Rosa detengono il record nazionale di presenze con 40 in tutto, seguiti da Vicenza e Monza con 38. Ma proprio agli inizi degli anni 1970, precisamente il 4 Maggio 1970, Renzo Barbera ricopre la massima carica della dirigenza della societá. Il Presidentissimo, soprannominato in Sicilia "l'ultimo dei Gattopardi" per l'ineguagliabile stile che lo contraddistingueva, riesce a riportare il Palermo in serie A per l'ultima volta nella sua storia, nel 1973, regalando fra l'altro le due finali di Coppa Italia perse ambedue nel 1974 contro il Bologna ai rigori, dove si distinse l'arbitro Bulgarelli, che per onestá nella direzione di gara non si fatica a paragonarlo al celeberrimo Moreno, e nel 1978 contro la Juventus.

Finita l'era Barbera, finisce il grande calcio a Palermo. Nella stagione '83-84, infatti, si incorre nella seconda retrocessione in serie C, ma é nel 1986 che accade la tragedia: il Palermo viene, per la terza volta, radiato dai ranghi federali per inadempienze finanziarie e solo nel campionato 1987-88, con la pomposa denominazione di Unione Sportiva Cittá di Palermo che possiede tuttora, gli viene concesso il privilegio di ripartire dalla C2 invece che dall'umiliante Eccellenza, privilegio, riservato per blasone, bacino d'utenza e importanza della tifoseria, fino ad ora solo alla Fiorentina nell'estate 2002 ed appunto ai RosaNero. Risalito immediatamente in C1, riesce a conquistare la serie B solo nel 1991-92, dove peraltro viene nuovamente retrocesso. É in questi anni che il deleterio duetto presidenziale Polizzi-Ferrara, ma poi in un secondo momento solo Ferrara, riesce a far toccare al Palermo i punti piú bassi della sua gloriosa storia, culminati nella prima ed unica retrocessione sul campo in serie C2, nel disgraziato campionato 1997-98, retrocessione fortunatamente cancellata con il ripescaggio grazie alla radiazione dell'Ischia. L'unica nota positiva di questo periodo rimane la conquista della Coppa Italia di serie C, vinta ai danni del Como nella stagione 1992-93. Per il resto pochi campionati stentati in B e molti in C1.

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