Progetto ambiente: Soleo e Vergari: scuola, cultura e territorio

Fiume Soleo

Percorso "Calvario" S.Spina

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Le escursioni nella zona pedemontana, valliva, del f.Soleo sono state interessanti, ricche di riflessioni. Il settore montano del fiume presenta una maggiore naturalità, un andamento tortuoso, con valli strette e scoscese, a differenza dell’area fluviale pedemontana, valliva, in cui sono maggiori i problemi, in cui è più evidente l’impatto dell’uomo.

L’escursione, partita dalla periferia di Petilia Policastro, loc. Paternise ( q. 500 m), ha seguito grosso modo il percorso della processione detta "del  Calvario" che, il secondo Venerdì di Marzo, da Petilia raggiunge il santuario della Sacra Spina. Un percorso, che parte dal fianco sinistro del fiume Soleo, scende fin nell’alveo, lo attraversa grazie ad un vecchio ponte ad arco,  e poi risale il versante destro fino al convento della S.Spina (q. 608 m). Dopo una prima osservazione della morfologia del territorio, anche con l’ausilio di carte, bussola e altimetro, interessante è stato il confronto i due versanti del fiume, esaminare gli aspetti geologici - geomorfologici e vegetazionali, quest’ultimi legati alla diversa esposizione, e di conseguenza dal diverso grado di insolazione e umidità. Un  versante sinistro, esposto a sud, in cui sono presenti rocce sedimentarie (arenarie, banconi calcarei, gessi, argille), che sovrastano rocce granitiche, con una vegetazione tipicamente mediterranea, con uliveti e una diffusa macchia arbustiva (ginestra). Lungo il versante destro, esposto a nord, affiora il granito ed è diffusa una vegetazione che necessita di una maggiore umidità: leccio, acero campestre, acero minore, orniello, e lungo la zona riparia: ontano nero, ontano napoletano e salici. Successivamente siamo scesi fin nell’alveo del fiume per rilevare la qualità dell’ecosistema fluviale, con l’ausilio di schede di osservazione e kit per esaminare la qualità dell’acqua. Sono presenti in alcuni tratti, nella zona riparia,  piccole discariche. Poco più a monte sono presenti i ruderi di una piccola centrale idroelettrica  (centralina Castagnino, realizzata nel 1917). 

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