L’acqua: un
diritto fondamentale Rita Levi Montalcini, rivista Newton aprile
2004 L’acqua
è un problema vitate che sta emergendo con sempre più urgenza. Le
nazioni del Terzo Mondo sono le più oppresse dalla non corretta gestione
delle risorse idriche ed è necessario un impegno globale per fronteggiare
questo problema. Non basta un impegno limitato, è imperativo che l'intera
comunità mondiale si faccia carico di ciò per risolvere il problema più
grave che coinvolge l'umanità all'inizio del terzo millennio: il problema
idrico. La
mancanza d'accesso alle sorgenti pulite d'acqua e una non adeguata
protezione delle falde idriche in un'infinità di Paesi, particolarmente
in quelli in via di sviluppo, provoca un gran numero di malattie
batteriche e parassitarie. E’ compito prioritario dei Paesi ad alto
livello culturale e tecnologico provvedere al trasferimento di tecnologie
innovativi, atte a fronteggiare con personale competente di alto livello
sia la ricerca di falde sia la costruzione di pozzi.
Questi vanno protetti per evitarne la contaminazione, occorre
stabilirne le modalità di realizzazione e come le popolazioni locali
possano gestirli in maniera che anche i villaggi sperduti ne possano
usufruire. Si
deve evitare che il possesso delle fonti d'acqua sia monopolio di pochi e
non divenga causa di guerriglie locali.
Il mancato accesso all'acqua è una delle principali cause che
inducono migrazioni in massa di intere popolazioni. Naturalmente
tutto ciò implica un accesso libero e democratico alla scienza e alla
tecnologia che oggi sono le sole possibili per affrontare questi problemi.
Sia l'una che l'altra sono indispensabili.
Tra gli strumenti necessari a far sì che anche il Sud del mondo
abbia accesso alle tecnologie è di fondamentale importanza la solidarietà
e non solo per le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo, in quanto la
mancanza d'acqua e le sue terribili conseguenze si ripercuotono su di noi,
anche se in via indiretta. Non
bisogna pensare che la risoluzione dei problemi idrici sia solo una
questione di tecnologie. E’ necessario garantire in primo luogo una
stabilità politica che permetta di gestire al meglio le risorse idriche,
specialmente quando queste riguardano comunità diverse.
L’acqua, quando viene gestita male, può diventare fonte di gravi
conflitti, mentre normalmente può essere un potente veicolo di
cooperazione e sviluppo. Imparare a gestire i grandi fiumi come risorsa naturale nel
quadro di cooperazione e sviluppo è una delle sfide da vincere per tutta
l'umanità e non solo per i Paesi del Sud del mondo. Educare
e istruire alla cultura dell'acqua sia i giovani sia le donne può
apportare un miglioramento fondamentale a tutti i livelli sociali. Senza
acqua e senza istruzione non è possibile lo sviluppo in quanto le
problematiche che ne conseguono provocano povertà e fame. ...
un miraggio avere accesso all'acqua.
/ Bere un bicchiere d’acqua
pulita,/ atto consueto . /
Bollire l'acqua per poterla usare, / atto inconsueto... (da Il
possesso dell'oro blu di P.Tripodi).
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