Il foro era il più importante centro economico, politico e sociale della città, e per questo era accessibile solo ai pedoni. Aveva un'estensione di 38x157m e insieme agli innumerevoli edifici e piazze poteva contenere tutti gli abitanti di Pompei. Originariamente, durante l’età sannitica, era formato da un semplice appezzamento di terra battuta circondato da un porticato di robuste colonne doriche. I romani lo pavimentarono completamente con lastre di travertino, e incominciarono a ricostruire il portico esistente con una fila di colonne doriche sormontate da un secondo colonnato ionico in travertino.
Sul lato nord si innalzava il tempio di Giove, il lato est era il centro della vita commerciale con vari mercati e botteghe, nel lato sud c’erano gli edifici per l’amministrazione pubblica e sul lato ovest c’era il tempio di Apollo.
Tutto intorno alla piazza centrale del foro, ci sono molti altri edifici e costruzioni:
La basilica: è il più antico edificio pubblico della città (24x55m) ed è l’unica testimonianze dell’arte preromana pervenuta ai giorni nostri. In principio era un semplice mercato coperto ma dal I secolo d.C. acquistò la funzione di sede di amministrazione della giustizia. Per questo motivo venne costruito il “tribunal”: una struttura in fondo all’edificio in stile ellenistico, con eleganti scale in legno per salire al piano superiore. Un basamento di fronte al “tribunal” doveva probabilmente sorreggere la statua di Augusto. Le pareti sono decorate in I stile, con riquadri dipinti in finto marmo. Sui muri sono state trovate anche molte incisioni. L’entrata sul foro era formata da una porta centrale e da quattro porte più piccole ai lati. La navata centrale all’interno della basilica doveva essere scoperta, ed era contornata ai lati da grosse colonne scanalate che gli davano l’aspetto di una corte eccezionale e meravigliosa. Edifici municipali: erano tre edifici di simile struttura e dimensioni posti sul lato sud. Avevano degli absidi e nicchie sul fondo ed erano ricchi di dipinti e statue. Quello centrale era la “curia” costituito dal Consiglio Municipale; quello a destra era presieduto dai due “Aediles” che avevano il compito di organizzare la manutenzione della città; a sinistra c’era la sala dei “duumviri”, che governavano Pompei. Comizio: era situato di fronte alla basilica e qui si svolgevano tutte le funzioni elettorali. Edificio di Eumachia: aveva le dimensioni e la struttura della Basilica e, fondata da Eumachia era il centro della corporazione dei tessitori, dei tintori e dei lavandai (la più importante industria di Pompei). Sotto il porticato venivano conservate le stoffe e nel centro dell’edificio si trattavano le compravendite. Sul lato infondo all’edificio c’erano alcune absidi con le statue di importanti personaggi. La facciata verso il foro era formata da un grande e bellissimo portone decorato con rami e foglie in stucco che indicavano le ricchezze artistiche contenute nell’edificio. Di fronte alla facciata due tribune, utilizzate probabilmente per le vendite all’asta. Molto bella e decorata è anche la parte dell’edificio esposta alla via dell’Abbondanza. Tempio di Vespasiano: è l’edificio più modesto del foro. È formato da una sala finemente decorata con stucchi architettonici contenente una cappella sacra per la venerazione di Vespasiano e un altare decorato con il sacrificio di un Toro. Tempio dei Lari: è une edificio (18x21m) decorato con marmi pregiati e pitture, che conteneva le statue degli dei tutelari della città. Era uno dei luoghi sacri più importanti di Pompei, ed era stato consacrato con lunghi riti e cerimonie di espiazione e propiziazione. Macellum: era il più importante mercato coperto della città. Al centro dell’edificio c’era un colonnato circolare con il vivaio del pesce. Sul fondo c’erano invece tre stanze: quella centrale dedicata alla famiglia imperiale con varie statue, quella di destra era adibita alla vendita del pecse e quella di sinistra era un Termopolium per il ristoro. Sulla facciata del foro c’erano varie botteghe e un cambiavalute dell’epoca (argentario). Alla sinistra del Tempio di Giove ci sono altri due edifici di minore importanza: le Latrine del Foro e un mercato del grano (Forum Olitorium). Tempio di Giove: è nel centro del lato nord del foro, tra due archi di trionfo. È costruito su un basamento rialzato con doppie gradinate alto 3m e ha un ampio pronao dove i fedeli assistevano alle cerimonie religiose. La parte interna della costruzione, riservata solo ai sacerdoti, era formata da un doppio coronameto di colonne e da tre nicchie sul fondo, contenenti i tre dei più importanti: Giunone, Giove, Minerva. Nei sotterranei era custodito il tesoro della città le preziose suppellettili utilizzate durante le cerimonie. Il tempio di Giove, costruito molto probabilmente sopra i resti di un alto tempio etrusco, venne gravemente danneggiato dal terremoto del 62d.C. e al momento dell’eruzione era ancora in ricostruzione. Tempio di Apollo: aveva un’organizzazione isolata da quella del foro, infatti le entrate principali si trovavano su via Marina. Venne costruito dagli etruschi ed era racchiuso da un porticato di colonne Ioniche con statue di dei e dipinti, sul fondo c’erano dei dipinti raffiguranti scene dell’Iliade. Al centro di questo colonnato si trovava il tempio, rialzato da un basamento con una scalinata centrale. Racchiuso da 28 colonne scanalate, venne adornato con stucchi architettonici durante il periodo romano, ma vennero quasi tutti persi durante l’eruzione. Nella sala interna riservata ai sacerdoti padroneggiava la gigantesca statua del Dio.
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Questo Foro prende il nome della sua particolare forma. Il lato nord di entrata è formata da un colonnato di sei colonne ioniche, mentre gli altri due lati sono delimitati da un porticato di 95 colonne doriche. In questi due lati ci sono i passaggi che comunicano con la Palestra, il Teatro Grande e il Quadriportico.
In mezzo a questo porticato c’à un tempio dorico dedicato a Ercole, leggendario fondatore della città di Pompei. Assunse la sua massima importanza durante il periodo Sannitico, nel quale venne restaurato più volte, durante il periodo romano invece venne quasi dimenticato. Assomigliava molto a quello di apollo: aveva un basamento rialzato e un imponente colonnato con profonde scalanature e bassi capitelli. Quasi tutto l’edificio era in tufo, tranne le colonne costruite dal calcare di Sarno.
Davanti all’entrata del tempio c’erano due altari dedicate ad Ercole e un pozzo circondato da un piccolo colonnato; alle spalle del tempio c’era invece un sedile semicircolare con un orologio solare, simile a quello del tempio di Apollo.