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La nascita del liceo

Il liceo aveva origine a Napoli nel quartiere Barra come succursale del V Liceo Scientifico di Napoli. Nel 1976 diventava autonomo come IX Liceo Scientifico con sede in via B. Quaranta in Barra. Nel 1978 veniva trasferito in via Gianturco 56 e nel 1984 veniva intitolato a Piero Calamandrei. A seguito dello scoppio del deposito carburanti dell' Agip Petroli, avvenuto il 23-12-1985, il liceo, rimasto senza sede, veniva ospitato presso l'istituto magistrale "Don Milani" di S.Giovanni a Teduccio e fino al 1989 rimaneva in tale sede. A seguito della ricostruzione post-sismica, per decisione del Commissario di governo (Legge919), veniva realizzato un moderno edificio destinato a sede del Liceo scientifico "Calamandrei". Il 23 gennaio 1993 avveniva l'inaugurazione ufficiale dell'allora Presidente della Camera dei deputati, On. Giorgio Napolitano e della defunta Vera Lombardi (allora Presidente dell'istituto Campano per la storia della Resistenza).

 

L'autonomia

Dall'anno scolastico 1997/98 il Liceo "P. Calamandrei" ha attivato due nuovi indirizzi sperimentali, classico e scientifico a sostituzione dei corrispondenti indirizzi sperimentali Brocca, e dall'a.s. 1998/99 tale sperimentazione è stata estesa all'indirizzo linguistico. " Tale sperimentazione recepisce, in una ipotesi unitaria, le indicazioni provenienti da più parti, in particolare dagli Istituti dei diversi ordini già da tempo impegnati a progettare e a sperimentare la scuola del cambiamento e della riforma. Il progetto prende avvio dal documento di riordino dei cicli scolastici presentato dal Ministro della Pubblica Istruzione il 14 gennaio 1997 che prevede l'elevazione dell'obbligo scolastico ed assegna ai primi due anni della scuola secondaria superiore una connotazione fortemente orientativa, tale da farne un importante strumento di prevenzione della dispersione e di LICEO SPERIMENTALE AUTONOMIA Dall'anno scolastico 1997/98 il Liceo "P. Calamandrei" ha attivato due nuovi indirizzi per il  classico e lo scientifico a sostituzione dei corrispondenti bienni sperimentali Brocca, e dall'a.s. 1998/99 tale sperimentazione è stata estesa all'indirizzo linguistico. " Tale sperimentazione recepisce, in una ipotesi unitaria, le indicazioni provenienti da più parti, in particolare dagli Istituti dei diversi ordini già da tempo impegnati a progettare e a sperimentare la scuola del cambiamento e della riforma.

 Coerentemente con i principi della legge sull'autonomia scolastica, il progetto di sperimentazione si caratterizza per:

una maggiore flessibilità organizzativa e didattica, nel rispetto degli standard curricolari definiti a livello nazionale;
un ampliamento dell'offerta formativa mediante significative interazioni e integrazioni con il contesto territoriale ed i fabbisogni formativi locali.

Infine, recependo le esigenze emerse nel corso delle sperimentazioni precedenti, si è giunti ad un alleggerimento del carico curricolare che prevede una riduzione da 34 a 30 ore settimanali rispetto al quadro orario delle sperimentazioni ad indirizzo classico e scientifico del progetto Brocca e da 35 a 30 per l'indirizzo linguistico. Si propone, dunque, un nuovo assetto organizzativo e curricolare del biennio che, accentuando il suo carattere orientativo, può consentire passaggi dall'uno all'altro canale formativo, possibilità di uscite e rientri. Il biennio di orientamento sperimentale fa riferimento, per quanto attiene alle programmazioni delle singole discipline, ai programmi previsti dalla sperimentazione Brocca, ma presenta, rispetto a quest'ultima, i seguenti caratteri innovativi:
presenza di un'area di sostanziale equivalenza fra le varie tipologie scolastiche che investe circa i due terzi dell'orario (AREA DI EQUIVALENZA);
chiara definizione dell'identità di ciascun tipo di biennio (AREA DI INDIRIZZO);
introduzione di elementi di flessibilità e di personalizzazione dei modelli e dei percorsi curricolari sulla base delle possibilità offerte dalla legge sull'autonomia scolastica;
definizione di un'area di interventi integrativi in tutti gli indirizzi, all'interno del tetto orario (AREA DI INTEGRAZIONE);
riduzione del tetto orario medio settimanale rispetto al Brocca (30 h);
introduzione di uno spazio disciplinare per le problematiche relative alla comunicazione multimediale (disciplina dei " Linguaggi non verbali e multimediali " );
possibilità di transitare da un tipo di biennio all'altro;
un più diffuso utilizzo dell'attività laboratoriale. "[1]

[1] Estratto da "IPOTESI DI SPERIMENTAZIONE DA ATTUARE NEI PRIMI DUE ANNI DI SCUOLA SUPERIORE", MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE - ROMA, luglio 1997.

 

QUADRO ORARIO DELLE DISCIPLINE

 

Discipline

Ore settimanali

 

SCIENTIFICO

CLASSICO

AREA DI EQUIVALENZA

1° anno

2° anno

1° anno

2° anno

Educazione fisica

2

2

2

2

Religione/Attività alternative

1

1

1

1

Lingua italiana

4

4

4

4

Inglese

3

3

3

3

Storia

2+[1]

2+[1]

2+[1]

2+[1]

Diritto ed Economia

1+[1]

1+[1]

1+[1]

1+[1]

Matematica

3

3

3

3

Scienze della terra e Biologia

2

2

2

2

Linguaggi non verbali e multimediali

1+í 1ý

1+í 1ý

1+í 1ý

1+í 1ý

TOTALE ORARIO EQUIVALENZA

20

20

20

20

AREA DI INDIRIZZO

       

Latino

3

3

4

4

Greco

-

-

4

4

Matematica

2

2

-

-

Laboratorio Fisica/Chimica

3

3

-

-

TOTALE ORARIO DI INDIRIZZO

8

8

8

8

AREA DI INTEGRAZIONE

2

2

2

2

Totale ore settimanali

30

30

30

30