IL SITO DEGLI OGGETTIVISTI ITALIANI |
L'11 settembre 2001 è una di quelle date che ricorderemo. La violenza
terrorista si è scatenata con un'inaudita ferocia rubando la vita a
migliaia e migliaia di persone.
Ayn Rand, romanziera e filosofa capitalista, ben coglieva il significato simbolico di grattacieli come il World Trade Center.
Il World Trade Center era un simbolo di pace, prosperità e di libero mercato. Era il simbolo di tutto quello che di grande e di eroico gli uomini sono capaci di realizzare quando decidono di rapportarsi gli uni con gli altri sulla base del libero scambio. Quando scelgono il mercato anziché l'uso della forza quale loro codice morale.
E' innegabile che l'attentato dell'11 settembre poggi le sue radici culturali nell'antiamericanismo ideologico, un antiamericanismo che molti - anche nel nostro paese - cercano di giustificare, almeno in parte, sulla base degli errori (veri o presunti) dell'America.
L'America certo non è perfetta. Né tantomeno lo è il suo governo. Ma i nemici dell'America non la odiano per i suoi errori o per i suoi vizi, ma la odiano proprio per le sue virtù. La odiano perché rappresenta, in primo luogo ai loro occhi, alcuni principi fondamentali, quali il diritto alla vita, alla libertà, alla libertà ed il diritto a perseguire la felicità.
Le tragiche immagini dell'11 settembre ci resteranno sempre negli occhi. Ma ci sono altre immagini che non dimenticheremo mai. Altre immagini che ci resteranno sempre nel cuore. Quelle dei 28 anni in cui quelle Due Torri si sono stagliate forti, pacifiche ed orgogliose contro il cielo di New York in nome dell'America e del Capitalismo Laissez-Faire.
I terroristi hanno scelto il WTC perché lo consideravano un simbolo
dell'America. Ed in effetti lo era. Non era, però, un simbolo
istituzionale, come invece il Pentagono. Il WTC rappresentava qualcosa
di ancora più forte. Era un simbolo della società civile americana.
Non era un simbolo del potere politico. Bensì Bensì dell'America che lavora, che produce, che realizza, che ama, che spera, dell'America che vive.
Ed alla filosofia del mercato e della vita che i terroristi hanno purtroppo opposto quella della violenza e della morte .
"In America - scriveva - le energie umane non sono state espropriate allo scopo di edificare monumenti e progetti pubblici, ma sono usate spese per promuovere il benessere privato, personale ed individuale dei singoli cittadini. La grandezza americana sta nel fatto che i suoi veri monumenti non sono pubblici.
Il profilo di New York rappresenta un monumento di uno splendore che nessuna piramide né alcun palazzo potranno mai raggiungere. Eppure i grattacieli di New York non sono stati costruiti con i fondi pubblici, ma sono stati eretti dall'iniziativa e dalla ricchezza di singoli individui ai fini di profitto privato. E invece di impoverire la popolazione, questi grattacieli, man mano che si innalzavano ad altezze sempre maggiori, hanno continuato ad aumentare il livello di vita delle persone".
Solo in assenza di coercizione politica, solo in assenza di fili spinati e di baionette, la mente umana è in grado produrre e di innovare. E l'America ha saputo essere quel "benevolent universe" nel quale per la prima volta queste condizioni si sono realizzate.
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