Lo scontro di civiltà esiste eccome. E’ inutile negarlo ed è pericoloso dire (come tutti, ufficialmente) che chi parla di scontro di civiltà è un razzista o un guerrafondaio.

Lo scontro di civiltà è in atto, che ci piaccia o no. Non è una guerra di religione, come alcuni pensano, sperando forse in un ritorno medioevale all’oscurantismo religioso per combattere una nuova crociata contro l’Islam. Non è neppure una guerra fra etnie, come sostiene chi tenta di legittimare sporche guerre di pulizia etnica Lungi da tutto ciò! La civiltà occidentale si è lentamente e dolorosamente liberata dal suo retaggio di intolleranza religiosa, dopo aver subito Inquisizione, Stati teocratici nel cuore dell’Europa, persecuzioni ai danni di minoranze etnico-religiose e oscurantismo culturale.

Da tre secoli, dall’Illuminismo in poi, quello che noi chiamiamo Occidente o Civiltà Occidentale, è un mondo di tolleranza e sviluppo. Il capitalismo, nato dalle idee illuministe e dalla rivoluzione industriale, ha permesso sempre più ad ogni individuo di vivere e cercare la sua felicità in base al suo credo, alle sue idee e alle sue aspirazioni, protetto nei suoi diritti fondamentali di vita, libertà e proprietà. In tre secoli i popoli dell’Europa, del Nord America e alcuni popoli degli altri continenti che hanno deciso di seguire questo tipo di sviluppo sociale, vivono in pace accettando enormi diversità culturali al loro interno, emancipandosi dal fanatismo religioso. L’Occidente, con tutti i suoi difetti, è attualmente un mondo libero.

Ci sono altri popoli, però, che hanno seguito un altro percorso di civilizzazione, che seguono tuttora dettami di fanatismo religioso e che non ammettono che, non solo al loro interno, ma nel mondo intero, si pratichi una religione diversa dalla loro. Che non ammettono altri stili di vita diversi da quello prescritto dalle loro regole tradizionali. Questi popoli sono soprattutto quelli che seguono alla lettera i dettami dell’Islam. Essi ci vogliono punire per la nostra libertà, che è “blasfema” ai loro occhi. E hanno già iniziato a farlo. Svegliamoci!

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