L’ONU
è un’istituzione sovranazionale mondiale fondata su un compromesso
inaccettabile: un compromesso fra l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti. Non
solo un compromesso temporaneo e diplomatico: no, un compromesso strutturale. La
stessa Carta dei Diritti dell’Uomo include un pezzo di legislazione socialista
sovietica. Ora: tentare di creare un sistema unico mondiale, cooperando con uno
Stato totalitario che stermina, di media, un milione di propri cittadini
all’anno è già di per sé immorale; considerando poi che l’obiettivo
internazionale di questo stesso Stato era quello di sottomettere il mondo intero
alla volontà della propria élite rivoluzionaria comunista, si può comprendere
la follia del progetto originario dell’ONU. Col passare del tempo l’ONU è
peggiorata nelle sue istituzioni e nella sua politica. Un altro sanguinario
regime totalitario, la Cina, si è unita al suo consiglio di sicurezza. Regimi
che sponsorizzano il terrorismo internazionale, come la Siria, Cuba e il Sudan,
ne fanno parte ed hanno voce in capitolo al suo interno. Addirittura il Sudan,
uno Stato dove si pratica tuttora lo schiavismo ai danni dei Cristiani, oggi fa
parte della “Commissione dei diritti umani”. Di quali diritti umani si parli
in quella commissione non lo vogliamo neppure sapere. Ormai l’ONU, che non è
mai servito come strumento di risoluzione diplomatica delle controversie
internazionali, riesce a fornire bene solo pochi servizi: condannare gli Stati
Uniti per le loro “violazioni di diritti umani”, condannare Israele per la
sua ostinazione nel difendersi dalla continua aggressione araba, chiedere il
pizzo ai Paesi occidentali per pagare tutti i dittatori del Terzo Mondo,
disarmare chi tenta di difendersi dall’aggressore ovunque nel mondo, tentare
di processare (senza riuscirci) pochi dittatori vecchi o sfigati che ormai non
contano più nulla nei loro Paesi.