L’ultima trovata del governo che alle ultime elezioni ci si era venduto come
liberale è il piano contro le stragi del Sabato Sera, partorito dall’ottimo
ministro Giovanardi.
Il succo del provvedimento, un disegno di legge per adesso ancora fermo ai
blocchi di partenza, è la regolamentazione degli orari delle discoteche: secondo
la legge Giovanardi le discoteche dovrebbero chiudere alle 3, abbassare la
musica alle 2, e smettere di vendere alcoolici all’1.
La cosa, ovviamente, ha fatto inorridire i gestori delle discoteche, ha fatto
piangere gli albergatori, e ha fatto ridere tutti quelli che ci tengono un
minimo all’andamento dell’economia.
Come dire, stiamo qui a scervellarci su come far partire l’economia e facciamo
fuggire i turisti con queste leggi idiote, regalando miliardi di euro agli
albergatori spagnoli e croati?
Pazzia
Ma quello che ci fa paura non è tanto l’idiozia economica di questa legge.
Quello che ci fa inorridire è la logica malata sfoggiata da autorevoli
personaggi di questo governo, che, ricordiamo, era stato eletto proprio per
togliere i regolamenti idioti di cui straborda il nostro codice civile e per
lasciar lavorare la gente in pace.
Invece no. Il governo, inorridito dal fatto che un po’ persone, il Sabato sera,
fanno perfino (udite udite) degli incidenti, impone che tutti debbano andare a
letto presto.
Logico.
Il nostro lato maligno vorrebbe che, per liberarci di questa assurdità, la gente
,dopo l’uscita anticipata dalle discoteche, improvvisasse delle simpatiche gare
di velocità davanti alle scuole, si stortasse oltre ogni decenza con la Vodka
comperata al supermercato e magari organizzasse pure degli istruttivi tornei di
lancio dei sassi dal cavalcavia.
Anche perché, ci ostiniamo a pensare, gli idioti che tornano a casa a 190
all’ora con la nebbia dopo il quindicesimo cocktail un’occupazione altrettanto
idiota la troveranno comunque, perché gli idioti sono una realtà purtroppo
impossibile da estirpare.
Giovanardi o non Giovanardi.
Il brutto sentore che abbiamo però non è tanto legato al fatto che il governo si
preoccupi della gente che si va a schiantare in macchina il Sabato notte.
Il fatto è che questa ci puzza di crociata, e la storia degli incidenti ci puzza
di ottima scusa per vietare, controllare e imporre una filosofia di vita.
L’utilità del provvedimento per evitare i morti sulle strade ci sembra dubbia:
perché non regalare alle discoteche gli etilometri , o fare una cosa ancora più
ovvia, e cioè mandare la polizia per strada a controllare che chi è ubriaco
perso non guidi?
Probabilmente perché questo non è invasivo, non permette al governo di
controllare, di mettere le mani sulla libertà della gente di ballare come e
quando vuole, sul diritto di chiunque di sbronzarsi all’ora che vuole, dove
vuole, perché non faccia male a nessuno.
Non sappiamo se Giovanardi voglia veder fallire tutte le discoteche, se voglia i
giovani tutti a letto presto per poter andare a messa la domenica mattina
presto: di sicuro pensiamo che abbia sbagliato paese, e pensiamo che il governo
sicuramente non abbia fatto i conti con la sua base, fatta da gente che vuole
essere libera, e che non vuole vedersi imporre la “virtù” dei bravi bambini che
fanno quello che gli si dice.
La gente che ha votato questo governo, infatti, osserva attonita l’idiozia di
questa legge e si chiede: ma con tutte le cose che ci sono da fare, il governo
doveva proprio vietarci di ballare all’ora che vogliamo?
A Giovanardi ricordiamo che c’era un paese in cui non si poteva ballare, in cui
non si potevano bere e in cui, perfino, erano vietati i rapporti
prematrimoniali.
Era l’Afghanistan dei Talebani, ma per fortuna gli americani li hanno cacciati
via a calci.
Noi non abbiamo votato i talebani, e pretendiamo che i nostri governanti, che si
erano spacciati per liberali, non si comportino come talebani.
Perché, al momento ci sembrano molto ben avviati sulle loro orme .
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