Tra cardi
e nuvole
di margherite
non va
lontano
questa stazione
irragionevole.
Sul compasso
delle gambe
il mio viaggio
giornaliero
gioielli.. gioielli... in fa minore
è millimetrico:
Piave
Montesanto
andata
e ritorno.
Ma se paragono
le nostre distanze
con il sistema metrico decimale
è come il paradosso
del piè veloce Achille
e della tarda tartaruga.



Questo
è il porto
nebbioso
dove
non si chiedono
preavvisi
ora tu vermiglia
sciogli
i dadi
nel brodo
gioielli.. gioielli... in fa minore
è caldo
che scende
lento
lungo
le tue cosce
infuocate
nell'intreccio
come l'edera
al suo fusto.




Fu prototipo
il tuo nome,
Emma,
ma non è
letteratura
il tuo destino
e Madame Bovary
è un panino
del Corriere della Sera.
Invece
ti è cruccio
il resto
in euro
e la vendita
gioielli.. gioielli... in fa minore
è mattutina
dei giornali.
Ma se ti guardo
tu mi trapassi
con il celeste,
io ti traforo
con il nero,
ma se ci guardiamo
è fuoco
il braciere
del tuo viso.



Museo Nazionale.
Una febbre
mi sventola
come
se fossi
un profugo
alla ricerca
del baricentro,
qui
le forme
svaporano
in luce
ancora
riflessa
e cerco
indizigioielli.. gioielli... in fa minore
è
come lupo
tra quelle
fredde bocche
e i loro
cigli severi.
Ma quando
ti riconosco
Venere Callipige
numero d'inventario
6020
ti rigiro intorno
come ape
imbizzarrita
e ingordo
succhio
tutto
il tuo
amoroso
nettare.





Sebeto

Forse
lo sghiribizzo
di un antiquario
gioielli.. gioielli... in fa minore
è o l'ossessione
di un maniaco
di antiche
carte,
ma ora
sono
sul tuo
Delta
presso
la reliquia
del ponte,
sento
il tuo dolce
liquore
sotto
le mie sax,
oh Sebeto,
sogno
liquido
di una Sirena
mai sazia
che aveva il mare
e sognava il fiume.




Fu
la forza
di gravità
o la zavorra
a infilarmi
nella nera
canna
del pozzo,
non avevo
in mano
pendolo
gioielli.. gioielli... in fa minore
è o goniometro,
nè formule
o pozioni.
Così
ora
mi sbatto
nel rovello
in tutti
i punti
cardinali,
ma la mia bussola
resta ancora
quel dondolare
lieve
delle tue gambe.




E' questo
guizzo
alfabetico
che mi
tiene
ancora
legato
all'areostata
mentre
il vento
mi spinge
gioielli.. gioielli... in fa minore
è alla battigia
tra arrembagio
e naufragio.
Risento
ancora
feroce
il singhiozzo
della scavatrice,
questa non è più
periferia
e sotto i caseggiati
non gioco più
all'ala destra.
Questi
sono
i formiconi
degli approdi?
Non so vomitare,
qualcuno
della ciurma
mi scriva
la formula!