In questa vetrina espongo i deliziosi dolci dei miei amici....

Ecco le posie della cara amica Patrizia


presente
lasciato ho
il gomitolo
dei ricordi
ed ieri anche
l'austera
attenzione
a noi
alla svolta
si è dissolta.

c'erano
gli ingredienti
di sempre
rancori
e sogni
delusioni
e attese

paure
e slanci
senza ritorno.

ma non
bastavano

impettiti
i desideri
allignavano
custodi
di sogni
trascoloriti
tra i silenzi
nella notte.





baci nella notte

a te chiedo
ricordi,
chiodi
piantati
nella sabbia
del tempo
erosa
tra scogli,
sfuggita
tra dita
intrise
di salsedine,
persa
nel vento
dell'estate.





in questo gioco
di silenzi

le parole
non trovano
anteprime.

non ricordo
quando

in un luogo
indefinito
trovammo

le nostre
conchiglie
da conservare
intatte.

gli angeli
accompagnavano
i sogni
ancorati
sulla riva
del mare.

su barche
colorate
custodivano
i volti

sguardi
fissati
verso
le giostre
della nostra
età.








Ecco le poesie di Bruno....


Solo per caso
s'odono, a volte,
grida d'entusiasmo
nel vortice della
convulsa esistenza,
solo per caso
la vanità del Fato
mette, a volte,
alla berlina
ogni sofismo umano,
ideato a priori
da intere generazioni,
e il divenire
s'inceppa innanzi
all'imponderabile:
basta un volo d'aereo,
semmai solo per caso,
e scopri qual è
il senso della tua
e dell'altrui vita,
il cui valore,che pure
ti ostini a cercare,
è celato in una
dimensione universale
delle cose, che,
solo per caso,
cogli in un giorno
o in cent'anni.


Bruno De Vito

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'E Porte 'e Napule

Pe' tanti seculi
sta città
s'è arreparata
tuorno tuorno
cu mura e cu castielli,
pecchè sempe furastiero
era 'o nemico....
Ogge so' rummase
sulo quatto " Porte",
ma nun abbastano
pe' fa' ascì
tutt''a malizia
'e tanta ggente,
annascunnuta
sott'a na lenz'e sole!


Bruno De Vito


Un grazie a Silvia per aver gradito una mostra delle sue liriche nelle nostre vetrinette, lei ha un sogno eroico, io un sogno senza eroi.


Sogno eroico

La forza delle idee muove i miei passi,
in un impeto di contrastanti ragioni.

Pulsioni irrefrenabili, gioia di crescere
in un credo, al di là dello spazio e del tempo.

Voglia di volare in alto,
libera di vivere un sogno eroico
in lucida follia.

Silvia Sestito da "Piani paralleli" ed. Laruffa


****************

SPERANZA
Porta con te
le mie inquietudini
e allontana
le ombre,
giorno dopo giorno.

Fa' che sbocci
l'energia
al nuovo sole!

Perché è il presente
che esiste
e nulla più,
il presente
che sgorga dalle mie dita
avvinghiate alla penna
della mia voglia di essere.

Silvia Sestito
da "Piani paralleli"
Laruffa Editore




Archiloco VII a.C.

Cuore, cuore sconvolto da affanni senza scampo,
sorgi, e dagli avversari difenditi opponendo di fronte
il petto, contro gli assalti dei nemici ergendoti vicino
saldamente: e se vinci non gloriarti apertamente,
e vinto non abbatterti in casa a piangere.
Ma delle gioie gioisci e delle sventure addolorati
non eccessivamente: sappi quale ritmo governa gli
uomini.


*********
Lungamente travolto dai marosi
tu sia sbattuto contro Salmidesso,
nudo, di notte, mentre in noi fa quiete.
E spossato, con ansia dalla riva
tu rimanga a ciglio del frangente,
nel freddo, stridendo i denti,
come un cane, riverso sulla bocca;
e il flusso continuo dell'acque
ti copra fitto d'alghe.
Così ti prendano i Traci, che in alto
annodate portano le chiome,
e con loro tu nutra molti mali
mangiando il pane dello schiavo.
Questo vorrei vedere che tu soffra,
tu che m'eri amico un tempo
e poi mi camminasti sopra il cuore.

Una sola cosa conosco, grande:
a chi mi fa male ricambiare con terribili mali.



fiore...







biagio... La mia amica Laura mi ha mandato la foto di un amico poeta napoletano che vive con lei nella Pianura Padana, il suo nome è Biagio, la sua è la migliore poesia













"Naturalmente in pasticceria vorrò venirci anch'io. Ti invio un piccolo segno virtuale di gratitudine." Luisa


A DINO CAMPANA
di Giacomo Garzya


E' tarda
la notte
mitico
il sonno

nei ventricoli
profondi
forte
il dolore
non mitiga
ciò che è
forse
solo un sogno.

Scalfire
una pietra dura
o una gemma
o i Canti orfici
è come
toccare un vespro.