Il merlo della Floridiana

Nell'istantanea
entrò
il merlo
di nuovo
piumaggio
vestito,
erano
gioielli.. gioielli... le 16.30
quando
spiccò
il volo
sui suoi
intricati
pensieri
di Bisanzio,
qui
io
riversavo
brocche
di domande
e coniugavo
ostinato
il sistema
metrico
decimale
sulla lavagnetta
dell'essere
e dell'apparire.

Fu
in
quell'istante
gioielli.. gioielli... che
intercettai
l'afosa
tua
giornata,
la
tua
testa
cerchiata,
il
brodo
caldo
dove
ti
saresti
tuffata.
E tu,
Livia,
valutando
pesi
e
misure,
mi
avresti
ancora
immaginato
felice.



Per
il castello
di carta
stampata
è
la dolce
via
del ripasso.
Qualcuno
gioielli.. gioielli... si ricordi
di alzare
il pavese
per questa
inaspettata
vittoria.
Oggi
io
inseguo
nuove
traiettorie
volubili
e colorate,
bolle
di sapone
sparate
tra acqua
e sole
sulla
scalinata
di Trinità
dei Monti,
in un tempo
gioielli.. gioielli... beffato
che ci inscrive
in una girandola
incontrollabile,
è
il cavallo
furioso
della fontana
barocca.



Sotto vento
il tuo fiore
tendevi,
poi tutto
si acquietava
in una morta
gora,
unico
segnale
la bizzarria
dei tuoi capelli.
gioielli.. gioielli...
Sopra
ti governa
ancora
il fantoccio,
sul piedistallo
dal giorno
in cui mancò
la corrente,
fu
allora
gioielli.. gioielli... che
rinchiudesti
il toro
nel palazzo
dei labirinti,
ma dimmi
per te
fu resa
o suonò
la tromba
della vittoria?




Mi dissero
che
l'effettaccio
della storia
gioielli.. gioielli... era
la fata morgana
e la giostra
che nevrotica
si muoveva
dietro
il sipario di velluto
dove
si esibivano
gatti e galline.....

Mi dissero
che sotto
la magnolia
il vento
era fermo
e l'aria
un cristallo
di rocca,
mi dissero.....

gioielli.. gioielli... Ma l'acqua
marezzata
dondolava
le culle
galleggianti
davanti
al molo
angioino
e noi
intrecciavamo
ancora
le mani
sulle nostre
vecchie
e nuove
parole.




Bergamo alta.
Ti vedo
salire
gioielli.. gioielli... ancora
sui tetti
a spiare
i tuoi
satelliti,
ti vedo
salire
sulle mura
fino alla Bastia
dei miei giorni
lontani,
e ti vedo ancora
nel bicchiere
delle bizzarrie
di una oscura
danza,
tua istantanea,
e ti vedo
al pozzo bianco
e poi uscire
da Porta Alessandro
per darmi
ancora
le mani
e giurare
sull'elisir d'amore,
gioielli.. gioielli... il tuo
profumo
di rose
bianche
e di girasoli....
ti vedo
salire.



Si inarcano
e si immillano
le traiettorie
degli acrobati
di passaggio,
>gioielli.. gioielli... un fanale
ancora
li insidia.
E' il vecchio
Cogito
con le nuove
batterie
che intreccia
parole
per le reti
degli uccellatori.
Ma lo speaker
ci informa
>gioielli.. gioielli... che gli uccelli
hanno
di nuovo
superato
il setaccio
e il loro
centravanti
è andato
in goal.