ADELCHI
 

 

 


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ADELCHIL’Adelchi è una tragedia scritta da Alessandro Manzoni nel 1822. Si compone di cinque atti ed è un’opera in cui Manzoni esprime la sua visione tragica della vita maturata in un’epoca storica sanguinosa in cui sembrano trionfare solo i più forti.

Riassunto:

Carlo, re dei Franchi, ripudia Ermengarda, figlia del re dei Longobardi, Desiderio; Desiderio decide quindi di vendicarsi costringendo papa Adriano a consacrare re dei Franchi i figli di Carlomanno, che si erano rifugiati alla sua corte. Ermengarda intanto torna dal padre e ottiene da lui di potersi chiudere in convento per trovare conforto nella preghiera.

La situazione tra Carlo e Desiderio precipita velocemente e i due dichiarano la guerra

Alcuni duchi longobardi tradiscono però Desiderio. Il diacono Martino si reca nel campo dei Franchi e rivela l'esistenza di un valico che consente di prendere di sorpresa i Longobardi. Adelchi, primogenito di Desiderio, si difende valorosamente. Intanto Ermengarda muore in convento.

Guntigi, traditore al pari del diacono Martino, apre ai Franchi le porte di Pavia, ultimo rifugio di Desiderio, il quale, prigioniero, chiede a Carlo di lasciare libero Adelchi. Ma Adelchi giunge dinanzi a loro morente: ha scelto battersi fino all'ultimo, fedele al suo dovere.