MOTIVI DI RIFLESSIONE

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articolo inserito il 29/10/2005

Il 19 ottobre 2005 in un noto quotidiano nazionale(1) il presidente del Senato Marcello Pera scrive: "Confesso (so che è un peccato) che la penso come il Papa. Del resto penso che, qui in Italia, in Europa e in Occidente, i nostri sentimenti, abiti, costumi, istituti, costituzioni, per non parlare di culture e civiltà, siamo tutti debitori dei valori della tradizione giudaico-cristiana".

Il presidente Pera dimentica che molte altre culture hanno contribuito a costruire l’attuale società: le filosofie orientali (molte frasi del Vangelo si ritrovano nei testi induisti e negli insegnamenti di Buddha), la filosofia greco-romana, l’islamismo e soprattutto l’illuminismo e il libero pensiero.

Purtroppo la cultura cristiana, soprattutto qui in Italia, è vista sempre attraverso gli "occhiali" dei dogmi cattolici. Dogmi quasi sempre il contrasto con le conquiste sociali e civili di ogni paese moderno. Basti un solo esempio: l’illuminista italiano Cesare Beccaria: quando nel 1764 venne pubblicato il suo libro "Dei delitti e delle pene", Beccaria venne osteggiato da quasi tutti i governi cristiani d’Europa (compreso il Papa re) che non volevano rinunciare né alla tortura né alla pena di morte.

A offrirci i parlamenti democratici e a liberarci dal feudalesimo, dalla barbarie della tortura, dall’Inquisizione e dalla schiavitù non furono certo i papi cattolici.

P.S. - Per conoscere il cristianesimo dei papi e il lo "spirito liberal-democratico", consigliamo a Pera la lettura de "Il Sillabo e dopo" di Ernesto Rossi". Cambierà molte idee sulla cosiddetta "civiltà cristiana".

Circolo culturale Bertrand Russell - Treviso

(1) Il quotidiano in cui ho letto l’articolo di Marcello Pera è il Corriere della Sera del 19.10.05


articolo inserito il 10/10/2005

Il grande Centro trasversale che trova molti consensi nella Casa delle Libertà ma anche nel Centrosinistra, ormai accetta tutte le richieste che arrivano dai vertici della Chiesa cattolica. La maggiore danneggiata è la scuola pubblica: dopo le vistose concessioni economiche alle famiglie che mandano i figli negli istituti scolastici privati (quasi tutti gestiti dal clero cattolico), ecco l’immissione in ruolo del 70 per cento degli insegnanti di religione scelti dai vescovi e pagati dallo Stato. Naturalmente si ignora che 900 mila studenti italiani hanno rifiutato l’ora di religione.

Nella società italiana aumentano i non credenti (nove milioni – fonte Caritas) e le persone che appartengono ad altre confessioni religiose. L’unica soluzione, se ci fossero governanti meno Vaticano-dipendenti, sarebbe quella di sostituire l’ora di religione (cattolica) con la storia delle religioni. Invece cosa fanno i "governanti laici" ? In aggiunta a quanto sopra il governo il 28 luglio scorso ha emanato un decreto che aumenta del 40 per cento il contributo agli iscritti nelle scuole private rispetto il 2004. Inoltre il governo ha esteso l’esenzione dell’Ici alle scuole cattoliche e il provvedimento è retroattivo: i Comuni dovranno restituire le imposte dal 1993.

Questo sarebbe uno Stato laico ?

 

Franco Vicentini

Circolo culturale Bertrand Russell - Treviso


articolo inserito il 17/06/2005

La legge 40 sulla fecondazione assistita (che andremo a modificare o confermare il 12 e 13 giugno) obbliga i medici del settore a impiantare tre soli embrioni tutti insieme. Però, con questo metodo, nelle donne che desiderano un figlio le possibilità di procreazione sono molto limitate e gli embrioni moriranno tutti. Invece, in caso di risultato positivo, un solo embrione attecchirebbe e gli altri due morirebbero. Percio anche la legge 40 fa morire gli embrioni. Inoltre questa incredibile e assurda legge 40 vieta le diagnosi pre-impianto per rilevare i difetti genetici degli embrioni. Le donne che invece sono rimaste incinte per vie naturali ricorrono quasi tutte alle diagnosi sul feto (il 99% fanno questa diagnosi), e qualora ci fossero difetti genetici il 95% di esse ricorrono all’aborto. Quindi in Italia (e soltanto in Italia…) quello che una legge vieta un’altra ammette. Non è importante per i legislatori della legge 40 se l’aborto crea problemi più gravi delle pre-diagnosi dell’embrione. Viviamo nel Paese delle assurdità.

 

Circolo culturale Bertrand Russell - Treviso


articolo inserito il 02/05/2005

IL VATICANO E LO STATO LAICO

Soltanto oggi leggo un articolo di Emiliano Magrini pubblicato il 30 gennaio 2005 su "QUI ITALIA" - giornale telematico degli italiani nel mondo-. Secondo Magrini le associazioni che si oppongono alle ingerenze politiche dell’alto clero e vogliono abolire il Concordato fra lo Stato italiano e il Vaticano, vogliono solo demonizzare la Chiesa cattolica. Magrini, chiaramente di parte, non dice la verità: noi anticoncordatari (era contro il Concordato anche il giurista cattolico Carlo Arturo Jemolo) vogliamo la massima libertà di culto per tutte le religioni, ma siamo contrari a concedere qualsiasi ingerenza politica e privilegio a qualsiasi confessione religiosa.

Quarant’anni fa l’economista Ernesto Rossi scrisse un libro su quanto costa agli italiani il Concordato. Conteggiando tutti gli stipendi agli insegnanti di religione e al clero, i contributi, i finanziamenti agli enti ecclesiastici e altri privilegi, quel Concordato nel 1964 veniva a costare 1.200 miliardi (cioè novemila miliardi d’oggi). Il nuovo Concordato del 1984 oggi costa diecimila miliardi.

Sulla questione del prossimo referendum sulla procreazione assistita, il cardinale Camillo Ruini ammette di rivolgersi "a tutti gli elettori, non soltanto ai cattolici". Sono quindi di grande attualità le considerazioni che Lelio Basso scrisse nel 1976 quando fondò la L.I.A.C. – Lega Italiana Abrogazione Concordato: "L’articolo 7 della Costituzione riconosce la reciproca indipendenza e sovranità dello Stato e della Chiesa , ciascuno nel proprio ordine. Ma che cosa significa questo riconoscimento da parte della Chiesa della sovranità dello Stato? Significa che la Chiesa rinuncia a interferire, attraverso le autorità religiose, siano il papa, i vescovi, i sacerdoti e tutte le organizzazioni che beneficiano dei privilegi concordatari, nella politica dello Stato italiano? Che essa s’impegna a rispettare la sovranità? A non abusare dell’autorità religiosa per vincolare il voto dei fedeli in un referendum o in un’elezione? Se questo è il significato deve essere detto chiaramente, ma se così non fosse l’articolo 7 sarebbe puro flatus vocis e quindi abrogato perché non vi sono altri modi per riconoscere e rispettare l’indipendenza e la sovranità dello Stato nel proprio ordine".

Se ha ancora l’onestà intellettuale, il signor Emiliano Magrini dovrà ammettere che noi anticoncordatari non siamo dei marziani quando chiediamo l’abolizione del Concordato anche attraverso vie internazionali.

 

Franco Vicentini Pres. del Circolo culturale Bertrad Russell di Treviso

 


 

lettera alla stampa nazionale del 30/03/2005

LE TRADIZIONI E GLI ERETICI

Gentile Direttore,

le tradizioni sono importanti, ma quando contengono superstizioni, pregiudizi e crudeltà è meglio cambiarle. Se osserviamo la storia dell’umanità dobbiamo riconoscere agli eretici il merito di aver liberato il mondo dalle superstizioni e dalle crudeltà più mostruose. Molte grandi civiltà hanno conosciuto in epoca pre-storica i sacrifici umani e praticato la schiavitù e la tortura prima dei processi (quello che l'imputato diceva durante la tortura valeva come prova di colpevolezza). L’Occidente cristiano nelle Americhe ammetteva la schiavitù fino alla seconda metà dell’Ottocento. Quando l’illuminista Cesare Beccaria nel 1764 pubblicò "Dei delitti e delle pene" (opera in cui condannava la tortura e la pena di morte) il libro venne messo all’Indice dalla Chiesa e ci rimase fino al 1962. La Chiesa cattolica oggi sembra liberale, ma se osserviamo bene è ancora in molti casi oscurantista: è contro gli anticoncezionali e la "pillola del giorno dopo" che eviterebbero molti problemi che creano tanta infelicità; impone i suoi dogmi a chi non è credente; condiziona la legislazione, i partiti e i governi. In Italia oltre nove milioni di non credenti (la fonte è della Caritas) sono costretti ad accettare leggi varate per compiacere il Vaticano: vedi la proibizione dell’eutanasia, gli ostacoli alla fecondazione assistita, i limiti imposti alla ricerca scientifica e a l’utilizzo delle cellule staminali. Il libero Stato in libera Chiesa è ancora un sogno.

 

Circolo culturale Bertrand Russell - Treviso


articolo di giovedì 24 marzo 2005

 

Unione Internazionale Etico-Umanista - iheu

 Parigi (Francia), 5-7 luglio 2005

 Separazione tra Stato e religione  

Nel 2005 ricorre il centenario della legge di separazione tra Stato e Chiesa in Francia. " La Libre Pensée Française", affiliata all’IHEU, ebbe all’epoca un ruolo chiave nel raggiungimento di questo fondamentale traguardo.

 L’IHEU, l’organizzazione di riferimento per gli umanisti di tutto il mondo, e la sua affiliata francese Libre Pensée Vi invitano al XVI Congresso Umanista Mondiale per scoprire, attraverso seminari interattivi sul movimento umanista mondiale, le sfide che affrontiamo e i nostri successi.

 Potrete partecipare a speciali sessioni su Scienza e Laicità, sull’Unione Europea e sulla questione femminile; essere informati sul centro umanista di bioetica IHEU-Appignani e sul sostegno dato dall’IHEU allo sviluppo dell’umanismo in tutto il mondo; confrontarvi e scambiare idee con gli umanisti, gli attivisti dei diritti dell’Uomo e gli opinion-maker provenienti da ogni parte del mondo.  

Il Congresso si svolgerà nelle prestigiose sedi del quartier generale dell’UNESCO, del Consiglio Economico e Sociale e dell’Università della Sorbona. Saranno disponibili traduzioni simultanee in inglese e francese per tutte le sessioni plenarie e per altre sessioni di interesse generale.

 Per tutti i dettagli sul Congresso e per la registrazione, visitate il sito dell’IHEU www.iheu.org oppure scrivete a:

La Libre Pensée Française:

10-12 rue des Fossés Saint-Jacques

F-75005 Paris

Tel + 33 1 4634 2150 - Fax + 33 1 4634 2184

email libre.pensee@wanadoo.fr

 e per l’Italia...

G.A.MA.,DI. (Gruppo Atei Materialisti Dialettici)

E mail : gamadilavoce@aliceposta.it

Sito internet: www.gamadi.it

 

 


 

lettera alla stampa nazionale del 13/03/2005

Gentile Direttore,

le tradizioni sono importanti, ma quando contengono superstizioni, pregiudizi e crudeltà è meglio cambiarle. Se osserviamo la storia dell’umanità dobbiamo riconoscere agli eretici il merito di aver liberato il mondo dalle superstizioni e dalle crudeltà più mostruose. Molte grandi civiltà hanno conosciuto in epoca pre-storica i sacrifici umani e praticato la schiavitù e la tortura prima dei processi (quello che l'imputato diceva durante la tortura valeva come prova di colpevolezza). L’Occidente cristiano nelle Americhe ammetteva la schiavitù fino alla seconda metà dell’Ottocento. Quando l’illuminista Cesare Beccaria nel 1764 pubblicò "Dei delitti e delle pene" (opera in cui condannava la tortura e la pena di morte) il libro venne messo all’Indice dalla Chiesa e ci rimase fino al 1962. La Chiesa cattolica oggi sembra liberale, ma se osserviamo bene è ancora in molti casi oscurantista: è contro gli anticoncezionali e la "pillola del giorno dopo" che eviterebbero molti problemi che creano tanta infelicità; impone i suoi dogmi a chi non è credente; condiziona la legislazione, i partiti e i governi. In Italia oltre nove milioni di non credenti (la fonte è della Caritas) sono costretti ad accettare leggi varate per compiacere il Vaticano: vedi la proibizione dell’eutanasia, gli ostacoli alla fecondazione assistita, i limiti imposti alla ricerca scientifica e a l’utilizzo delle cellule staminali. Il libero Stato in libera Chiesa è ancora un sogno.

Circolo culturale Bertrand Russell - Treviso


articolo del 14/03/2005

IL VATICANO E LO STATO LAICO

Se c’erano dei dubbi sulle interferenze del Vaticano sui governi dello Stato italiano, oggi non ci sono più. Il cardinale Camillo Ruini in questi giorni chiede "grande compattezza" nell’astensione ai referendum sulla procreazione assistita. Sono quindi di grande attualità le considerazioni che Lelio Basso scrisse nel 1976 quando fondò la LIAC – Lega Italiana Abrogazione Concordato: "L’articolo 7 della Costituzione riconosce la reciproca indipendenza e sovranità dello Stato e della Chiesa , ciascuno nel proprio ordine. Ma che cosa significa questo riconoscimento da parte della Chiesa della sovranità dello Stato? Significa che la Chiesa rinuncia a interferire, attraverso le autorità religiose, siano il papa, i vescovi, i sacerdoti e tutte le organizzazioni che beneficiano dei privilegi concordatari, nella politica dello Stato italiano? Che essa s’impegna a rispettare la sovranità? A non abusare dell’autorità religiosa per vincolare il voto dei fedeli in un referendum o in un’elezione? Se questo è il significato deve essere detto chiaramente, ma se così non fosse l’articolo 7 sarebbe puro flatus vocis e quindi abrogato perché non vi sono altri modi per riconoscere e rispettare l’indipendenza e la sovranità dello Stato nel proprio ordine".

 

Circolo culturale Bertrand Russell – Treviso

Franco Vicentini


I teologi delle grandi religioni hanno sempre dovuto giustificare l’idea di un Dio buono e onnipotente e l’esistenza del male e il dolore inflitti agli innocenti senza colpe. Ad esempio: perché Dio ha permesso che molti popoli praticassero i sacrifici umani ? I Maja sacrificavano le loro vergini per placare i loro Dei. I teologi ebrei e cristiani, per spiegare il male del mondo, hanno inventato il peccato originale che ci rende tutti peccatori. Gli induisti credono nella reincarnazione che fa rinascere in una casta superiore chi si è comportato bene nella vita precedente, e in una casta inferiore chi si è comportato male. I buddisti credono all’unione con il principio divino dopo la purificazione attraverso molte vite. Adesso arriva il libro di Giovanni Paolo II il cui titolo ci suggerisce una nuova verità: "Non vi è male da cui Dio non possa trarre un bene più grande".

Siamo certi però che se questo pensiero del Papa fosse stato letto ogni giorno agli ebrei che vivevano nei campi di sterminio nazisti, essi non si sarebbero consolati vedendo i loro figli e le loro mogli sparire nei forni crematori. E nemmeno oggi nessuno si consolerebbe se dovesse subire ogni dolore a causa di aberranti ideologie, crudeltà o distruzioni naturali.

 

Franco Vicentini - franco.vicentini@libero.it


 

riceviamo e pubblichiamo (11/02/2005)

 

Comunicato Stampa

Cristo non è mai esistito:  afferma lo storico Cascioli e

lancia una sfida al cardinale Biffi e alla Chiesa cattolica

 Il libro-denuncia “La favola di Cristo” dimostra che Gesù è solo uno scambio di persona

 

VITERBO – “Gesù Cristo non è mai esistito ed è possibile dimostrarlo in maniera inconfutabile e comprovata, dissolvendo qualsiasi dubbio. Si è verificato uno scambio di persona”. E’ questa la dichiarazione sconcertante del famoso studioso e storico Luigi Cascioli. Nel suo straordinario e dettagliato libro-denuncia “La favola di Cristo” tutte le teorie della Chiesa cattolica crollano, cadendo una ad una, come in un gioco di domino. Questo lavoro di paziente e costante ricerca è costato allo scrittore cinque anni di studi approfonditi, un lavoro immenso, mastodontico che lo ha condotto a esaminare migliaia e migliaia di documenti, di testi ritenuti sacri e di iconografie. “Infatti nel saggio La favola di Cristo sono illustrate e spiegate con chiarezza tutte le falsità che la teologia cattolica non ha mai ritenuto di mettere in discussione” continua Cascioli. “E’ giunto il momento che il mondo sappia e conosca finalmente quale sia la verità storica, che piaccia no. Inutile tapparsi gli occhi dinanzi alla storia”. Cascioli invita caldamente il cardinale Biffi a partecipare insieme a un pubblico dibattito televisivo auspicando che la Rai, come network di informazione pubblica, e altre emittenti private, mettano a disposizione un programma adeguato di discussione che affronti – prima volta nella storia – il tema se Cristo è esistito. Una sfida che Cascioli si auspica venga immediatamente raccolta da Biffi o da qualsiasi altro rappresentante e teologo della Chiesa cattolica. Un incontro intellettuale che si preannuncia come la grande sfida del millennio.

 

PER VEDERE E ASCOLTARE L'INTERVISTA

a Luigi Cascioli sulla RAI del TG2 nella rubrica Mizar clicca sul link: 

http://www.luigicascioli.it/tg2_ita.php 
 
LA FAVOLA DI CRISTO - Libro-denuncia
per visualizzare la foto e dettagli di Luigi Cascioli clicca sul link: 
http://www.ladysilvia.net/magaView/news/4690/attualita 
 

Luigi Cascioli

disponibile a rilascio interviste e commenti

in una serie di Conferenze itineranti

per presentare la scoperta e il Libro-denuncia LA FAVOLA DI CRISTO

www.LuigiCascioli.it

Tel. 0761910283 

 

per informazioni, inviti a conferenze e interviste contattare:

Relazioni Stampa

processostoria@yahoo.com

Italy mobile +39 3393188116

 

con Preghiera di Pubblicazione e Diffusione

 


articolo del 11/02/2005

"Lettera a il Manifesto"  In occasione del Gay Pride  Roma. Il Vaticano aveva eccepito che Roma ha carattere di "Città sacra".  Ma allora come mai le stanze vaticane sono così piene di gay? (Vedi il libro "Via col vento in Vaticano" scritto da uno di loro)

Gentile Sig Direttore,  il Circolo culturale "Bertrand Russell" di Treviso ha espresso la sua indignata ed energica protesta, per il vergognoso quanto ridicolo tentativo di alti esponenti della Chiesa, di far proibire la manifestazione del "Gay Pride" nel territorio italiano, con lo specioso pretesto che potrebbe "degenerare". Ancora una volta lo Stato del Vaticano ed i suoi sudditi italiani si qualificano per quello che sono e che sempre sono stati nei secoli passati ed in quello trascorso. Sono sempre stati dei condizionatori, antidemocratici, nemici della ragione, del diritto  e del libero pensiero. Il sindaco di Roma ha detto che la manifestazione potrebbe ferire i sentimenti di una parte dei romani; chiunque ricordi le processioni della "Madonna Pellegrina" prima delle elezioni agli albori della Repubblica o le manifestazioni religiose in parte coatte negli ospedali o le sfilate dei preti fascisti col passo dell'oca e le laudi al Duce '"uomo della provvidenza" che con Hitler interveniva contro la Repubblica spagnola a difendere i "sacri" feudi agrari della Chiesa, ricordera' che loro non si sono mai fatti scrupolo di "ferire" le coscienze di chi non li ama. 

Se i cattolici conservassero elementi di cristianesimo dovrebbero dire invece:     "BENVENUTI FRATELLI GAY A ROMA NELL'ANNO DEL GIUBILEO. LE BRACCIA AMOROSE DELLA SANTA MADRE DI DIO VI ACCOLGANO, E NOI CRISTIANI VOSTRI FRATELLI RIVENDICHIAMO PER VOI AMORE E DIGNITA' UMANA, FIGLI COME SIETE DEL PADRE NOSTRO. LE VOSTRE SOFFERENZE PASSATE E PRESENTI SONO UN'IMMAGINE VIVENTE DEL CRISTO CROCIFISSO" . Ma cosa hanno di cristiano i cattolici?

 Il Circolo culturale Bertrand Russell di Treviso. Il Presidente Mario Ruffin