Giovanni Verga - Opera Omnia >> Novelle sparse |
ilverga testo integrale brano completo citazione delle fonti commedie opere storiche opere letterarie in prosa e in versi NEL CARROZZONE DEI PROFUGHI - Ora son sola - diceva l'altra. - Quando incontrai mio marito, qui, per caso, salvo anche lui, non mi pareva vero. Ma avevo tre figli: una maritata, colla grazia di Dio, e il maggiore che mi portava a casa già la sua giornata... Tutti! Tutti!... Io mi ero alzata appunto pel più piccolo ch'era malato, quando successe il terremoto. Il Signore non mi volle. Ne parlava tranquillamente, colla faccia gialla e la testa fasciata. - Ora, quando lui sarà guarito andremo in America. L'altra alzò gli occhi, soltanto, e la guardò. - Certo. Che faremo qui? - In America? - disse un altro profugo. - Non sapete che vita da cani! Peggio dei cani li trattano i cristiani! Ella a sua volta guardò sbigottita l'altro, come a ripetere: - Che faremo qui? - Qui siamo nati: qui sono le pietre delle nostre case! dissero gli altri. EDIZIONE DI RIFERIMENTO: "Giovanni Verga - Tutte le novelle", a cura di Carla Riccardi, I Meridiani, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1982 |
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