ANALISI TESTUALE: DANTE ALIGHIERI

 

Luigi De Bellis

 
 

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VITA NOVA
Donne ch'avete intelletto d'amore






La canzone è composta di cinque stanze. Dante, nella prosa, illustra minuziosamente le parti in cui può essere divisa, in base al contenuto. Noi, più semplicemente, facciamo osservare che l'ultima stanza è di congedo e che nella prima l'autore puntualizza le intenzioni con cui scrive e il pubblico a cui si rivolge: definisce quindi, attraverso l'immagine delle «donne e donzelle amorose» l'ambiente ristretto, socialmente e culturalmente elevato, di cui la poesia è portavoce. Nelle tre stanze intermedie Dante raccoglie, con uno sforzo di sintesi, tutti i motivi della lode, che sono poi sviluppati singolarmente negli altri componimenti della Vita Nuova. Nessuno di questi motivi è, in sè, del tutto originale. Tuttavia, nuovo è il signíficato che il loro insieme assume e, sopra tutto, alcuni appaiono radicalizzati, portati a conseguenze estreme.
Ci riferiamo, per esempio, al nesso, che Dante riprende da Guinizzellí, tra la donna e il divino. Guinizzelli si era limitato a giustificare il suo innamoramento con la somiglianza tra l'aspetto della donna e una bellezza angelica: Al cor gentil...; nel testo dantesco invece la donna è veramente una entità sovrannaturale, che gli angeli invocano, che è oggetto di speranza persino per i beati, i quali pure contemplano Dio. È cosa del cielo, tant'è vero che il cielo ne avverte la privazione. I tratti fisici che, eccezionalmente, sono indicati a caratterizzare l'apparizione di Beatrice (color di perla, occhi, viso) si adeguano a questa concezione di donna sublimata in angelo. Il punto teorico di maggior interesse è questo sforzo, da parte di Dante, di conciliare la presenza fisica della donna (il suo procedere per la via) con il valore di figura religiosa che le è attribuito: il concetto è espresso visivamente, mediante il raffronto tra le due immagini del cielo e della terra. Si delineano due scenari, entrambi popolati di personaggi che testimoniano la potenza di Beatrice: nel cielo, gli angeli, i santi, la Pietà, Dio stesso; sulla terra, le donne che si accompagnano a lei, l'uomo che l'incontra, Amore che l'osserva.

2001 © Luigi De Bellis - letteratura@tin.it