ANALISI TESTUALE: GUIDO CAVALCANTI

 

Luigi De Bellis

 
 

HOME PAGE


O donna mia non vedestù colui






Il motivo della morte compare all'interno di un'area tematica che comprende, in questo componimento, la debolezza (v. 3, «fiochetto e piano»), la paura (v. 4, «temenza»), la violenza (v. 8, Amore venne «per uccider» e, v. 10, «saettò nel cor»), lo sbigottimento e la fuga (v. 11, «sbigotito fuggendo»), la sofferenza, il pianto, la consunzione (vv. 13-14, «quelli martiri / che soglion consumare altru' piangendo»).
Stilisticamente, una caratteristica del sonetto è che le personificazioni, in cui si concretano gli stati d'animo, hanno uno svolgimento ampio: Amore e Morte, con i loro attributi (le armi, per Amore; i dolori, per la Morte), sono protagonisti di due episodi che sembrano autonomi dalla situazione iniziale (colloquio tra il poeta e la donna). Il tema perciò viene svolto non mediante l'analisi psicologica individuale, ma attraverso raffigurazioni oggettive; una specifica dolorosa vicenda viene trasformata in visione allegorica della vita (la vita di tutti, non quella del poeta soltanto), in cui Amore e Morte concordemente agiscono a danno degli umani («altrui», v. 8 e v. 14, è parola indeterminata che indica «la gente»).

 

 

 

2001 © Luigi De Bellis - letteratura@tin.it