Quarta di copertina
Letizia Lanza compie un'indagine al centro del dolore con linguaggio minimale ma, nella spietata precisione di un misurato andamento nominale, affilatissimo; pur consapevole della possibile vacuità del tutto, sceglie di scrivere e di tenere in vita il proprio dolore. È proprio la tensione fra pudore e superstite ma necessario slancio vitale, ad innescare la poesia alta e vera di questi testi.
Mauro Ferrari