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La grande avventura di essere me stessa. Una rilettura di Simone de Beauvoir, a cura di Antonella Cagnolati, Aracne, Roma 2010


La casa editrice romana Aracne dedica un’intera collana alle Donne nel Novecento. A inaugurarla è il volume La grande avventura di essere me stessa. Una rilettura di Simone de Beauvoir, che raccoglie i contributi esposti nel corso del convegno Quando tutte le donne del mondo (Ferrara, 20 novembre 2008), organizzato da Provincia, Comune e Università di Ferrara, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita dell’intellettuale. A curarlo è Antonella Cagnolati, docente di Storia della Pedagogia presso la Facoltà di Scienze della Formazione, direttrice di questa recente collana editoriale e autrice, inoltre, di uno dei contributi contenuti nella pubblicazione, accanto a Marisa Forcina, Michela Fusaschi, Maria Teresa Giaveri, Letizia Lanza, Silvia Leonelli, Francesca Marone, Roberta Pace, Carla Pellandra, Liliana Rampello. A Valeria Pompejano il compito di introdurre i saggi, ordinati e suddivisi nelle tre sezioni tematiche secondo l’architettura già proposta dal convegno che subito illustra il percorso complessivo proposto.

Etica dell’agire politico, Identità e costruzione del Sé, Teorie dell’abbandono: questi i focus di un’indagine proposta dalle organizzatrici del convegno e accolta dalle studiose non per mera celebrazione, bensì in primo luogo per «avvicinare alle tematiche da lei [Simone] trattate il pubblico più giovane che con tutta probabilità non conosce la sua levatura culturale e neppure immagina quanto le donne contemporanee le siano debitrici», oltre che per rileggere il lascito di Simone de Beauvoir alla luce della società contemporanea.

Il centenario si fa allora utile pretesto per «ripercorrere in chiave attualizzante», come dichiarato sin dalla quarta di copertina, «i punti essenziali della sua produzione letteraria nonché ripensare le complesse, articolate e talvolta contraddittorie categorie da essa elaborate come intellettuale engagée». Ne nasce un’interessante serie di approfondimenti, capaci, attraverso le specifiche prospettive, di restituire il pensiero e l’approccio di Simone de Beauvoir a se stessa e al mondo che la circonda, che mai tradiscono la centralità dell’esperienza e avversano ogni vacua pudicizia. Oggetto e perno di questa pubblicazione, ma anche punto di partenza per una riflessione sull’ottica di genere e, più in generale, sulle derive della società contemporanea.

Barbara Pizzo

in: ““LeggereDonna” 149, novembre-dicembre 2010, p. 8