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UNIVERSITA’: FABBRICA DI CULTURA O CULTURA DELLO SCEMPIO ?
Passeggiando per San Lorenzo vi è sicuramente capitato di notare un nuovo cantiere ingombrante ed invadente che sta modificando il vecchio edificio della Vetreria Sciarra.
L’Università colpisce ancora, scippando un altro spazio al quartiere per insediarci la nuova facoltà di Scienze Umanistiche.
San Lorenzo sta implodendo, stretto tra una serie di esigenze che non riguardano i cittadini e le cittadine che lo vivono ma interessi economici e speculativi che ne rendono la vivibilità ormai piuttosto difficile; soprattutto per la popolazione originaria che vive una trasformazione del proprio territorio che la porterà via, via alla progressiva espulsione per i costi delle abitazioni e per i servizi inesistenti.
Il nostro territorio offre solo servizi a chi lo attraversa e non a chi lo abita.
L’acquisizione da parte dell’Università la Sapienza dell’edificio della Vetreria Sciarra comporterà un impatto fortemente negativo per l’ulteriore congestione dovuta al traffico di questa nuova utenza, sono infatti previsti 5000 studenti, senza che il quartiere ne possa trarre minimamente giovamento.
Ma non basta, i palazzi immediatamente adiacenti, con le relative famiglie che lo abitano, vivono da mesi un notevole disagio dovuto non solo al cantiere, ma alle insane prospettive di questo progetto architettonico, che snatura l’edificio e l’ambiente circostante attraverso l’ampliamento delle volumetrie ed i numerosi parcheggi previsti. Inoltre un’ opera così concepita prevede una serie di impianti di condizionamento invasivi e nocivi alla salute degli abitanti più prossimi, in aperto contrasto con gli impegni pubblici presi dall’Università di rispetto del protocollo di Kyoto.
Tutte queste opere, la sopraelevazione, gli impianti, i parcheggi rendono la vista e gli ambienti dei cortili interni e degli affacci assolutamente invivibili.
I residenti in primo luogo, le associazioni e le forze politiche presenti nel territorio stanno da lungo tempo portando avanti una battaglia contro le scelte dell’Università appoggiati dalle istituzioni locali, il Municipio per primo, affinché il progetto cambi regolarmente. A tale scopo è stato votato nel consiglio del terzo Municipio un ordine del giorno che chiede la sospensione dei lavori in attesa che siano accolte le proposte dei cittadini e delle cittadine, lo stesso è stato votato dal consiglio del Comune di Roma.
Queste richieste finora sono state ignorate, l’Università va avanti come un treno ed i lavori continuano sulla base del progetto bocciato dai cittadini e dalle cittadine.
Per fermare questo ennesimo scempio ai danni dell’intero territorio è necessaria una mobilitazione di tutto il quartiere. DA LUNEDI’ 21 FEBBRAIO A SABATO 26 FEBBRAIO PRESIDIO POPOLARE DAVANTI ALLA VETRERIA, VIA DEI VOLSCI 118.
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