(torna indietro)

Dall'Olio fritto al Biodiesel
progetto di raccolta degli Oli vegetali esausti nel III municipio di Roma


Mappa dei Punti di Raccolta

Cos'è il progetto "dall'Olio fritto al Biodiesel" ?
Il progetto ha come obiettivo quello di ridurre quanto più è possibile l'inquinamento dei fiumi, dei mari e della falde acquifere dovuto all'olio di cucina esausto che le famiglie gettano nel lavandino. E dunque un primo passo è quello di fornire alle famiglie del III municipio un servizio di prossimità. Abbiamo coinvolto l'assessorato all'ambiente del III municipio e l'AMA per far sì che in alcuni punti di passaggio dei cittadini fosse posto un raccoglitore dell'olio di cucina esausto (come quello dell'immagine qui a sinistra). Per scoprire quello più vicino alla tua abitazione clicca qui e guarda l'elenco dei punti di raccolta

L'olio così raccolto viene trattato per ricavarne soprattutto biodiesel per autotrazione, trasformando in questo modo un tragico problema di inquinamento del nostro ecosistema in ricchezza economica.

Come raccogliere a casa l'olio usato?
Se si tratta di olio di frittura fatelo prima raffreddare, quindi versatelo, usando un imbuto e magari un tavagliolino di carta come filtro, in una bottiglia o tanica di plastica. Quando questa è piena, potete recarvi presso un punto di raccolta e svuotarla nel bidone giallo.
Naturalmente potete recuperare anche l'olio crudo delle scatolette di tonno, dei funghi sott'olio ecc..
PERO' ATTENZIONE: l'olio del motore assolutamente no!

Perché è importante riciclare l'olio di cucina? Vantaggi ambientali
L'olio di cucina usato nella cottura e conservazione dei cibi non va gettato nel lavandino!
Molti non riescono neanche ad immaginare quanto sia devastante per l'ambiente.
Riportiamo un brano della gionalista Paola Ficco pubblicato su il Sole 24 Ore" del 21-02-2011: "[l'olio esausto] rende sterili i terreni, poiché impedisce alle radici delle piante l'assunzione di sostanze nutritive; rende invivibili mari, fiumi e laghi, poiché non consente il necessario scambio di ossigeno tra aria e acqua (un kg d'olio impermeabilizza una superficie grande come un campo di calcio); si deposita sulle falde freatiche e, spostandosi con esse, raggiunge pozzi e giacimenti di acqua potabile rendendola non idonea all'uso". Se intercettato da un depuratore, ne mette in crisi il funzionamento.

Perché è importante riciclare l'olio di cucina? Vantaggi economici
Se invece lo recuperiamo, si può riciclare e ottenere Biodiesel e glicerina (esistono anche altre lavorazioni che permettono di ricavare bitume, lubrificanti, ecc. ).
Da 1000 g di olio vegetale esausto limpido + un catalizzatore + 110 grammi di Metanolo si ottengono 998 g di Biodiesel e 110 g di glicerina, più scarti.
Inoltre il biodiesel usato nell'autotrasporto è più ecologico del diesel, infatti nella combustione produce meno inquinanti: meno PM10, niente zolfo e niente Idrocarburi Policiclici Aromatici.

Dall'olio di cucina di Roma carburante per 7.000 auto
Dall'olio vegetale esausto prodotto dalle famiglie romane si potrebbero ricavare 7 milioni di litri di biodiesel ogni anno! Che potrebbero alimentare l'equivalente di 7.000 auto, generando un fatturato intorno ai 10 milioni di euro e quindi nuovi posti di lavoro per circa 250 persone.
NON GETTIAMO TUTTO QUESTO NEL LAVADINO!


Il progetto è ideato e promosso dal circolo Legambiente "le Perseidi" del III Municipio di Roma
che ha coinvolto l'assessorato all'ambiente del III Municipio, l'A.M.A. e l'azienda Adriatica Oli.

email: leperseidi@libero.it

web designer D.Pesce - ultimo aggiornamento 7 febbraio 2013