FARMATEATRO ( spettacolo del Carro dei comici) - Prove d’attore a piccolo dosaggio
di Antonella Zezza

IL CARRO DEI COMICI

 

Come nasce l'associazione il Carro dei Comici

 

L'associazione si è costituita nel 2003 in seguito all'incontro tra Francesco Tammacco (unico molfettese, laureatosi alla facoltà di filosofia di Bari e specializzatosi a Venezia in Commedia dell'arte al teatro “Goldoni”), Matilde Bonaccia (napoletana, ha studiato all'Accademia dello spettacolo di Napoli) e Rosa Tarantino (originaria di Tricarico, formatasi a Venezia al teatro “Goldoni” e specializzatasi anche lei in Commedia dell'Arte italiana).

 I tre si incontrano durante il provino dello spettacolo “Nel bel mezzo di un gelido inverno”, regia di Kenneth Branagh, messo in scena da Tonio Logoluso. Nel 2001 lo stesso spettacolo, nel quale recitano tutti e tre, è stato promosso dal Glob Glotter (associazione culturale di Trinitapoli). Dopo questa esperienza costituiscono il “Carro dei Comici”. Una tetralogia cabalistica li accompagna sino al loro ultimo spettacolo “Farmateatro” ( il 29 marzo all'Odeon).

La denominazione “Carro dei Comici” si ispira a quei grandi carri della speranza che, nell'oramai lontano settecento, portavano via gli attori e gli intellettuali dall'Italia dell'Illuminismo riformatore per andare verso la Francia Rivoluzionaria.

Così il “Carro” torna a noi come simbolo di un rinnovamento della drammaturgia che pare essersi bloccata ai grandi Pirandello ed Edoardo.

Non una fuga, dunque, un  cambiamento radicale, bensì un ritorno, quello dei nostri attori, ispirato dalla   volontà di riformare la cultura teatrale nella propria terra, attraverso i giovani, meno giovani…la gente comune.

Qual'è l' obiettivo del “Carro dei Comici”?

Creare un grande polo teatrale a Molfetta. L'esperienza di questi tre anni ha visto crescere notevolmente il gruppo, coordinato dai tre fondatori e autofinanziatosi sino ad ora.

Numerose, sino ad ora, sono state le esperienze teatrali come l'allestimento degli  spettacoli “Odore di muschio” e “Una famiglia particolare”.

Si tratta di spettacoli che rappresentano quel genere teatrale che, inscenando storie di vita reale, affronta temi scottanti come quello della pedofilia o della gravidanza vissuta in giovane età. E' lo sguardo indagatorio dello studio psicologico, anatomico e sociologico che prende corpo sul palco.

     

Prossimi appuntamenti

Da maggio ripartirà il book-crossing che attraverserà tutte le piazze italiane, regalando ai passanti un frammento letterario da strappare e portare via con sè.

Il prossimo spettacolo ha come titolo AB-ULI-VIA, neologismo che allude, attraverso il simbolo botanico, al sud ed alla questione meridionale. Lo spettacolo è già stato premiato al festival dei corti di Napoli nel 2005 ed è stato allestito dal Teatro delle formiche.

L'opera ha consentito all'associazione di portare a casa tre premi: quello per il miglior corto teatrale, per la miglior attrice ( Matilde Bonaccia), e per le migliori musiche (Federico Ancona).

 

Il corso è stato condotto dal regista-attore Francesco Tammacco che ha guidato gli apprendisti attori lungo il percorso intricato del teatro della mente attraverso prove vocali e corporee. Il gruppo, composto da ventidue discenti, ha visto ognuno inserirsi nel gioco delle parti in maniera autonoma e complementare. Ciascuno si è misurato con una complessa varietà di testi drammatici e di commedie di sicuro rilievo letterario che, messe in scena, hanno dato luce ai personaggi in maniera prismale.

La terapia del Farmateatro prevede che la rappresentazione sia la messa in scena del rapporto tensione- malattia-cura incapsulato in una proiezione libera; gli attori divengono tutt'uno col pubblico sorridendo di sè attraverso l'ironia.

Quanto di più benefico nell'epoca delle patologie individuali e del male di vivere dove vali quello che hai!”

Così l'ironia si fa strada come panacea dell'umanità attraverso frammenti de: il “Gabbiano” di Cechov, “Yerma” di Lorca, “Corpo” di Scarpa.

Il primo segmento scenico è chiamato “Alchimia”, nome ispirato agli incontri con i ricercatori della Facoltà di Chimica di Bari.

Sì, proprio l'alchimia dell'esoterismo antico che si incrocia con il teatro “dove all'allusione del vero risponde la Verità della finzione”.

Ahimè è fingendo che si conosce ciò che c'è già!

maggio 2006