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San Giovanni B. - Migliarina 26 novembre 2004

Indice:

- Presenti

- Svolgimento

- Note

Appendice

- Testo 1

- Testo 2

- Testo 3

 

(inizio)    Presenti:

don Hugo
Bonati Matteo
Lattuada Leonardo
Fazi Debora
Imberciadori Annalisa

 

(inizio)    Svolgimento:

Questa sera è Migliarina a Giocare in CASA!

Dalle nostre presenze non si direbbe, è vero. Comunque questo è un discorso a parte e passo subito a farvi il resoconto della serata.

Serata che mi ha visto particolarmente interessato in quanto ho partecipato attivamente alla stesura delle tracce, all'organizzazione della serata, al coordinamento della cena (siamo a MIGLIARINA) e persino attore in una piccola recita durante la serata.

Manie di protagonismo? forse, ma di fatto non sono stato particolarmente soddisfatto. Purtroppo per una sorta di onestà nei confronti dei miei lettori dovrò farmi autocritica e autocriticarmi come ho fatto con altre persone.

Diciamo subito che per la prima volta, avevamo una scaletta precisa della serata. Scaletta precisa al minuto dove era previsto ogni tipo di .. imprevisto(avrebbe dovuto esserci..).

Ore 20.00 la cena.

Su pressioni di don Gabriel, per non allungarci troppo per la serata, la sala doveva essere apparecchiata e pronta per le 19.55 con conseguente inizio alle ore 20.00 senza nessun ritardo. PUNTUALISSIMI era la parola d'ordine.
Sempre dello stesso stampo doveva essere la disposizione a tavola e infatti mi sono permesso di chiedere ad ogni rappresentante delle parrocchie di inviarmi un SMS con il numero ESATTO dei partecipanti. Senza NESSUNA tolleranza.

cosa è successo:

Don Gabriel e il suo seguito si sono presentati alle 20.10. Sapevo un numero di partecipanti di Mazzetta, Felettino (con "piu o meno 3 persone" ) e non avevo la minima idea su MIGLIARINA, e La Pianta. Andando a occhio ci abbiamo preso con 35 coperti. Alla serata si sono aggiunti i seminaristi (me ne ero completamente dimenticato..). A tavola mancavano le posate. Sono la buona volontà di alcuni giovani di Migliarina (e in particolare Eugenio del Felettino) hanno potuto sopperire alle mie gravi lacune organizzative di inizio serata.

ma il bello deve ancora venire!

Dopo la consueta cena a base di pizza e farinata, la serata doveva proseguire con un momento di animazione. Questo "momento" è in pratica una recita con un gioco. Tutto inquadrato nel tema "Iniziamo la ricerca"

La recita ideata e organizzata dal 20/11 dai responsabili (quindi una settimana prima)avrebbe dovuto dare il via alla ricerca, ovvero di seguire/ripercorrere lo stesso cammino dei Magi verso Gesù. Il gioco intitolato nella scaletta "C'è da fidarsi?" doveva avere come scopo l'infondere fiducia nella guida (la Stella).

Dicevo della recita. Durante la riunione di sabato 20 si è deciso che Cristiano (responsabile per la parrocchia della Pianta) dovesse trovare alcuni ragazzi del loro gruppo di teatro per darci una mano. Per impersonare i 3 Re Magi le nomination erano Leonardo, Cristiano e un sacerdote a scelta tra don Hugo e don Gabriel. Per gli eventuali abiti di scena si sarebbe deciso dopo, la prova generale avrebbe dovuto esserci in settimana e il copione sarebbe stato scritto da don Gabriel e distribuito ai responsabili nella settimana prima dell'incontro.

Tutto chiaro e logico? Lo pensavo anch'io. Prima di sapere che avevamo sottovalutato un dettaglio. Cristiano non era presente alla riunione a causa di importanti, improrogabili impegni sociali, lavorativi e personali (era rimasto addormentato...). Al guaio avevamo risolto avvertendolo in giornata per telefono. Ma sempre lui si è ammalato in settimana e non solo non è riuscito a trovare i 3 ragazzi, ma non è riuscito nemmeno ad riferire l'idea a qualcun'altro. La perdita del remagio, la prova generale non fatta e gli abiti di scena dimenticati sono solo dettagli rispetto al fatto che il copione non è MAI stato scritto.....

Risultato: 10 min. prima della cena (cioè nel tempo tra la data prevista e l'arrivo degli ospiti) io e l'infaticabile Eugenio ci siamo messi a scrivere una bozza di copione (tanto per non andare completamente impreparati). I tre nuovi re Magi sono stati sorteggiati dopo la cena, la prova generale è stata fatta mentre si sparecchiava....

Si dice che una pessima prova generale prelude ad un'ottima prima.....

Beh,non è stato cosi...

La serata è iniziata con un discorso di apertura di don Giorgio, un altro discorso di don Hugo (tutto per aspettare don Gabriel che si era chiuso in bagno a impararsi la parte a memoria!) e alla grande presentazione da parte della Debora (aiuto infaticabile di Migliarina).

Vorrei calare un velo pietoso sulla prestazione degli attori (Leonardo, don Hugo e don Gabriel per Baldassarre, Gasparre e Melchiorre e ai ragazzi neo remagi Eugenio, Laura e Andrea). Ci fosse stato UNO che si fosse ricordato la battuta a memoria!

Ma la buona volontà è stata premiata e il pubblico si è divertito. Alle nostre spalle.

E il gioco, come è andato il gioco?!

Il gioco chiamato "i ciechi a spasso" si svolgeva in questa maniera. I partecipanti venivano bendati e dovevano compiere un percorso sinuoso per arrivare al traguardo. Successivamente i partecipanti venivano divisi in coppie, un bendato e l'altro no, e rifacevano lo stesso percorso. Scopo del gioco appunto quello di far capire il bisogno di fidarsi della guida (soprattutto se ci insegna un cammino!).

Pronti? Via! prendiamo le bende.....

...quali bende?....

... mi sono dimenticato di richiederle! ...

La prontezza di Migliarina si è notata subito. Prendiamo le sciarpe e per rendere più sicura la cecità, abbiamo spento le luci. Il percorso era "disegnato" con delle sedie.

Conclusione: il percorso è stato preso come un percorso a ostacoli (vinceva chi scavalcava le sedie..) e nella seconda parte si poteva notare come la guida si divertiva a far schiantare il "guidato" contro le sedie..... senza evidenziare il fatto che per ovvie ragioni tecniche si è potuto spegnere solo alcune luci...

La spiegazione del momento di animazione è stato fatto da don Gabriel e successivamente dai singoli animatori nei gruppetti. Ma prima c'era il secondo momento.

La lettura dei testi biblici.

La lettura dei 2 testi (lettori precedentemente individuati tra quelli di Migliarina) è stata affidata al seminarista Santini da don Gabriel (saltando la gerarchia dell'organizzazione!).

Nota: Nessuno si è accorto che ha letto solo un brano anziché due!

Nota 2: Nessuno se ne è accorto perché le tracce (ideate per essere distribuite all'inizio della serata) non erano state ancora distribuite a causa di un numero inferiore di copie.

L'idea era "ogni parrocchia fa una ventina di copie in modo da alleggerire il carico su don Luigi" ma Felettino e La Pianta se ne erano scordate e le tracce mancavano.

Un altro appunto sulle tracce va detto.

IO mi sono impegnato a impaginarle, correggerle e distribuirle a TUTTI i responsabili e animatori. Una copia in formato MS-Word, una copia in formato Acrobat (pdf) sia dal computer di don Hugo che dal mio. Inoltre con il parere contrario di don Hugo che ha detto "non sono mica scemi!" ho spedito una integrazione con scritto come stampare e piegare la traccia.....

Risposte:
- non ho avuto tempo per leggerla

- ho ricevuto due copie non sapevo quale fosse corretta e non le ho lette

- pdf ? pensavo fosse un visus e l'ho cancellato

- ma che razza di impaginazione hai fatto? (con in mano la copia stampata MALE)

Divisione in gruppi.

Ogni gruppo (deciso sempre il 20/11 e riscritto per e-mail con le tracce) aveva almeno un animatore e un sacerdote. I sacerdoti erano 5 e di conseguenza anche i gruppi erano 5. Ci si conta e ci si divide.

Gruppo 1: Don Hugo e Leonardo come sacerdote e animatore

Gruppo 2: Don Italo e Massimiliano

Gruppo 3: Don Gabriel e Annalisa

Gruppo 4: don Giorgio, Andrea e Elena

Gruppo 5: don Sergio, Laura e Cristiano

Ci fosse stato uno, in riunione del 20 o per e-mail o addirittura in tutta la serata che mi avesse fatto notare che don Sergio non c'era e il gruppo 5 non poteva esistere!! Veloce riorganizzazione dei gruppi, rinumerazione che ha mandato in crisi TUTTI gli animatori che avevano associato Animatore con il numero e non con il Sacerdote......  un macello: un gruppo senza animatore, un gruppo di 6 persone, un'altro con 15 più 3 animatori e nel nostro non c'era il sacerdote!

Finalmente distribuzione delle tracce. Tempo utile 45 min. dalle 21.15 alle 22.00 al massimo.

Successivamente verrà completato un cartellone.

Questo "cartellone" consiste in una bacheca dove andavano appuntate su un foglio le impressioni del singolo gruppo. Un rammarico non aver evidenziato che il foglio andava compilato dai componenti e non dagli animatori. Dubbio creato, dubbio sfruttato. Alcuni animatori hanno compilato loro stessi il foglio con un riassunto di quello che avevano detto....   Addirittura c'era chi non ha scritto niente perché non aveva la penna...... ma almeno chiedetela!

Finalmente una bella notizia.

Nonostante i molti inconvenienti dovuti alla scarsa esperienza (mia in primis) e anche ad una naturale serie di incidenti irrilevanti (ma per coerenza esagerati da me..) il messaggio è arrivato.

Si è notato infatti negli incontri e successivamente alle chiacchiere (aspettando don Giorgio che ha fatto le 22.10) dei ragazzi che avevano appreso e fatto loro il tema "fidarsi, perché dobbiamo fidarsi?" del primo momento e lo stesso tema era stato osservato nelle letture bibliche e in particolare nella testimonianza di Madre Teresa di Calcutta.

In conclusione don Gabriel ha spiegato il "compito a casa" e dopo i consueti avvisi di don Giorgio l'incontro è finito con solo 15 min. di ritardo rispetto alla tabella di marcia.

La conclusione, per quel che concerne l'organizzazione, è rincuorante e anche positiva perché era richiesto trasmettere qualcosa e quel qualcosa è stato trasmesso.

Un ringraziamento a tutti quelli che hanno partecipato.

 

 

(inizio)    Note e avvisi:

- Il prossimo incontro vicariale sarà il ritiro spirituale fissato il 12 dicembre e NON l'11 come previsto. La località è ancora da decidere

- La traccia (sia ufficiale che per gli animatori) e l'integrazione alla stessa è disponibile nella sezione download.

 

(inizio)    Genesi 12, 1-4

Il Signore disse ad Abram:
«Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò. Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione.
Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra».
Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(inizio)    Ezechiele 3,3

.. Mi disse: “Figlio dell’uomo,
mangia ciò che hai davanti,
mangia questo libro, poi va’ e
parla al tuo popolo”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(inizio)    Fuggire o dare la vita?

“Un giorno, mentre ero nei quartieri poveri di Calcutta e stavo per ritornare nella mia stanza, ho visto una donna che giaceva sul marciapiede. Era debole, sottile e magrissima, si vedeva che era molto malata e l’odore del suo corpo era così forte che stavo per vomitare, anche se le stavo solo passando vicino.
Sono andata avanti e ho visto dei grossi topi che mordevano il suo corpo senza speranza, e mi sono detta: questa è la cosa peggiore che hai visto in tutta la tua vita.
Tutto quello che volevo in quel momento, era di andarmene via il più presto possibile e dimenticare quello che avevo visto e non ricordarlo mai più.
E ho cominciato a correre, come se correre potesse aiutare quel desiderio di fuggire che mi riempiva con tanta forza. Ma prima che avessi raggiunto l’angolo successivo della strada, una luce interiore mi ha fermata. E sono rimasta lì, sul marciapiede del quartiere povero di Calcutta, che ora conosco così bene, e ho visto che quella non era l’unica donna che vi giaceva, e che veniva mangiata dai topi. Ho visto anche che era Cristo stesso a soffrire su quel marciapiede.
Mi sono voltata e sono tornata indietro da quella donna, ho cacciato via i topi, l’ho sollevata e portata al più vicino ospedale. Ma non volevano prenderla e ci hanno detto di andarcene via. Abbiamo cercato un altro ospedale, con lo stesso risultato, e con un altro ancora, finché non abbiamo trovato una camera privata per lei, e io stessa l’ho curata. Da quel giorno la mia vita è cambiata. Da quel giorno il mio progetto è stato chiaro: avrei dovuto vivere per e con il più povero dei poveri su questa terra, dovunque lo avessi trovato.

(Madre Teresa di Calcutta)

 

 

Pagina aggiornata il: 2 dicembre 2004

 

 

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