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Veglia Missionaria
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Parte Prima
Parte Seconda
Benedizione
(inizio) Parte prima: "Fame di pane"
Introduzione
Guida
Ci troviamo convocati questa sera per celebrare insieme la Veglia di
preghiera missionaria. La nostra Diocesi ha celebrato quest’anno il Congresso
eucaristico e la giornata missionaria collega strettamente Eucarestia e
missione.
Anche il tema della Giornata Missionaria Mondiale è strettamente collegate con
il messaggio del Santo Padre e con il Congresso Eucaristico Nazionale che la
Chiesa italiana celebrerà nel 2005. La comunità cristiana trae dall'Eucarestia
la forza per portare il Vangelo. fine agli estremi confini della terra. L'Eucarestia
è il sacramento che si pone al centro della vita ecclesiale. Lo si vede fin
dalle prime immagini della Chiesa, che ci offrono gli Atti degli Apostoli:
"Erano. assidui nell'ascoltare l'insegnamento. degli Apostoli e nell'unione
fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere" (Atti 2,42). Nella
"frazione del pane" è evocata l'Eucarestia. (Cfr. Ecclesia de
Eucharistia, n. 3). Il dono della comunione eucaristica rafforza poi la
comunione tra gli uomini. L'Eucarestia diventa così presenza efficace di Cristo.
accanto. agli uomini, stimolando il senso di responsabilità verso la terra
presente, promettendo una umanità rinnovata nel suo amore. È dunque
dall’incontro con Cristo presente nell'Eucarestia che la Chiesa trae la forza
per la sua missione nel monde. Risuona anche a noi l'invita di Gesù: "Voi stessi
date loro da mangiare!"(Marco 6,37).
Dalla celebrazione Eucaristica prende slancio lo spirito e l’attività
missionaria della Chiesa, che annuncia Cristo e il suo vangelo all’uomo di oggi.
L'uomo ha fame di pane, ma sente più urgente che mai la fame di Dio, perché Dio
solo può portare la pace, rendere gli uomini fratelli, porre nel cuore di tutti
il vero amore. "I poveri hanno fame di Dio, e non solo di pane e di libertà, e
l'attività missionaria prima di tutte deve testimoniare e annunziare la salvezza
in Cristo." (RM 83).
Canto n° 1: Io sono il pane
(Mentre si canta vengono portati in processione sull'altare alcuni cesti di piccoli pani che verranno poi distribuiti ai partecipanti alla veglia,( un mappamondo e la Bibbia)
(inizio)
Guida: facciamo nostra la preghiera di Johnson Gnanabaranam .
La leggiamo a due voci: Assemblea e Solista
A: Come posso ringraziare Dio.
se offre da mangiare e bere solo a me ed il mio vicine ha fame e sete? . . come
posso allora dire: "Grazie, Signore, del cibo?
S: Figlio mio, non ti do da mangiare e bere perché tu solo possa saziarti ed esser Contento. Ti do il cibo perché tu lo divida col tuo vicino che ha fame Saziato da te, riconoscerà il mio affetto e mi ringrazierà.
A: E devo lodare Dio se veste solo il mio corpo e dà una casa solo alla mia famiglia mentre il mio vicino è nudo e dorme sulla strada? Come posso dire allora "Lodata sia la tua bontà, o Dio?"
S: Figlio mio, non ti do vestiti e casa perché tu viva nel benessere e diventi orgoglioso per questo. Te li do perché il tuo vicino che ha freddo sia protetto dalla tua veste. E perché la tua casa sia rifugio per quelli che sono nella miseria: quando, attraverso te, sentiranno la mia bontà e mi loderanno.
A: Devo glorificare Dio se dà salute e libertà soltanto a me, mentre i miei vicini sono malati ed oppressi? Devo allora dire: "Lodata sia la pietà del Signore?"
S: Figlio mio,non ti ho scelto perché tu ti senta tranquillo e sicuro per sempre, ma ti ho scelto perché tu sia mio collaboratore.
A: Dovrei ringraziare il Signore perché ha scelto me, mentre milioni di uomini vivono nell' oscurità Dovrei allora pregare: "Ti ringrazio Signore, perché sono uno dei tuoi eletti!"
S: Quando darai testimonianza del mio amore al tuo prossimo si accorgeranno della mia presenza, la loro oscurità diventerà luce e, insieme a te, mi ringrazieranno, mi loderanno, e mi serviranno come figli miei!
(inizio) Dal libro dell'esodo (16, 4-8; 16-20)
"Allora il Signore disse a Mosè: " Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni ,giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina secondo la mia legge o no. Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che dovranno portare a casa, sarà il doppio di ciò che raccoglieranno ogni, altro giorno". Mosè e Aronne dissero a tutti gli Israeliti: " Questa sera saprete che il Signore vi ha fatti uscire dal paese d'Egitto; domani mattina vedrete la Gloria del Signore; poiché egli ha inteso le vostre mormorazioni contro di lui. Noi infatti che cosa siamo, perché mormoriate contro di noi? ". Mosè disse: " Quando il Signore vi darà alla sera la carne da mangiare e alla mattina il pane a sazietà, sarà perché il Signore ha inteso le mormorazioni con le quali mormorate contro di lui. Noi infatti che cosa siamo? Non contro di noi vanno le vostre mormorazioni, ma contro il Signore "
Ecco
che cosa comanda il Signore: "Raccoglietene quanto ciascuno può mangiarne, un
omer a testa, secondo il numero delle persone con voi. Ne prenderete ciascuno
per quelli della propria tenda".
Così fecero gli Israeliti. Ne raccolsero chi molto chi poco. Si misurò con l'omer:
colui che ne aveva preso di più, non ne aveva di troppo, colui che ne aveva
preso di meno non ne mancava: avevano raccolto secondo quanto ciascuno poteva
mangiarne. Poi Mosè disse loro: " Nessuno ne faccia avanzare fino al mattino "...Essi
non obbedirono a Mosè e alcuni ne conservarono fino al mattino; ma vi si
generarono vermi e imputridì. Mosè si irritò contro di loro.
Parola di Dio
Guida: Tre quarti dell' umanità vive il dramma della fame. Potrebbero
sfamarsi tutti con i frutti della loro terra, ma un iniquo sistema economico fa
diventare sempre. più opulento il ricco a scapito del povero che piomba nella
miseria più nera e disperata.
"La manna" superflua viene venduta per comperare armi ed alimentare guerre
fratricide. Signore, ti chiediamo perdono per questi nostri fratelli!
Canto: Misericordias Domini,
in aeternum cantabo (bis)
Momento di silenzio
Parte seconda "Fame di Dio"
Guida: "Per conoscere i poveri - diceva don Mazzolari - non basta neppure l'amore di chi si mette concretamente e generosamente a loro disposizione. Per conoscere veramente i poveri, per parlarne con competenza, bisognerebbe conoscere il mistero di Dio, che li ha chiamati "beati" riservando loro il suo regno. Se vedo me stesso non posso vedere il povero: se vedo Gesù non posso non vedere il povero... Quella. dei poveri, come quella di Dio, è una presenza scomoda Sarebbe meglio che Dio non fosse; sarebbe meglio che i poveri non fossero: poiché se Dio c'è, la mia vita non può essere la vita che conduco; se i poveri ci sono, la mia vita non può essere la vita che conduco...Non è il fatto che ci siano dei poveri che fa paura, ma che esistano degli uomini, dei fratelli che non li vogliono vedere."
Canto n° 2: Eccomi
(inizio) Lettore 1: (Dal Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo Il per la Giornata Missionaria Mondiale 2004 )
Carissimi Fratelli e Sorelle!
L'impegno missionario della Chiesa costituisce, anche in questo inizio del terzo
millennio, un'urgenza che a più riprese ho voluto ricordare. La missione, come
ebbi a osservare nell'Enciclica Redemptoris missio, è ancora ben lontana
dal suo compimento e dobbiamo perciò impegnarci con tutte le forze al suo
servizio. L'intero Popolo di Dio, in ogni momento del suo pellegrinaggio nella
storia, è chiamato a condividere la "sete" del Redentore (cfr Gv 19,28). Questa
sete di anime da salvare fu sempre fortemente avvertita dai Santi: basti
pensare, ad esempio, a santa Teresa di Lisieux, patrona delle missioni, e a
Mons. Comboni grande apostolo dell' Africa, che ho avuto la gioia recentemente
di elevare all'onore degli altari.
Le sfide sociali e religiose che l'umanità affronta in questi nostri tempi
stimolano i credenti a rinnovarsi nel fervore missionario. Sì! E' necessario
rilanciare con coraggio la missione "ad gentes", partendo dall' annuncio di
Cristo, Redentore di ogni umana creatura. li Congresso Eucaristico
Internazionale, che sarà celebrato a Guadalajara in Messico nel mese di ottobre,
mese missionario, sarà un'occasione straordinaria per questa corale presa di
coscienza missionaria intorno alla Mensa del Corpo e del Sangue di Cristo.
Raccolta intorno all'altare, la Chiesa comprende meglio la sua origine e il suo
mandato missionario. "Eucaristia e Missione", come ben sottolinea il tema della
Giornata Missionaria Mondiale di quest'anno, formano un binomio inscindibile.
Alla riflessione sul legame esistente tra il mistero eucaristico e il mistero
della Chiesa si unisce quest'anno un eloquente riferimento alla Vergine Santa,
...grazie alla celebrazione del 150° anniversario della definizione
dell'Immacolata Concezione (1854 - 2004). Contempliamo l'Eucaristia con gli
occhi di Maria. Contando sull'intercessione della Vergine, la Chiesa offre
Cristo, pane della salvezza, a tutte le genti, perché lo riconoscano e lo
accolgano quale unico Salvatore.
Momento di silenzio
(inizio)
Lettore 2: (dalla lettera del
Vescovo per l’anno pastorale 2004/2005)
"Vi ho dato l’esempio perché come ho fatto io facciate anche voi”. È la parola
dalla quale vogliamo farci accompagnare in questo nuovo anno pastorale...... Con
la stessa solennità dei gesti sul pane e sul vino Gesù, nella lavanda dei piedi,
accompagna esplicitamente il suo gesto con il comando di ripeterlo. Non basta
ricordare ciò che lui ha fatto, ma siamo chiamati a riviverlo nelle nostre
scelte. Sono due gesti tra loro profondamente legati. Il dono di sé fatto
nell'Eucaristia ed il dono di sé fatto nella carità si completano a vicenda. E a
noi, discepoli, il maestro chiede di continuare ad accogliere il dono
eucaristico per essere capaci di vivere il dono esistenziale. Proprio perché ci
nutriamo di lui che si dona, siamo resi capaci e continuamente spinti al dono di
noi stessi.
La logica del servizio è quindi la logica che appartiene più profondamente a chi
accoglie il dono eucaristico. La Chiesa, abbiamo meditato lo scorso anno, si
raccoglie intorno all'Eucaristia celebrata e da essa trova sempre nuove energie
per il compimento della sua missione.
(5.3) Accogliendo il corpo di Cristo presente nell'Eucaristia accogliamo anche
il dono altrettanto prezioso del corpo di Cristo che è la Chiesa, articolata
nelle sue varie membra, costruita dalle diverse vocazioni ed esperienze. Ciò
comporta un vero scambio, una ricca conoscenza reciproca e l'attenzione a
mettere nel giusto risalto il ruolo di ognuno e il compito che ciascuno svolge
per la vita comune.
Le parrocchie e i vicariati, in collaborazione con la Caritas Diocesana,
avranno cura, perciò, di una attenta promozione di tutte le forme di
volontariato presenti o possibili per aiutare anche l'orientamento delle nuove
generazioni ad una presenza efficace delle diverse forme di vita possibili nella
Chiesa.
Momento di silenzio
(3.6) L'Eucaristia educa le nostre comunità a ricordare sempre che è "per
tutti" che il pane è donato ed il vino è versato ed apre perciò il nostro
sguardo alle esigenze del mondo intero.
Il servizio umanitario ed ecclesiale non ha infatti i confini limitati dei
nostri territori, ma si apre alle altre terre vicine e lontane in modo
particolare a quelle segnate da povertà materiali o da gravi carenze spirituali.
La chiamata a donarsi per i fratelli porta in sé, a volte, proprio questa
apertura al mondo intero, ed un valore speciale alla consapevolezza di come è
vitale offrire il dono del Vangelo, della fede a tutti gli uomini, nel servizio
ecclesiale missionario.
Anche per questo aspetto è da rinnovare la preghiera e l'attenzione alle
iniziative proposte dal nostro Centro Missionario, per aiutare le nostre
comunità ad avere presenti i bisogni del mondo intero e per sostenere chi è
chiamato a rispondere con generosità e a partire nella consapevolezza di avere
una Chiesa alle spalle in grado di accompagnarlo.
(inizio) Testimonianza missionarie
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv. 6,1-15)
"Dopo questi fatti, Gesù andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di
Tiberiade, e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli
infermi. Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli.
Era vicina la Pasqua, la festa dei giudei. Alzati quindi gli occhi, Gesù vide
che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: “Dove possiamo comprare il
pane perché costoro abbiano da mangiare? ". Diceva così per metterlo alla prova;
egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. Gli rispose Filippo: "
Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa
riceverne un pezzo". Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di
Simon Pietro:"c'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che
cos'è questo per tanta gente?". Rispose Gesù: " Fateli sedere ".
C'era molta erba in quel luogo.. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila
uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli
che si erano. seduti, e lo stesse fece dei pesci, finché ne vollero. E quando
furono saziati, disse ai discepoli: " raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla
vada perduto". Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque
pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, viste il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: "
Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!". Ma Gesù, sapendo che
stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna,
tutto solo.
Parola del Signore
Parola del vescovo
Guida: Preghiamo per quelli che non si stancano di costruire la pace
in un mondo di guerra , di proporre la condivisione in un mondo di fame, di
proclamare la giustizia secondo lo spirito del Vangelo.
A: Ascoltaci Signore!
Lettore: Padre, nel tuo Figlio Gesù ti sei manifestato come redentore di tutti
gli uomini, effondi il tuo spirito d'amore nel cuore dei tuoi credenti affinché
sappiano liberare i poveri, gli oppressi, i prigionieri.
A : Ascoltaci Signore!
Lettore: Signore rendici pietre vive nella tua Chiesa, testimoni credibili del
tuo regno, di comunione fraterna.
A: Ascoltaci Signore!
Lettore: Signore, immetti nella nostra comunità lo stesso ardore di carità e
comunione della prima comunità apostolica, che era un cuor solo ed un'anima
sola, e dove i credenti mettevano tutto insieme, di modo che nessuno tra di loro
mancava del necessario.
A : Ascoltaci Signore!
Lettore: O Signore, che rivesti i gigli dei campi e offri il nutrimento agli
uccelli del cielo, dirigi i cuori dei governanti delle nazioni perché, consci
della dignità di ogni uomo e di ogni donna, siano al servizio della giustizia e
della carità.
A : Ascoltaci Signore!
Lettore: O Signore, fa che l'Eucarestia che celebriamo, sia per i cristiani il
sacramento della missione, e che la tua Chiesa, come il corpo di Cristo
crocifisso, sia il corpo immolato per gli altri.
A : Ascoltaci Signore!
Guida
Il pane e il vino dell'Eucarestia, "frutti della terra
e del lavoro dell'uomo", portano in sé simbolicamente l'universo intero e la
Storia dell'umanità, di cui sono frammenti. Annunziare la morte del Signore
"finché egli venga", comporta l'impegno a trasformare il mondo secondo il
Vangelo, perché tutta l'umanità diventi eucaristica! Amare la Chiesa e gli
uomini come gli ha amati Gesù (cfr. RM 89).
"Vuoi onorare il corpo di Cristo? Non trascurarlo quando si trova nudo. Non
rendergli onore qui nel tempio con stoffe di seta, per poi trascurarlo fuori,
dove patisce freddo e nudità. Colui che ha detto: "Questo è il mio corpo", è il
medesimo che ha detto: "Voi mi avete visto affamato e non mi avete nutrito". A
che serve che la tavola eucaristica sia sovraccarica di ca1ici d'oro, quando lui
muore di fame? Comincia a saziare lui affamato, poi con quello che resterà
potrai onorare anche l'altare". (S. Giovanni Crisostomo, Omelie
sul vangelo di Matteo, nota 34 di Ecclesia de Eucharistia)
Guida: Mentre si esegue il canto, viene consegnato ai presenti un pezzo
di pane, segno dell'amore e della vicinanza di Dio e segno della solidarietà e
condivisione tra noi.
Canti n°3 : Ubi charitas
(inizio)
Mandato missionario
Vescovo: Fratelli e Sorelle, preghiamo perché Gesù Signore crocefisso e
risorto effonda il Suo Spirito su questa assemblea e sulla nostra Chiesa
diocesana perché sia capace di vivere lo spirito missionario e si senta inviata
a tutte le genti come messaggera e serva della Parola.
Ass. Amen! Amen!
Benedizione finale
Vescovo: (a mani tese)
O Signore Gesù, tu che hai detto ai tuoi apostoli: "Andate in tutto il mondo e
proclamate le Buona Novella a tutto il creato" e a questo tuo comandamento hai
aggiunto il dono del Tuo Spirito perché gli uomini deboli e fragili divenissero,
coraggiosi annunciatori del Vangelo: rinnova ora il Tuo comando e l'effusione
del Tuo Spirito e rendici credibili testimoni della tua Parola.
Ass. Amen! Amen!
Vescovo: e la benedizione di Dio onnipotente, Padre, Figlio e Spirito
Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
Ass. Amen!
Canto n° 4: Non temere
Raccolta offerte
Il libretto dei testi e dei canti è disponibile alla sezione download
Pagina aggiornata il: 15 novembre 2004