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Incontro del 9 gennaio 2004

Contenuti:

- Presenti
- Svolgimento
- Alcuni avvisi

(inizio)   Presenti:

don Luigi
Fazi Debora
Lattuada Leonardo
Bonati Matteo
Alibrandi Michela

(inizio)   Svolgimento:

Don Luigi ha aspettato eventuali ritardatari (attesa invana).

Per ingannare il tempo si è discusso un poco sulle varie attività organizzate durante le feste natalizie. In particolare don Luigi è rimasto particolarmente entusiasta della cena dell’ultimo dell’anno e di un certo complessino che hanno suonato come i complessi della televisione.

Una riflessione sul gruppo dei ragazzi che si sono riuniti attorno a questa attività e su come piano piano si stanno allontanando dalla parrocchia.

Essendo il parroco ha ben chiaro infatti del mancato stimolo di alcuni (o della maggior parte) di proseguire nel cammino intrapreso con il battesimo.

Ed è bastato dare una piccola occhiata al gruppo di questa sera (o dei precedenti) per capire che questa mancanza di stimoli è contagiosa.

Proseguendo il discorso e iniziando difatti l’incontro, don Luigi ci ha voluto comunicarci un suo pensiero. Un pensiero come al solito molto profondo sulla fede.

NOTA: Il pensiero della durata di 20 min. fatta da un sacerdorte e per di più del calibro di don Luigi mi risulta difficile riassumerlo, ma farò di necessità virtù e ci proverò ugualmente.

Questa sera parleremo della fede. La fede vista come percorso, come una crescita che deve continuare per tutta la vita. Pensiamo a Maria. A come ha reagito all’angelo che un giorno le disse che avrebbe avuto un figlio e che quel figlio sarebbe stato il figlio di Dio.
Maria non aveva niente per avere una conferma ma credette e accetto la volontà di Dio.
Maria prima di allora non aveva avuto nessun avviso, nessuna “prova” ma si si fidò.
Maria è l’esempio del Cammino di fede. Come poteva accettare di essere la madre del figlio di Dio, di un figlio destinato a regnare su tutta la terra adorato dai Magi, ma nato in una mangiatoia, cresciuto nella povertà come un uomo qualunque, cresciuto ed educato dai suoi genitori per 30 anni.
Maria avrebbe pututo dubitare che fosse il figlio di Dio, nessun segno (almeno a quello che dicono i Vangeli) se non quando i suoi genitori lo ritrovano al tempio e disse

Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».

Lc 2,49

Un primo segno lo ebbe quando fu battezzato da Giovanni Battista nel Giordano

Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».

Mt 3,17

Ma per tutti questi anni? 30 anni sono tanti! E nonostante tutto un giorno a Cana solo la fede gli permise di capire che quello sarebbe stato il principio e che bisogna fare ciò che avrebbe detto.

Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino».
E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora».
La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà».

Gv 2, 3-5

I successivi 3 anni non sono stati migliori. La fede di Maria cresceva con Gesù, sapeva che sarebbe stato il figlio di Dio, ma coma sarebbe stato possibile? Lei vedeva i miracoli, le cose buone che faceva e ciò nonostante lo ostacolavano in tutti i modi. Eppure lei sapeva che avrebbe regnato su tutta la terra.

Noi siamo abituati a fare la Comunione e per noi è una cosa normale, ma come potrebbe aver reagito Maria quando nel Cenacolo Gesù ha istituito l’eucaristia? I Vangeli non ci dicono che Maria era presente, ma è possibile che lo fosse. Con quale coraggio e con quale spirito una madre ascolta e accetta le parole dette dal figlio.

Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo».
Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti,
perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati.
Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».

Mt 26, 26-29

Pensate alla fede di Maria come è diventa forte per accettare che il suo unico figlio venga arrestato come un brigante e poi crocifisso.

Come è potuta crescere questa fede?
Noi pensiamo a Gesù che a 30 anni inizia la sua vita pubblica e inizia a pregare il Padre, a radunare folle…

Gesù spesso si ritirava a pregare il Padre, ma è impensabile che non lo facesse anche prima dei 30 anni. Senza dubbio lo avrà insegnato a sua madre e con lei avrà instaurato un rapporto unico di fede. Un cammino per crescere NELLA fede.

Maria avrà altri segni? I vangeli non lo dicono ma è pensabile che Gesù una volta risorto sia apparso per la prima volta proprio a sua madre, colei che ha avuto fede in lui prima ancora che nascesse.

La preghiera è la fonte inesauribile per arricchirci nella fede.

Proviamo per un attimo a pensare a cosa sia la nostra vita senza la fede. Un’esperienza vuota, senza un fine, senza una speranza.

La fede non è gioia, è difficoltà. Non esiste fede senza difficoltà perché la fede non le elimina, non le nasconde ma ti da il coraggio, la possibilità di superarle, la fede ci da la forza per superarle.

E per aumentare questa forza, è importante pregare, chiedere a Gesù di accrescere la nostra fede, di crescere con lui

Michela vuoi aggiungere qualcosa? NO
Debora vuoi aggiungere qualcosa? NO
Leonardo vuoi aggiungere qualcosa? NO

(inizio)   Alcuni avvisi:

Leonardo:
- L’animazione dell’oratorio è affidato a me, a presto maggiori dettagli.
- Venerdì 23 gennaio Vicaria a Mazzetta. Il fatto che sia il mio compleanno non significa che offro la cena a mezza Migliarina!!

 

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